Come ci era stato già detto Domenico Romano Carratelli( calabrese, avvocato civilista, già deputato, sottosegretario ai Lavori pubblici, presidente del Consiglio Regionale della Calabria, sindaco di Tropea) cultore dei libri rari, appassionato ed esperto bibliofilo , ha presentato a Torino “ il suo grande amore”
Si tratta di un volume manoscritto straordinariamente unico e irripetibile, che è stato denominato “Codice Romano-Carratelli” – Fortezze, apprestamenti difensivi e territorio della Calabria Ultra alla fine del ’500.
Il volume si compone di 99 pagine con disegni acquerellati dai colori freschissimi, che raffigurano le fortezze calabresi, le città fortificate del tempo.
Praticamente un vero e proprio censimento delle opere presenti sul territorio della Calabria Ultra.
C’è Tropea, Pizzo, Nicotera, ma anche Scilla e Bagnara, solo fare un elenco minimo.
E sotto i disegni un’infinità di notizie sulla struttura e sui luoghi, compresa la descrizione del territorio
Un’opera d’arte, unica ed irripetibile, indispensabile per chi voglia conoscere la Calabria ultra del tardo 500.
A Torino, alla presentazione anche le professoresse Mirella Mafrici e Francesca Martorano, entrambe membri dell'equipe multidisciplinare di studiosi costituita per analizzare ogni contributo che viene alla ricerca dal prezioso ritrovamento, ed il professore Gilberto Floriani.
Ora non resta che dare senso alla intelligente proposta di Domenico Romano Carratelli e cioè che questo bene della storia calabrese sia un bene diffuso alla conoscenza dei calabresi :“ Non condivido, infatti, con molti amici bibliofili il desiderio di custodire nelle biblioteche queste preziose testimonianze, sottraendole al sapere comune. Sono contento di aver compiuto questo passo, perché altrimenti non avremmo memoria di questi passaggi storici della nostra Calabria. In futuro diventerà il libro che avrà il maggior numero di commenti e richiami nella storiografia calabrese. Speriamo che questa fortunata esperienza di ritrovamento e divulgazione possa proseguire con un progetto editoriale concreto”.
Un invito espresso alla regione Calabria per la stampa del codice e l’invio a tutte le librerie comunali della regione.
Questo si che sarebbe uno strumento per la diffusione della conoscenza e della cultura storica nella regione, altro che Calabria Jones!