Serra D’Aiello è un piccolo paesino della costa tirrenica calabrese, famoso per essere stata sede del Papa Giovanni XXIII, la Fiat del Sud, una casa di riposo( ed altro) che dava lavoro ad 800 persone. E Serra D’Aiello è anche il territorio (insieme con la sottostante Campora SG) dell’antica Temesa di cui narra Omero, una storia in parte mostrata da un micro museo e da un’area archeologica. Oggi, invece, siamo qui perché una delle case del suo vecchio centro storico è crollata improvvisamente.
Ci sono solo io a documentare il crollo, a raccogliere i fatti, a sentire la gente, poi la meravigliosa ospitalità dei calabresi ti apre le porte e Roberto mi prepara un buon caffè, la bevanda tipica delle nostre zone collinari. Poi insieme con la mamma ammalata diventa un fiume in piena. “Erano le tre e mezzo ( le 15,30) ed ero appena arrivato a casa di mamma per vedere dome stava e darle la buonanotte quando abbiamo sentito un fortissimo rumore. Non abbiamo capito cosa fosse successo. Sembrava il terremoto. Mi sono affacciato ed ho visto il crollo del muro esterno della vecchia casa. Ero passato proprio sotto da pochissimi minuti”. Interviene a anziana madre che guardando il figlio aggiunge” E’ andata bene. Pensate che molto spesso proprio dove è crollata la casa veniva parcheggiata un’auto”. Si sente nella stanza il gorgoglio ed il profumo del caffè. Lo sorseggiamo lentamente come il tempo che tra queste vecchie mura scorre a ritmi rallentati, ovattati ed intanto Roberto continua “Sapete un tempo tutte queste case erano abitate. Poi la gente è andata via….. “ Si! Quando il Papa Giovanni XXIII era aperto la economia serrese era vitale , poi quando venne chiuso la gente del posto emigrò per trovare lavoro ed il paesino si svuotò inesorabilmente. Oggi cadono anche le case. Poi la domanda “ Voi pensate che sarà liberata la strada? Sapere mia madre è dializzata e tre volte a settimana deve essere trasportata fino ad Amantea ….”
“Stai tranquillo -rispondo- ho visto i Vigili del Fuoco, alcuni operai del comune ed alcuni abitanti pronti a creare un corridoio per permettere in via straordinaria il passaggio di un automezzo…”
Solo più tardi il caposquadra dei Vigili del Fuoco di Paola Giuseppe Sabato ed il geometra del comune Emilio Aveni mi rendono edotto che occorre sgomberare gli abitanti della casa di fronte a quella crollata e che pertanto la unica stradetta percorribile ad un automezzo sarà inibita all’uso. Due persone dovranno trovare ricovero altrove. Per fortuna ha appena smesso di piovere , una pioggia non intensa m costante. A Serra D’Aiello non ci sono alberghi e questa gente dovrà trovare ricovero presso qualche parente od in altro posto magari di fortuna posta a disposizione dal sindaco avvocato Antonio Cuglietta.
Le ombre della notte avanzano e coprono man mano uomini e cose e così le macerie del crollo diventano come tutto il resto , grigie ed amorfe. Domani quando sarà giorno si vedrà meglio, ma sembra che ci sia ben poco da fare . La vecchia casa le cui mura sono fatte perfino di rocce friabili non avrà più storia e la sua “vita” finisce stasera. Resteranno solo i costi di demolizione: un brutto affare per il proprietario. Ma queste sembra la storia di tante vecchie case , di tanti centri storici di questa Calabria