Sono milioni le persone che ogni giorno affrontano con pazienza e rimedi casalinghi l’annoso problema degli inestetismi causati dalla cellulite.
Ovviamente il termine tecnico pannicolopatia edemafibrosclerotica non dirà niente alla maggior parte di voi ecco perché è necessario affrontare in modo corretto e del tutto privo di paradigmi o qualsivoglia schemi mentali il discorso, individuando le tutte le cause della cellulite, ma anche i suoi effetti sino ad arrivare ai vari stadi della sua evoluzione.
Cos’è la cellulite:
Un vecchio modo di dire che recita “mal comune, mezzo gaudio”: non sempre questo è vero, ma forse qualcuna si consolerà sapendo che la cellulite è un problema che colpisce un’altissima percentuale delle donne in età fertile (si parla dell’80/90%); il più delle volte compare intorno ai 18/20 anni e peggiora con l’avanzare dell’età.
Nello specifiche scientifiche la cellulite comporto la ipertrofia delle cellule adipose, che subiscono alterazioni di forma e volume, con rotture e lacerazioni della membrana citoplasmatica che le avvolge, e conseguente fuoriuscita dei trigliceridi, che diffondono a livello dei tessuti, negli spazi intercellulari.
Ma anche un accumulo di liquidi in eccesso (ritenzione idrica). L'equilibrio del sistema venoso e linfatico è modificato con un rallentamento del flusso sanguigno ed una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti.
Tutti fenomeni involutivi del tessuto reticolare intorno agli adipociti, con interessamento anche delle fibre di collagene.
Va di per se che la cellulite: è un disturbo che coinvolge l’ipoderma, cioè un tessuto di natura soprattutto adiposa che si trova sotto il derma, e che si manifesta soprattutto a livello degli arti inferiori.
Si crea una stasi microcircolatoria che causa un’alterazione dello scambio plasmatico tissutale e delle funzioni metaboliche più importanti.
Il sintomo più evidente della degenerazione dell’ipoderma è rappresentato dall’ipertrofia, ovvero un aumento di volume delle cellule adipose (la situazione se degenera può interessare anche le fibre di collagene), ma c’è anche l’accumulo dei liquidi in eccesso (la famosa ritenzione idrica, cioè un rallentamento del flusso sanguigno e il “ristagno” di liquidi nei tessuti).
Gli Stadi della cellulite:
Il primo stadio (definiremo qui per comodità 1) è una condizione ancora reversibile: c’è la comparsa di edema e l’irrorazione sanguigna inizia ad alterarsi, con la pelle che è inizia ad apparire meno elastica.
Nel 2 c’è un peggioramento dei fenomeni visti in precedenza, la pelle continua a perdere morbidezza ed elasticità, appare più pallida e in alcune zone può alterarsi la sua sensibilità.
Nel 3 si formano i cosiddetti micronoduli che ostacolano gli scambi metabolici: inizia la sclerosi del connettivo del derma e la pelle assume il famoso aspetto a buccia d’arancia e può anche causare dolore alla palpazione.
Nel 4: i micro noduli ormai hanno raggiunto un numero tale che le macrondulazioni che formano si possono distinguere nettamente alla palpazione; l’evoluzione di questa condizione è la fibrosi (processo irreversibile); l’effetto a buccia d’arancia o a materasso della pelle diventa sempre più marcato, fanno la loro comparsa delle striature e la sensazione di dolore spontaneo.
Come curare e prevenire la cellulite: Alimentazione, sport ed un piccolo aiuto “cellulite stop”
Essendo un problema della epidermide è normale e logico che per combattere l’inestetismo della cellulite una delle cose fondamentali sia l’attività fisica.
Tramite l’attività fisica infatti, svolta in modo costante e duraturo è possibile contrastare la ritenzione idrica e la formazione della tanto odiata “pelle a buccia d’arancia”.
Per riuscire a prevenire la formazione della cellulite, inoltre, esiste uno strumento importantissimo, l’alimentazione.
Solo seguendo un regime alimentare idoneo è possibile migliorare la microcircolazione ed impedire l’accumulo di liquidi in eccesso che portano alla formazione della liposclerosi.
Cellulite Stop – Un prodotto naturale che in sole 4 settimane, grazie ai principi attivi dell'Uva di Barolo, i polifenoli, i più efficaci antiossidanti presenti in natura ed una formula esclusiva, permette di sconfiggere la cellulite.
I preservativi sottili sono caratterizzati da uno spessore minore rispetto ai condom tradizionali, per garantire una migliore sensazione di contatto (quasi pelle su pelle) e una migliore trasmissione del calore, fattore importantissimo nell'eccitazione.
Spesso, a causa del loro spessore ridotto (a volte ridottissimo!), si dubita della loro sicurezza. Lo diciamo senza paura di smentite: i preservativi sottili sono sicuri e si rompono esattamente nella stessa percentuale dei preservativi classici, ovvero in meno dello 0,4% dei casi (e quasi sempre per un errato utilizzo).
Preservativi sottili ma non solo: ce n'è per tutti
All'interno della categoria dei preservativi sottili, poi, c'è un vasto mondo.
Innanzitutto molti preservativi sottili sono realizzati in materiali anallergici diversi dal lattice, in quanto si prestano meglio a lavorazioni di fogli più sottili, mantenendo se non superando la resistenza che il lattice ha con spessori maggiori. Un esempio di preservativi anallergici sottili sono gli Skyn Elite.
Si trovano inoltre sul mercato preservativi sottili XL: chi ha il "problema" delle dimensioni sa di non potersi adattare a un condom tradizionale, e se non vuole rinunciare alla sensazione di contatto può scegliere un preservativo sottile XL come il Control Finissimo XL.
Una problematica comune, alla quale si può rispondere efficacemente un preservativo specifico, è l'eiaculazione precoce. Hai voglia di allungare le tue performance a letto e al contempo vuoi limitare la sensazione "plasticosa" del preservativo? I preservativi ritardanti sottili fanno al caso vostro.
Quali sono i migliori Preservativi sottili?
E' sempre difficile rispondere a domande come questa: cerchiamo di vederci meglio.
Se per vincere la nostra competizione sui profilattici sottili bisogna avere lo spessore minore, il vincitore è il brand giapponese Sagami, con l'Original 0,02. Per cosa sta 0,02? Per i millimetri di spessore!
Seguono a ruota i brand più famosi come Durex con l'Invisible, Skyn con l'Elite e Control con il Finissimo. Tutti e tre a parimerito con uno spessore 0,05 mm.
Ci sentiamo di dire, in ogni caso, che lo spessore non è tutto e, in fondo, questi preservativi sono tutti davvero ultra sottili. In compenso hanno delle caratteristiche che li fanno differire gli uni dagli altri. Provare per credere: il preservativo migliore è quello che "calza meglio"!
Secondo i dati forniti e presentati a Roma nel corso di Meridiano Cardio e l'ipercolesterolemia è il primo fattore di rischio per le cardiopatie ischemiche e sempre secondo tale studio il 40% della popolazione non sa di soffrire di colesterolo alto.
MA COS’E’ IL COLESTEROLO?
(per tracciare una prima sommaria idea utilizziamo la pagina di wikipedia)
“Il colesterolo è una molecola lipidica della classe degli steroli che riveste un ruolo particolarmente importante nella fisiologia degli animali, uomo incluso. Il colesterolo, per la sua struttura a quattro anelli rigidi, è un costituente insostituibile delle membrane cellulari animali ed è il precursore degli ormoni steroidei, della vitamina D e degli acidi biliari. In patologia concorre alla formazione dei calcoli biliari e degli ateromi”.
Il colesterolo è quindi un grasso che svolge diverse funzioni importanti nell’organismo umano, esso infatti è coinvolto nella sintesi di componenti indispensabili nel processo di digestione.
Partecipa, inoltre, alla produzione di Vitamina D, utile per la salute delle ossa, favorisce la “costruzione” della parete delle cellule, in particolare del sistema nervoso e consente la formazione di ormoni come il testosterone e gli estrogeni.
Il problema fondamentale è che l’eccessiva produzione di lipoproteine plasmatiche ricche di colesterolo (LDL) può provocare malattie molto gravi come l'aterosclerosi, in quanto esse si accumulano nelle arterie e avviano una reazione infiammatoria che conduce alla formazione di ateromi, il cui nucleo è ricco di colesterolo.
Le placche aterosclerotiche possono provocare l'occlusione dei vasi ed eventualmente la morte nel caso in cui siano interessati distretti vitali (es. arterie coronarie e cerebrali).
COME COMBATTERE IL COLESTEROLO
Di sicuro “imboccare” la strada della e dell’esercizio fisico sono la giusta strada per riportare il livello di LDL-C al valore desiderato ma quasi sempre non sono sufficienti per risolvere il problema.
Per questo sono disponibili alcuni integratori alimentari senza glutine come "armolipid plus”, a base di policosanolo e riso fermentato con monocus purpureus (lievito rosso), berberina, acido folico, coenzima Q10 e Axastantina, in grado di favorire il controllo del colesterolo e dei trigliceridi plasmatici nel sangue.
IL VIAGGIO DEL COLESTEROLO
In linea di massima la stragrande maggioranza del colesterolo presente nel nostro organismo viene prodotto dal fegato ed una piccola parte seppur significativa viene assimilata dagli alimenti che introduciamo.
Il tutto fondamentalmente si trova nell’intestino ed è così che una volta assimilato il colesterolo viene messo in circolo nel nostro organismo attraverso il sangue e le lipoproteine (HDL e LDL) per concludere la sua “corsa” nel fegato.
Questo vi vai del colesterolo (dal fegato all’intestino, nell’apparato circolatorio ed infine nuovamente al fegato) si può ripetere più volte, tanto che si parla di “ricircolo” enteroepatico del colesterolo.