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Nella mattinata del 7 maggio 2019, i militari del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno eseguito un’ordinanza di applicazione delle misure cautelari nei confronti di un dirigente generale della Regione Calabria e del direttore generale dell’azienda Calabria lavoro, per i quali viene disposta la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, su richiesta della procura della repubblica di Catanzaro, nell’indagine condotta dal sostituto procuratore dott. Vito Valerio, con il coordinamento del procuratore aggiunto dott. Vincenzo Capomolla e del procuratore della repubblica dott. Nicola Gratteri.

Il provvedimento è stato eseguito nei confronti di Fortunato Varone (dirigente generale della regione calabria) e Giovanni Forciniti (direttore generale di calabria lavoro) in relazione al reato di abuso in atti di ufficio.

Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza cautelare e nell’ambito della stessa attività di indagine, i militari del comando carabinieri per la tutela dell’ambiente – reparto operativo – sezione operativa centrale di roma hanno proceduto alla notificazione dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari anche nei confronti di altri diciotto indagati.

Le contestazioni preliminari vengono mosse a carico di amministratori pubblici, esponenti politici, imprenditori, e riguardano, a vario titolo, i delitti di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione, corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti, traffico di influenze illecite, frode in pubbliche forniture, abuso in atti di ufficio.

Le complesse attività investigative, delegate inizialmente e principalmente ai carabinieri del comando per la tutela ambiente s.o.c. di roma nonché in ultima parte ai finanzieri del nucleo di p.e.f. di catanzaro, sono state condotte attraverso l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, con l’acqusizione di consistente documentazione e con l’esecuzione di consulenze tecnico-specialistiche di professionisti incaricati dal pubblico ministero per valutare analiticamente le procedure di gara di appalti pubblici e di nomina di posizioni dirigenziali apicali.

In particolare, sono stati posti al vaglio i bandi di gara relativi al collegamento metropolitano cosenza-rende-unical, alla riqualificazione del collegamento ferroviario cosenza-catanzaro, alla realizzazione del nuovo ospedale di cosenza, al ripristino della tratta ferroviaria turistica della sila, alla realizzazione del museo di alarico, alla nomina del direttore generale di calabria lavoro.

Le indagini così condotte hanno consentito di ipotizzare la sussistenza di un gruppo organizzato di soggetti che, nei rispettivi ruoli politici, amministrativi, istituzionali ed imprenditoriali, si muovono nell’interesse di orientare, in proprio favore, tutte le attività connesse alla realizzazione di opere pubbliche in ambito regionale ed all’individuazione illecita di persone da nominare in ruoli amministrativi strategici.

Gli indagati, di volta in volta, concorrenti nelle condotte illecite si muovono nella principale direzione di individuare e determinare le scelte strategiche di interesse regionale, quindi, di mantenere il controllo sulle procedure di aggiudicazione delle principali opere pubbliche e di favorire la realizzazione delle stesse attraverso il coinvolgimento di imprese intranee o comunque sponsorizzate dagli indagati, nonché di indirizzare le rilevanti nomine in ruoli amministrativi e/o istituzionali in capo a soggetti ritenuti favorevoli ai desiderata del gruppo.

Si è ipotizzata una diffusa e stratificata gestione illegittima della cosa pubblica regionale, in cui le decisioni di alta amministrazione (nella gestione degli appalti come nelle nomine dirigenziali) intervengono all’interno di un cerchio chiuso ed alimentato da favoritismi e facilitazioni in evidente pregiudizio degli interessi pubblici sottesi.

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Amici, volete prendere na bella tazzulilla e caffè con l’On. Pina Picierno?

Ebbene, dovete sborsare 100 euro.

E’ un caffè speciale, è un caffè napoletano di altri tempi, tostato a temperatura lenta con legna di quercia.

Volete andare a cena con lei? 500 euro.

 

Attenzione, però, perché non è una cena al lume di candela e al ristorante non siete da soli.

Ci saranno altri commensali. Siamo in campagna elettorale, amici, e a quella cena parteciperanno amici, conoscenti, supporters della candidata On. Picierno.

L’Onorevole Picierno di Teano è candidata del Pd alle elezioni Europee del prossimo 26 maggio e per finanziare la sua campagna elettorale che è molto costosa e per non togliere nulla dal suo lauto stipendio mensile europeo, è una europarlamentare uscente, chiede agli amici e ai suoi sostenitori di volerla aiutare, chiede un piccolo contributo.

Mi dai il voto, paga.

Questa è una iniziativa molto in voga negli Stati Uniti d’America.

La chiamano crowdfunding, raccolta fondi per finanziare la campagna elettorale.

Si parte da un contributo minimo di 10 euro. In cambio il donatore riceverà in casa materiale e fac simili della campagna elettorale dell’On. Picierno.

Ma ce ne è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Si va da un minimo di 10 euro fino a 500 euro per una cena.

Questa iniziativa ha fatto in pochi giorni il giro del Web e le pernacchie e gli insulti volgari non si sono fatti attendere.

I commenti ironici si sono sprecati ma troppo spesso anche volgari.

L’On. Picierno si è sentita offesa e ha minacciato chi ha osato offenderla e insultarla. Effettivamente tanti sono stati gli insulti volgari che io non condivido.

Per un caffè 100 euro e per una…………

Quanto? Gli attacchi sessisti sono da condannare senza se senza ma, perché volgari e intollerabili. Non li approvo. Punto.

All’On. Picierno è arrivata la solidarietà del suo partito.

Una considerazione però è d’obbligo.

Fino ad ieri si pagavano gli elettori per avere un voto e se poi la cosa veniva a sapersi si veniva condannato per voto di scambio.

Ora è tutto cambiato, abbiamo copiato anche in questo gli americani.

E ti pareva! Anche qui in Italia qualcuno ha voluto introdurre il crowdfunding.

I candidati alle elezioni dobbiamo votarli e pure pagarli.

Ma con questa aria di crisi che tira in Italia, cara On. Picierno, il caffè te lo devi sorbire da sola.

Io me lo bevo col mio barista, almeno lui con quell’euro ci campa la famiglia, ha postato un follower sul Web.

L’On. Picierno è molto conosciuta perché appare spesso in Tv e al tempo degli 80 euro elargiti da Renzi osò affermare che con 80 euro una famiglia fa la spesa per due settimane.

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L’ultima di Oliverio è quella relativa ai rifiuti per i quali dichiara una«situazione sotto controllo»

Il presidente della Regione non ha dubbi: «Abbiamo fatto investimenti e sulla raccolta differenziata siamo passati dal 12 a oltre il 40 per cento.

 

 

In tema di rifiuti in Calabria «abbiamo governato l’emergenza e stiamo governando la situazione».

Così il presidente della Regione, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa nella sede della Giunta a Catanzaro.

Rispondendo a una domanda sul possibile rischio di un nuovo blocco del ciclo dei rifiuti a livello regionale, Oliverio ha osservato: «Nel 2014 abbiamo trovato una Calabria stracolma di montagne di rifiuti, un’eredità lasciata dai commissari.

Abbiamo lavorato sodo e rimboccandoci le maniche, e oggi la Calabria è sicuramente più pulita di cinque anni fa, a riprova del fatto – ha sostenuto il governatore - che i commissari non sono la risposta ai problemi».

Oliverio ha quindi osservato: «Abbiamo governato l’emergenza e stiamo governando la situazione, una situazione complicata e al tempo stesso stiamo costruendo il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Abbiamo fatto investimenti, tanto è vero – ha rilevato il presidente della Regione - che sulla raccolta differenziata siamo passati dal 12 a oltre il 40%, e adesso sono in via di costruzione anche i nuovi impianti in modo che anche in Calabria i rifiuti possano diventare una risorsa.

Questo è il lavoro che abbiamo fatto, con risultati che – ha concluso Oliverio - sono evidenti».

Ed ecco che Oliverio esterna la sua paura e dichiara “I commissari non sono la risposta ai problemi”

Ma ci sono o non ci sono problemi?

E se ci sono allora la nomina di commissari forse è opportuna!

Pensiamo di si visto che tenendo conto dei dati trasmessi dai Comuni, spiega l'Arpacal, il quadro statistico che ne deriva evidenzia la provincia di Cosenza come la più virtuosa con il 47,08% (41,58% nel 2016), seguita da Catanzaro con 41,08% (38,17% nel 2016) e Vibo Valentia con 29,67% (22,62% nel 2016).

Seguono ancora la provincia di Reggio Calabria con 23,09% (21,63% nel 2016) e Crotone con il 21,36% (12,56% nel 2016) che, comunque segna la migliore crescita rispetto all'annualità precedente.

Parliamo dei dati al 2017 visto che che la trasmissione dei dati RD e RU dell’anno 2018 da parte dei comuni , è previsto avvenga entro 05.05.2019.

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