La borsa del Turismo religioso ci sembra l’unica iniziativa di promozione del territorio nata sotto le precedenti giunte regionali ed ancora finanziata dalla regione.
Ogni anno per tre giorni si “promuove” tale evento ma nessuno sa gli effetti di tale borsa
E dopo l’evento il silenzio. Chissà perché nessuno parla del turismo religioso che dura l’intero anno e non certamente i tre giorni della borsa
Il tutto scompare, per ricomparire un anno dopo.
Ed infatti ecco una nuova edizione dal 17 al 19 settembre 2015.
E tutto inizia come sempre da 10 anni ( e soprattutto in Calabria) con la cerimonia di inaugurazione, alla “presenza delle massime autorità istituzionali e religiose”, con grandi paroloni, riprese televisive, fotografie, selfie.
Poi il “workshop” che metterà a confronto “circa 50 buyer specializzati nel segmento del turismo religioso, accuratamente selezionati tra la domanda nazionale ed estera, e gli operatori professionali pubblici e privati, religiosi e istituzioni, che proporranno destinazioni di particolare significato spirituale, pellegrinaggi, itinerari di fede e percorsi naturalistici verso i cosiddetti Santuari della Natura”
Sono 10 anni che ospitiamo i “buyer” ed i “ giornalisti delle più importanti testate della stampa specializzata”, per mostrare loro le singolari particolarità di una terra di Santi, che ben si abbina alle incantevoli bellezze paesaggistiche e al suggestivo patrimonio storico-culturale disseminato sul territorio, costituito da monasteri, conventi, cattedrali, chiese e santuari religiosi che fanno della Calabria una delle destinazioni più belle d'Italia".
Ma che cosa è cambiato in Calabria dopo 10 anni di Borsa? E chi ne ha tratto utilità? Vorremmo sapere se cioè questi soldi sono utilmente impiegati o se sono soldi buttati al vento.