Non si tratta di un gioco da poco quello di passare da 50 consiglieri ( uno ogni 40 mila abitanti) a 30 ( cioè uno ogni 66 mila abitanti).
Ma è previsto dalla legge. E da un lato è la giusta punizione per una politica inetta ed incapace. Come giudicare, infatti, la politica calabrese quando la Calabria perde decine di migliaia di calabresi che sono costretti ad emigrare per trovare lavoro e con il lavoro la dignità?
E per fortuna che in Calabria negli ultimi 10 anni hanno assunte la propria residenza decine di migliaia di europei ed extra europei: diversamente la perdita sarebbe stata di un centinaio di m migliaia di residenti.
Solo che questi politici nella prima fase sembra non si siano accorti di aver adottato una legge contraria alla legge di Stato; visto che avevano ridotto il numero dei consiglieri come se la Calabria avesse più di 2 milioni di abitanti!
ma ora il gruppo del Partito democratico, in seno al consiglio regionale della Calabria, primo firmatario Sandro Principe, ha presentato una proposta di legge di modifica dello Statuto per ridurre a 30 il numero dei consiglieri regionali ed a 6, oltre, naturalmente, il presidente, il numero degli assessori. «Nella prossima conferenza dei capigruppo, prevista per lunedì 8 aprile 2013, Sandro Principe chiederà che la suddetta proposta di Legge venga discussa ed approvata in prima lettura nella seduta consiliare fissata per le ore 15.30 dello stesso lunedì 8 aprile 2013».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Rosario Mirabelli esponente del gruppo Misto il quale dichiara che «La riduzione a 30 del numero dei consiglieri regionali è un fatto ineludibile, la Calabria deve adeguarsi alla normativa nazionale, ma nello stesso tempo bisogna rivedere tutta l'architettura istituzionale dell'assemblea legislativa. La riduzione degli eletti avrà un impatto sulla rappresentanza della maggioranza e dell'opposizione in consiglio regionale, per questo è necessario ridurre di pari passo anche il numero delle commissioni da sei a quattro e dei membri da dieci a sei. Nello stesso tempo sarebbe il caso di prevedere l'incompatibilità tra la carica di consigliere regionale e assessore, così come avviene per i consigli provinciali e comunali, questo per garantire alla maggioranza di avere, al netto degli assessori, un numero congruo di membri in consiglio regionale». Mirabelli presenterà anche lui un progetto di legge di riforma su questi temi nelle prossime settimane.