Considerata da tutti una delle squadre favorite per la promozione, il Crotone si è rivelato invece una delle grandi delusioni di questo inizio di campionato in Serie B. La società calabrese – retrocessa dalla massima serie nel campionato 2017-2018 – godeva dei favori del pronostico per “ammazzare” il campionato cadetto, anche in virtù del “paracadute”, il bonus economico erogato dalla FIGC alle società per attutire gli effetti nefasti della retrocessione e che consente ai club che lo ricevono di operare con dei margini più ampi in sede di mercato.
Salutato Walter Zenga, che aveva trainato la squadra fino al termine dello scorso campionato, il Crotone lo scorso 20 giugno aveva annunciato come nuovo tecnico della prima squadra Giovanni Stroppa, affidando all’ex allenatore del Foggia le proprie aspirazioni di una rapida risalita.
Premesso che il Crotone partiva da una buona base di calciatori di proprietà, molti elementi che avevano ben figurato nella scorsa stagione erano in prestito secco e hanno fatto ritorno alle rispettive squadre. Basti pensare a Trotta e Ricci, tornati a Sassuolo, o a Mandragora tornato alla Juve. In difesa, inoltre, c’è stato l’addio di Ceccherini, che nelle ultime due stagioni era stato un titolare inamovibile al centro della difesa.
In entrata, la società di proprietà dei fratelli Vrenna ha riscattato a titolo definitivo da Sampdoria e Pescara due calciatori ritenuti importanti come Ante Budimir e Ahmed Benali e investito su due giovani come Golemic e Zanellato. In prestito sono arrivati tre centrali difensivi come Marchizza, Curado e Väisänen. Tracciando un bilancio alla chiusura del mercato, si può tranquillamente affermare che i calabresi abbiano condotto una campagna acquisti nettamente inferiore rispetto alla concorrenza.
Forse anche per questo motivo, l’avventura di Stroppa a Crotone è durata soltanto 9 giornate di campionato. All’ex centrocampista del Milan è stato fatale un ruolino di marcia deficitario fatto di soli 3 successi a fronte di 4 sconfitte e 2 pareggi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il pareggio in casa con la Salernitana, ottenuto soltanto a cinque minuti dal 90’ grazie a un goal del nigeriano Simy.
Il testimone lasciato da Stroppa è stato raccolto da un altro ex calciatore del Milan, Massimo Oddo tornato in panchina dopo la non particolarmente esaltante esperienza alla guida dell’Udinese nello scorso campionato di Serie A. Il campione del mondo 2006 andrà in panchina per la prima volta nella gara di Halloween in casa del Lecce (ultima squadra con cui ha giocato da calciatore). Un esordio non certo facile, basta guardare le quote delle scommesse Serie B su Eurobet.it per rendersi conto di come i salentini siano stra-favoriti.
Meno proibitivo, invece, il match casalingo contro il Carpi, in programma allo stadio Ezio Scida sabato 3 novembre alle 15:00. Gli emiliani occupano il penultimo posto in classifica con 5 punti in 9 gare, gli stessi del Livorno e del Foggia, e hanno un pessimo ruolino di marcia in trasferta (1 sola vittoria e 4 sconfitte in 5 gare). Un’occasione assolutamente da non perdere per la squadra rossoblu, che finora in casa ha raccolto 2 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, raccogliendo 8 punti su 11.
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Serra D’Aiello è un piccolo paesino della costa tirrenica calabrese, famoso per essere stata sede del Papa Giovanni XXIII, la Fiat del Sud, una casa di riposo( ed altro) che dava lavoro ad 800 persone. E Serra D’Aiello è anche il territorio (insieme con la sottostante Campora SG) dell’antica Temesa di cui narra Omero, una storia in parte mostrata da un micro museo e da un’area archeologica. Oggi, invece, siamo qui perché una delle case del suo vecchio centro storico è crollata improvvisamente.
Ci sono solo io a documentare il crollo, a raccogliere i fatti, a sentire la gente, poi la meravigliosa ospitalità dei calabresi ti apre le porte e Roberto mi prepara un buon caffè, la bevanda tipica delle nostre zone collinari. Poi insieme con la mamma ammalata diventa un fiume in piena. “Erano le tre e mezzo ( le 15,30) ed ero appena arrivato a casa di mamma per vedere dome stava e darle la buonanotte quando abbiamo sentito un fortissimo rumore. Non abbiamo capito cosa fosse successo. Sembrava il terremoto. Mi sono affacciato ed ho visto il crollo del muro esterno della vecchia casa. Ero passato proprio sotto da pochissimi minuti”. Interviene a anziana madre che guardando il figlio aggiunge” E’ andata bene. Pensate che molto spesso proprio dove è crollata la casa veniva parcheggiata un’auto”. Si sente nella stanza il gorgoglio ed il profumo del caffè. Lo sorseggiamo lentamente come il tempo che tra queste vecchie mura scorre a ritmi rallentati, ovattati ed intanto Roberto continua “Sapete un tempo tutte queste case erano abitate. Poi la gente è andata via….. “ Si! Quando il Papa Giovanni XXIII era aperto la economia serrese era vitale , poi quando venne chiuso la gente del posto emigrò per trovare lavoro ed il paesino si svuotò inesorabilmente. Oggi cadono anche le case. Poi la domanda “ Voi pensate che sarà liberata la strada? Sapere mia madre è dializzata e tre volte a settimana deve essere trasportata fino ad Amantea ….”
“Stai tranquillo -rispondo- ho visto i Vigili del Fuoco, alcuni operai del comune ed alcuni abitanti pronti a creare un corridoio per permettere in via straordinaria il passaggio di un automezzo…”
Solo più tardi il caposquadra dei Vigili del Fuoco di Paola Giuseppe Sabato ed il geometra del comune Emilio Aveni mi rendono edotto che occorre sgomberare gli abitanti della casa di fronte a quella crollata e che pertanto la unica stradetta percorribile ad un automezzo sarà inibita all’uso. Due persone dovranno trovare ricovero altrove. Per fortuna ha appena smesso di piovere , una pioggia non intensa m costante. A Serra D’Aiello non ci sono alberghi e questa gente dovrà trovare ricovero presso qualche parente od in altro posto magari di fortuna posta a disposizione dal sindaco avvocato Antonio Cuglietta.
Le ombre della notte avanzano e coprono man mano uomini e cose e così le macerie del crollo diventano come tutto il resto , grigie ed amorfe. Domani quando sarà giorno si vedrà meglio, ma sembra che ci sia ben poco da fare . La vecchia casa le cui mura sono fatte perfino di rocce friabili non avrà più storia e la sua “vita” finisce stasera. Resteranno solo i costi di demolizione: un brutto affare per il proprietario. Ma queste sembra la storia di tante vecchie case , di tanti centri storici di questa Calabria
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Basso Tirreno