Lacrime dalla statua di San Francesco di Paola.
La notizia è stata accolta con un misto di fede e commozione nella frazione Pannaconi ma il parroco della frazione, don Felice Palamara, tende adesso a frenare i facili entusiasmi, ed invitare alla preghiera e alla prudenza:
«Di fronte alla lacrimazione della statua di San Francesco che ormai si è ripetuto per 10 giorni – ha commentato il religioso nel rivolgersi ai parrocchiani- invito a non gridare al miracolo perché sarà la Chiesa stessa, in quanto madre e maestra, a darci una risposta attraverso il nostro vescovo».
Le spiegazioni del fenomeno possono essere diverse ed è lo stesso prete ad esporle: «Non sappiamo se si tratta di umidità, di condensa oppure di lacrime umane, una cosa è certa che dagli occhi per dieci giorni sgorgavano liquidi dagli occhi di fronte ai tanti testimoni».
La vicenda è passata sottotraccia per giorni, al fine di evitare isterismi e per valutare con attenzione quanto stava accadendo.
Nonostante ciò, ha raggiunto anche i paesi vicini: «Qualcuno – ha rimarcato il parroco - mi ha chiesto perché la notizia non è stata annunciata in precedenza?
Semplice: perché devo seguire una prassi, ci vuole prudenza.
Passati dieci giorni, ho deciso di posizionare la statua in chiesa.
Adesso sarà la Curia, nella persona del vescovo Luigi Renzo a prendersi cura della statua per valutare questa situazione.
I discorsi non devono infrangere la delicatezza del momento - ha concluso il parroco –
Non servono inutili parole serve preghiera, preghiera, preghiera».
Vista la diffusione della notizia, anche il sindaco di Cessaniti, Francesco Mazzeo, ha ribadito la necessità di cautela e silenzio, così come indicato da don Palamara: «La prudenza in questo caso è d'obbligo - ha asserito - perché è necessario evitare facili sensazionalismi».
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Vibo Valentia
Cosenza. Due statue sacre avrebbero pianto negli ultimi giorni in provincia di Cosenza.
La scorsa settimana il fenomeno si sarebbe verificato a Piane Crati, comune di 1.500 abitanti dove qualche mese fa un giovane è guarito dalla Sla dopo un viaggio a Medjugorie, a piangere lacrime sarebbe stata la statua della Madonnina posta nella villa comunale.
Il secondo episodio è stato segnalato poche ore fa a Cosenza, in via degli Stadi, dove le lacrime righerebbero il viso della statua di San Francesco di Paola installata in una piazzetta. La curia non ha ancora preso una posizione ufficiale sui due fenomeni.
In centinaia a pregare.
Cosenza, lacrime su statua di San Francesco
Centinaia di fedeli sono già accorsi sul posto per pregare.
E fa bene la diocesi a dichiarare: “Siamo al corrente del caso delle presunte, e sottolineo presunte, lacrime della statua di di San Francesco a Cosenza e seguiamo l'evolversi della situazione. In questi è d'obbligo la massima prudenza ma è una notizia che di per sè, a parer mio, non fa del male".
Ma è troppo semplice
Troppo semplice
Perché mai infatti non una ma DUE STATUE piangono, quasi contemporaneamente e quasi nello stesso posto?
Dipende dalle particolari condizioni metereologi che impazzano in questa stagione?
Non dimentichiamo, infatti, che ambedue le statue sono esposte in due piazzette agli agenti atmosferici.
O piuttosto è un segnale?
Non è che la Madonna e san Francesco vogliano anticipare che i calabresi( forse i Cosentini, in particolare) stanno per avere un periodo di lacrime?
E’ in arriva un terribile terremoto?
O piuttosto sta per arrivare un ulteriore e tombale cataclisma politico capace di distruggere anche quel poco di buono che c’è ( se c’è) in Calabria?
O quel poco di buono che c’è ( se c’è) in Cosenza?
Ne sa qualcosa la Chiesa che invita -in buona sostanza- a pregare, ricordando che non fa male ma volendo dire che fa bene?
Ci riferiamo al fatto che le statue non sono in chiesa ma in mezzo alla strada, tra il popolo, come se fosse un messaggio diretto proprio a lui popolo e non soltanto ai fedeli praticanti le chiese.
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Cosenza