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Si è svolta nelle scorse settimane una riunione di alcuni genitori delle scuole primarie e dell’infanzia di Amantea, attraverso piattaforma zoom, per dar vita ad un comitato spontaneo, il quale ha come proprio obiettivo quello di capire la mancata attivazione del servizio mensa nelle scuole aderenti al tempo pieno facenti parte dell’istituto comprensivo Manzoni-Mameli, di Amantea, che ormai dal mese di Dicembre u.s. si sono viste attivare le 40 ore settimanali senza il previsto “ tempo mensa”.

Alla nostra redazione è arrivata la seguente lettera:

"Gent le redazione,
Vorremmo richiamare la vostra attenzione alla lettura di questo racconto che narra della stramberia che la popolazione scolastica è costretta a subire.

Ormai da tempo, va in scena nella mia città, un goffo teatrino tra i commissari prefettizi assegnati al comune di Amantea ed il dirigente a capo dell’ istituto comprensivo “Manzoni- Mameli” tale arc. Prof Francesco Calabria.
La trama della sceneggiatura è sempre la stessa: un continuo tira e molla ed un rimpallo di responsabilità tra le parti, garanti forse inconsapevoli, dei risvolti comici di tutta la vicenda.
Anche se di comico non c’è veramente nulla.

Ne è prova, di quanto appena premesso, lo stato attuale delle direttive, non applicate, che regolano lo svolgimento del tempo pieno per gli alunni delle scuole primaria e dell’infanzia della nostra città.

In soldoni, si è costretti a rispettare la durata delle lezioni fino al pomeridiano, ma senza godere del servizio mensa.
Una condizione inconcepibile sotto tutti gli aspetti in termini di considerazione e rispetto dei diritti dello studente,
di fatto negati.
Uno spettacolo di poco gusto a cui si è costretti ad assistere senza diritto di replica, il tutto a discapito dei nostri figli.
Si perché il ruolo genitoriale in questa spiacevole vicenda ha davvero dell’incredibile: un immobilismo inquadrato al silenzio e alla rassegnazione, costretto a sostenere il peso di una condizione davvero troppo ingiusta da accettare.
Ahinoi, occorre ammettere che questa é una condotta intrinseca che ci appartiene, restiamo “ zitti e buoni” ( tanto per citare una celebre canzone) malgrado le difficoltà e i disagi a cui assistiamo quotidianamente.
Ma quando si tratta dei nostri figli, questo immobilismo non ce lo possiamo proprio permettere !
Ecco perché , senza voler puntare il dito contro nessuno, vi chiediamo l aiuto di portare alla ribalta della cronaca, questa spiacevole situazione.
Immagino, e mi auguro, che non appena si sentiranno bersagliati dall’ opinione pubblica, avvertiranno il dovere di dirci la loro e la smetteranno di trincerarsi nelle loro roccaforti e nelle loro opinioni.
Per il momento regna il silenzio dall’una e dall’altra parte, mentre noi, in cerca delle dovute risposte, chiediamo di far luce su questa spiacevole situazione, auspicando che chi di dovere assuma le sue responsabilità….
Fatelo, facciamolo per i nostri ragazzi!!!!"

A questa lettera è seguita una riunione tenuta in questa settimana presso la sede Comunale del Comune di Amantea, che vi riportiamo come pervenutaci dal Comitato di Genitori per dovere di cronaca:

 

"Si è tenuto il primo incontro con l'ente comunale nelle persone dell’ingegnere Francesco Stellato, in qualita di responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Ente Comune di Amantea e della Dott.ssa Maria Concetta Zagordo, in qualità di funzionario del ufficio competente a tal proposito.

I due funzionari si sono resi disponibili a consentirci, dopo richiesta di accesso agli atti, la visione dei verbali redatti dall’Ente Comune di Amantea, allo scopo di avere un quadro più chiaro delle comunicazioni intercorse tra il Dirigente Scolastico Dott. Prof. Calabria ed ente locale.


Allo stesso tempo, così come dalla carte in nostro possesso, hanno nuovamente manifestato al Dirigente Scolastico Dott. Prof. Calabria la loro disponibilità affinché le aule individuate dall’Ente Comune di Amantea siano rese idonee a garantire la refezione scolastica, con preventivi interventi di sgombero e manutenzione da parte degli addetti dell'ufficio tecnico.


Nella medesima giornata il gruppo neo costituito si è portato verso uffici della segreteria scolastica dell’Istituto comprensivo “Mameli - Manzoni”, per protocollare una richiesta di un incontro tra dirigente e il neonato Comitato spontaneo di genitori.


Al momento la nostra richiesta è stata bocciata dal dirigente Scolastico Dott. Prof. Calabria, con la motivazione verbale, di aver dato le dovute comunicazioni all’interno del sito istituzionale della scuola.


Questa la cronaca di una mattinata, persa, in cui anche per i più ottimisti il finale era annunciato.


Il successivo passaggio, che verrà intrapreso dal Comitato Spontaneo di Genitori sarà quello di interessare gli uffici dell’Asp di Amantea, competenti in materia di igiene pubblica della città, allo scopo di attenzionare l'Azienda Sanitaria Locale cittadina sulle attuali modalità di erogazione del pasto agli alunni della scuola che, si precisa, avviene all'interno delle stesse aule con organizzazione autonoma da parte delle famiglie, e successivamente il comitato richiederà alla medesima funzione pubblica di igiene cittadina nella persona del dott. Antonio Frangione e del Dott. Egidio Viola di fornire un parere sanitario sull’attuale modalità di consumazione del cibo".

mensaRiceviamo e pubblichiamo

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso proposto dalla Top Multiservice Scarl, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Ferraiolo, contro Comune di Amantea e nei confronti C.S.F. Costruzioni e Servizi, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesco Canino, Federico Jorio.

 

Il ricorso, presentato sul provvedimento di aggiudicazione e non sul bando stesso, aveva come oggetto ricorrente la richiesta di annullamento della determina dirigenziale con la quale si è aggiudicato l'appalto di servizi per la “REFEZIONE SCOLASTICA PER LE SCUOLE DELL'INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO DEL COMUNE DI AMANTEA – ANNI SCOLASTICI 2020/2023 a favore della ditta C.S.F. COSTRUZIONI E SERVIZI S.R.L.

 

 

Dei verbali di gara tutti, compresi quelli relativi al soccorso istruttorio nei confronti della aggiudicataria e del sub procedimento di verifica della congruità dell'offerta ex art. 97 D.Lgs. 50/2016; Ove occorrer possa, del bando e del disciplinare nonché degli allegati al bando; nonché per la declaratoria di inefficacia del contratto, ove nelle more stipulato, e per il subentro nella sua esecuzione da parte della società ricorrente che, in tal senso, si dichiara disponibile al subentro ed all'esecuzione dei servizi.

 

 

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Csf Costruzioni e Servizi;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 18 novembre 2020 il dott. Domenico Gaglioti tenuta per come previsto dall'art. 25 del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 e uditi per le parti i difensori come da verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO 1-La ricorrente aveva partecipato alla procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del d.lgs. 50/2016 indetta dalla Centrale Unica di Committenza “Costa Tirrenica” il 27.2.2020 per l’affidamento del “Servizio di refezione scolastica per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado del Comune di Amantea per gli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023”, da aggiudicarsi con il criterio di dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

2-Venivano presentate nei termini n. 3 offerte e all’esito la gara veniva aggiudicata N. 01330/2020 REG.RIC. in favore dell’odierna controinteressata C.F.S. Costruzioni e servizi s.r.l., per un importo contrattuale stimato in € 599.508,00.

3-A seguito di richiesta di accesso, assentita solo parzialmente in data 11.8.2020, l’odierna ricorrente prendeva visione della busta amministrativa della controinteressata aggiudicataria e formulava quindi osservazioni su asserite criticità, senza ottenere seguito.

4-All’esito delle verifiche delle dichiarazioni di gara e di congruità dell’offerta, con determina dirigenziale n. 597 del 21.9.2020 l’amministrazione affidava definitivamente i lavori in favore della suddetta C.F.S. Costruzioni e servizi s.r.l..

5-Avverso tale aggiudicazione, con atto notificato il 22.10.2020 e depositato il 10.11.2020 viene spiegato ricorso per i seguenti motivi di diritto: I) Violazione e falsa applicazione art. 7.3, lett. e) del Bando, Disciplinare e Capitolato Speciale; Violazione art. 97 D.lgs. 50/2016, Eccesso di potere per violazione del giusto procedimento, violazione dei principi di imparzialità, di correttezza e di buona amministrazione; disparità di trattamento; travisamento per omessa ovvero inidonea indicazione del centro di cottura alternativo di cui al punto 7.3.

Istruttoria apparente o omessa in sede di valutazione dell’offerta economica e dei giustificativi prodotti dall’aggiudicataria. II) Violazione degli artt. 95 e 97 D.lgs. 50/2016, Difetto di istruttoria ed eccesso di potere in sede di valutazione dell’anomalia dell’offerta economica e dei giustificativi alla luce delle divergenze tra i costi del personale indicati nell’offerta e nei giustificativi;

Eccesso di potere per manifesta illogicità e irrazionalità della valutazione delle giustificazioni dell’offerta tecnica con riferimento alla mancata previsione di costi inerenti al centro cottura e deposito alternativo. Illogicità manifesta nella valutazione complessiva dell’offerta. Offerta non remunerativa e/o complessivamente inattendibile.

6-Con atto depositato il 16.11.2020 si è costituita la controinteressata CFC Costruzioni e servizi, eccependo preliminarmente la tardività della notifica del ricorso, il difetto di notifica dello stesso (essendo stato notificato al Comune di N. 01330/2020 REG.RIC. Amantea e non anche alla Centrale Unica di Committenza “Costa Tirrenica”) e la tardività del deposito, oltre all’infondatezza dello stesso nel merito.

7-Alla camera di consiglio del 18.11.2020 la controversia veniva spedita in decisione ai sensi dell’art. 60 c.p.a. DIRITTO

8-Si prescinde dalla disamina delle eccezioni di rito formulate dalla controinteressata, attinenti alla tardività del ricorso, al difetto di notifica rispetto alla Centrale Unica di Committenza e alla tardività del deposito del ricorso, atteso che il ricorso è infondato nel merito.

9-Con il primo motivo la ricorrente contesta la violazione del punto 7.3. lett. e) del disciplinare di gara, il quale stabilisce la necessità, per il concorrente, di dimostrare la disponibilità, per tutta la durata del servizio, di un centro di cottura e deposito alimentare adeguato alla preparazione del numero dei pasti richiesto dall’appalto, dotato delle necessarie autorizzazioni e ubicato entro 20 km dalla sede municipale, nonché di n. 2 furgoni isotermici da adibire al trasporto di pasti caldi e/o freddi di proprietà/disponibilità della ditta, dotati di regolari autorizzazioni rilasciate dalle autorità sanitarie competenti. 9.1-In particolare, la ricorrente contesta l’idoneità del centro di cottura alternativo individuato dall’aggiudicataria, costituito da un ristorante-pizzeria situato in Amantea in ordine al quale non sarebbero emersi né caratteristiche del deposito, né copia dell’autorizzazione sanitaria del centro cottura e dei mezzi e ritenuto inidoneo al servizio oggetto di appalto in quanto rientrante nella categoria “bar, ristorante, pizzeria” con codici ATECO 56.10.11 “Ristorazione con somministrazione” e 56.3 “Bar e altri esercizi simili, senza cucina”.

9.2- Il motivo è infondato.

9.3- Si rileva che in sede di soccorso istruttorio (nell’ambito del quale era stata chiesta alla concorrente divenuta quindi aggiudicataria la produzione dell’autodichiarazione di impegno di cui all’art. 7.3. lettera e) del disciplinare di N. 01330/2020 REG.RIC. gara) la Stazione appaltante aveva richiamato una propria F.A.Q. del 28.3.2020, pubblicata sul portale di gestione telematica della procedura di gara “Cuc Tuttogare”, precisando che era stato ivi ribadito che “la disponibilità del centro di cottura e del deposito alimentare non dovrà intendersi come già comprovabile al momento della presentazione dell’offerta, […]” e che “per partecipare alla gara basterà prevedere, all’interno della Cartella A “Documentazione Amministrativa”, una formale autodichiarazione di impegno del generico O.E., opportunamente sottoscritta, con la quale dovrà dichiarare la volontà di procurarsi tempestivamente un centro di cottura e un deposito alimentare in caso di aggiudicazione dell’appalto, aventi le caratteristiche richieste all’art. 7.3 lettera e) del Disciplinare di Gara e all’interno degli elaborati del progetto di gestione. Sulla base di tale autodichiarazione, la nostra S.A. potrà poi pretendere, a pieno diritto, che sia acquisita la disponibilità effettiva della struttura e le relative autorizzazioni sanitarie, preliminarmente alla stipula del contratto d’appalto e al successivo avvio del servizio di refezione scolastica”.

9.4- A fronte di ciò, la controinteressata non si è limitata a produrre una mera dichiarazione di impegno, di per sé sufficiente ad integrare quanto previsto dal disciplinare, ma ha altresì prodotto il contratto per la concessione d’uso del centro cottura e deposito alimentare stipulato il 15.6.2020 e al quale venivano allegati documenti, tra i quali, in particolare, l’autorizzazione comunale di esercizio pubblico del 14.5.2007 che menziona, tra l’altro, gli estremi dell’autorizzazione sanitaria (n. 452 del 27.5.2007).

9.5- Quanto, poi, all’inidoneità del locale rispetto alle specifiche esigenze dell’appalto, si rileva che i codici ATECO attribuiti all’esercizio da adibire a punto cottura e deposito (ossia il codice 56.10.11, che si riferisce alle attività degli esercizi di ristoranti, fast-food, rosticcerie, friggitorie, pizzerie eccetera, che dispongono di posti a sedere e alle attività degli esercizi di birrerie, pub, enoteche ed altri esercizi simili con cucina, e il codice ATECO 56.3 che si riferisce alle attività di preparazione e somministrazione di bevande per il consumo immediato N. 01330/2020 REG.RIC. nei locali) non risultano incoerenti con l’oggetto dell’appalto, di modo che la valutazione positiva di idoneità – la quale, come è noto, costituisce espressione di discrezionalità tecnica sottratta al sindacato di legittimità del G.A., salva l’ipotesi in cui sia manifestamente illogica, irrazionale, irragionevole, arbitraria o fondata su di un altrettanto palese e manifesto travisamento dei fatti (ex plurimis, T.A.R. Campania, Napoli, Sez. V, 8.7.2020, n.2932); elementi assenti, o comunque non adeguatamente dimostrati, nella fattispecie – risulta esente da vizi sindacabili in sede giurisdizionale.

10- Con il secondo motivo la ricorrente contesta l’attendibilità complessiva dell’offerta. In particolare, rileva la ricorrente che, anche ad ammettere la non vincolatività dei parametri dei costi per i dipendenti, inferiori ai riferimenti tabellari, da una complessiva analisi delle voci risulterebbero scostamenti che, nel complesso, renderebbero inattendibile l’offerta aggiudicataria, in quanto l’utile di impresa risulterebbe talmente irrisorio, a fronte di una serie di maggiori costi occultati nell’offerta o comunque non adeguatamente giustificati, da far ritenere che l’offerta sia solo virtualmente fornita di utile -mentre ne è strutturalmente e in concreto priva- come tale da considerarsi incongrua e cioè sospetta di essere basata sull’intenzione di trarre lucro dal futuro inadempimento delle obbligazioni contrattuali.

10.1- Il motivo è infondato.

10.2- Premesso che “Incombe su chi voglia denunciare l'anomalia dell'offerta l'onere di allegare, con specifico e dettagliato motivo, quale sia il maggior costo complessivamente da sostenere per l'esecuzione della commessa e quale la sua incidenza sull'utile prospettato” (T.A.R. Campania, Napoli, Sez. III, 10.8.2020, n.3553, Consiglio di Stato, Sez. V, 25.10.2017 n. 4912; id., 27.9.2017, n. 4527; TAR Lazio, Roma, Sez. I, 20.2.2018, n. 1956; T.A.R. Veneto, Sez. I, 13.2.2020, n. 153) e che per poter contestare il giudizio complessivo di congruità dell'offerta la N. 01330/2020 REG.RIC. ricorrente deve dimostrare non soltanto la mancata giustificazione di talune voci, ma anche l'insostenibilità complessiva dell'offerta (Cons. Stato, sez. III, 14 novembre 2018, n. 6430), nel senso che l'esclusione dalla gara necessita della prova dell'inattendibilità complessiva dell'offerta (Cons. Stato A.P., 29 novembre 2012, n. 36; Sez. V, 26 settembre 2013, n. 4761; 18 agosto 2010, n. 5848; 23 novembre 2010, n. 8148), costituisce principio pacifico in giurisprudenza quello per cui: “Il giudizio sull'anomalia delle offerte presentate in una gara è ampiamente discrezionale ed espressione paradigmatica di discrezionalità tecnica, sindacabile solo in caso di macroscopica illogicità o di erroneità fattuale che rendano palese l'inattendibilità (ovvero l'attendibilità) complessiva dell'offerta. (…)

Anche l'esame delle giustificazioni prodotte dai concorrenti a dimostrazione della non anomalia della propria offerta rientra nella discrezionalità tecnica dell'Amministrazione, con la conseguenza che soltanto in caso di macroscopiche illegittimità, quali errori di valutazione gravi ed evidenti oppure valutazioni abnormi o inficiate da errori di fatto, il giudice di legittimità può intervenire, ferma restando l'impossibilità di sostituire il proprio giudizio a quello dell'Amministrazione” (T.A.R. Campania, Napoli, Sez. I, 10.2.2020, n.621, Cons. St., Sez. V, 12.9.2018 n. 5332; Consiglio di Stato, Sez. V, 12.9.2019, n. 6161; Cons. St., Sez. V, 12.9.2019, n. 6161; T.A.R. Campania, Napoli, Sez. I, n. 4188 del 2019).

10.3- Nel caso controverso, in sede di gara, ed in particolare nell’ambito dell’integrazione degli elementi giustificativi dell’offerta, l’odierna controinteressata ha fornito analitici chiarimenti in ordine alla compatibilità dei costi con la serietà della propria offerta. Detti elementi, attinenti all’utilizzo di materiale biodegradabile, alle derrate alimentari e all’utilizzo del centro di cottura alternativo e deposito, a loro volta sono stati ritenuti plausibili e congrui dall’amministrazione.

10.4- Stanti così le cose, parte ricorrente, nel contestare la serietà dell’offerta, avrebbe dovuto fornire elementi pregnanti, quantunque a livello indiziario ma comunque idonei a rendere conto e ragione dell’inattendibilità tecnica di quanto N. 01330/2020 REG.RIC. giustificato dall’aggiudicataria in sede di gara e/o dell’erroneità tecnica del giudizio dell’amministrazione, elementi che, invece, non si rinvengono nel ricorso, se non in termini generici ed ipotetici.

11- Per quanto sopra, il ricorso va rigettato.

12- Le spese seguono la soccombenza e vanno liquidate in favore della C.S.F. Costruzioni e Servizi costituita, stante la mancata costituzione in giudizio dell’amministrazione intimata.

 

 

P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo rigetta.

Condanna la Top Multiservice Scarl alle spese di lite in favore della C.S.F. Costruzioni e servizi s.r.l., che liquida in complessivi euro 1.500,00, oltre rimborso forfettario spese legali, IVA e CPA come per legge.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

 

 

Così deciso in Catanzaro nella camera di consiglio del giorno 18 novembre 2020 con l'intervento dei magistrati: Giancarlo Pennetti, Presidente Francesco Tallaro, Primo Referendario Domenico Gaglioti, Referendario, Estensore

 

 

Annunciamo con ufficialità l’inizio dei servizi mensa e trasporto scolastico per lunedì 25 novembre.

Finalmente, infatti, si è conclusa la prima fase della procedura relativa all’avvio dei due servizi.

Scusandoci per i ritardi, vogliamo comunicare che l’iter posto in essere prevede un orizzonte temporale triennale.

 

 

 

Di conseguenza, per i prossimi tre anni i due servizi, mensa e trasporto, saranno disponibili sin dal primo giorno di scuola.

Una buona notizia che scongiura il rischio di disagi per il futuro.

Il Sindaco Mario Pizzino

L’Assessore all’Istruzione Caterina Ciccia

Pubblicato in Cronaca

buono pasto scuolaServizio dal 15 Ottobre. Tra le novità anche un pranzo completo per gli anziani disabili

CROSIA (CS) – Giovedì, 10 Ottobre 2019 – Al via il servizio mensa scolastica comunale. Dal prossimo Martedì 15 Ottobre tutti i bambini delle scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado di Crosia Mirto potranno fruire della refezione. Anche quest’anno l’Amministrazione Russo ha dato priorità alla qualità dei prodotti che saranno serviti in tavola e ad un piano tariffario sociale che possa consentire un equo accesso al servizio. Privilegiato il Km0. Per le fasce disagiate il ticket mensa giornaliero costerà solo un euro mentre il Comune coprirà per intero i buoni pasto per i bambini diversamente abili e di quelli che vivono in condizioni familiari difficili.

È quanto fa sapere il vicensindaco con delega ai Servizi sociali e politiche per la Scuola, Gemma Cavallo, ai margini dell’incontro con una delegazione dei genitori durante il quale sono state illustrate tutte le novità introdotte per l’anno scolastico 2019-2020.

«Quello della mensa scolastica – ricorda l’assessore Cavallo – è un servizio a domanda individuale e, per quanto previsto dalle leggi in materia contabile. Questo comporta che il Comune è obbligato a coprire per intero le sue spese stabilendo le quote tariffarie a carico dell’utenza. Nonostante i stringenti limiti normativi abbiamo voluto a tutti i costi riconfermare la refezione scolastica puntando, appunto, sulla qualità della mensa e ripartendo i costi del servizio in modo equo su tutti. Sono state, così, rideterminate le tariffe per fasce di reddito ISEE, allo scopo di tutelare appunto quanti si trovano in condizioni economiche disagiate che pagheranno solo un euro per buono pasto. Grazie alla copertura da capitolo dei servizi sociali, inoltre, abbiamo previsto l’esenzione totale del ticket per gli alunni diversamente abili, fruitori dei privilegi previsti dalla legge 104/92 (comma 1 e 3) e per figli di famiglie con gravi disagi. Si tratta di una misura importante che, ancora una volta, pone Crosia tra i comuni più virtuosi del territorio. Certo – precisa Cavallo - avremmo voluto dare una copertura maggiore al servizio per ridurre ancora di più i costi per i cittadini ma la legge, purtroppo, non ce lo consente».

«Nel capitolato d’appalto della mensa scolastica – aggiunge, ancora, il Vicesindaco - l’Amministrazione comunale ha voluto inserire, come elemento migliorativo del servizio, la possibilità di fornire un pranzo completo quotidiano a tutti quegli anziani disabili che vivono da soli e che hanno difficoltà nelle faccende domestiche. Un’azione di grande valore sociale e di sostegno fattivo ai nostri concittadini della terza età. Riguardo alla qualità del servizio, invece, saranno privilegiati i prodotti a chilometro zero e sarà confermata anche quest’anno la formazione di una commissione di vigilanza che si occuperà di monitorare quotidianamente la refezione scolastica.

©Ufficio stampa e comunicazione istituzionale Comune di Crosia

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo:

“Sogno una scuola… voglio una scuola…” questo è quanto hanno scritto sulla lavagna, con il consueto entusiasmo, i bambini che frequentano gli istituti scolastici di Campora San Giovanni.

L’amministrazione comunale, con il consueto menefreghismo, ha risposto picche alle esigenze degli alunni e delle famiglie.

 

 

 

Non è partito il servizio mensa e di pari passo anche il servizio del trasporto scolastico, senza dimenticare l’assenza di attenzioni che dovrebbero essere invece di “ordinaria amministrazione”, quali la manutenzione delle aule e pertinenze dei plessi scolastici, la presenza costante della Polizia Locale negli orari di entrata e uscita dei bambini dalla scuola e comunque tutte quelle azioni atte a cercare di rendere più vivibile il mondo scuola, ovviamente di competenza dell’amministrazione comunale, che dovrebbero essere automatiche durante l’anno scolastico, volte a migliorare il buon andamento della vita scolastica di tutti gli alunni.

Ovviamente come ogni anno si ripropone il “non” avvio della mensa.

La scuola viene di conseguenza costretta a rivedere l’offerta formativa e di riflesso le famiglie tendono a non privilegiare più il tempo prolungato, senza dimenticare che l’assenza di questo servizio provoca danni evidenti alla programmazione scolastica in corso riducendo drasticamente le attività didattiche pomeridiane, il personale docente e creando uno stato di malessere nelle famiglie.

Da non sottovalutare il servizio di trasporto scolastico…assente…ciò mette in serie difficoltà le famiglie residenti nelle periferie, con la conseguenza di una sempre più probabile non continuità di frequenza scolastica da parte degli alunni.

Nonostante i numerosi incontri effettuati negli anni precedenti e le innumerevoli promesse fantasma proposte dall’amministrazione comunale tutta, quest’anno si è sperato in un cambiamento…mai avvenuto!

I sopralluoghi effettuati nel mese di luglio di quest’anno anche in presenza di genitori attenti con l’assessore preposto, oltre agli operai e personale della scuola, dopo aver condiviso i lavori urgenti da eseguire con la “promessa” che tutto fosse sistemato entro l’inizio dell’anno scolastico, ovviamente, al primo suono della campanella abbiamo trovato tutto come prima, se non peggio…oramai è prassi!

Oltre alle evidenti e scandalose difficoltà riportate, come se non bastasse, gli scuolabus sono parcheggiati in bella mostra all’intero del cortile della scuola primaria.

Si vuole ricordare nuovamente che lo spazio occupato da questi veicoli dovrebbe essere area a disposizione dei bambini e, cosa ancora più grave, è il punto di raccolta in caso di necessità in quanto area individuata e prevista dal piano di evacuazione…

Si spera che qualcuno non abbia perso le chiavi! Forse l’area in questione dovrebbe essere libera da ostacoli?

Da non sottovalutare la scarsissima attenzione verso i bambini diversamente abili per i quali è previsto, oltre al docente di sostegno, anche la figura dell’educatore, attori importanti nello scenario scolastico che dovrebbero essere individuati attraverso l’emanazione di un bando il quale, ovviamente, non è stato fatto dall’amministrazione comunale, costringendo la scuola per l’ennesima volta a sostituirsi ad essa cercando di sopperire alle continue mancanze.

Per non parlare della “brillante” idea di ubicare l’ufficio postale nel cortile della scuola secondaria di I° grado.

Ovviamente si è pensato bene di ubicarlo all’interno del cortile della scuola senza provvedere a porre un’adeguata recinzione, per cui quotidianamente si crea un via vai di persone totalmente estranee al mondo scolastico.

Forse l’amministrazione comunale non ha tenuto conto che vi è un afflusso di denaro non indifferente, quindi appetibile a malintenzionati.

Tutto questo crea disturbo e mette in pericolo l’incolumità quotidiana dei bambini esponendoli ai molteplici rischi che possono derivare dalla sua non adeguata presenza.

Questo menefreghismo gratuito da parte della medesima amministrazione comunale non è ben accolto dalla comunità dei genitori che, ovviamente, credono nel mondo scuola, sperano in una scuola sempre migliore e soprattutto non vogliono far arrivare i bambini a vedersi ledere il diritto di non avere i servizi dovuti da una buona amministrazione al passo coi tempi…

…cara amministrazione comunale tutta, non facciamo orecchie da mercante!

Ascoltiamo le necessità dei bambini, delle famiglie, perché state frenando i loro sogni e la loro voglia di avere una scuola efficiente.

F.to                             I rappresentanti dei genitori di Campora S. G. del consiglio di istituto

Pubblicato in Campora San Giovanni

Ecco l’ultima del Garante per l’Infanzia

Il garante ritiene che non erogare la mensa ai ragazzi i cui genitori non hanno pagato il ticket possa essere un reato

Ecco cosa dichiara: “Se, quanto dichiarato dalla segreteria provinciale Flc Cgil di Cosenza

risponde alla realta’ dei fatti, ci troviamo al cospetto di una lesione fondamentale ai diritti dei minori, che non puo’ avere cittadinanza in un paese ratificatore della Dichiarazione Universale Onu sui Diritti del Fanciullo”.

E’ quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, nell’apprendere che la ditta che gestisce il servizio mensa per i bambini che nelle scuole elementari di Rende effettuano il tempo pieno, la Siarc, ha deciso di sospendere l’erogazione dei pasti per una ventina di bambini le cui famiglie risultano debitrici verso la ditta.

“Se poi tra queste famiglie ve ne sono anche a reddito zero, dunque nient’affatto debitorie, perche’ esenti dall’obbligo di pagare – continua Marziale – allora il tutto assume contorni legali, oltre che sociali, di portata gravissima.

Chiedero’ agli attori implicati nella vicenda, ossia Flc Cgil, amministrazione comunale di Rende e ditta appaltatrice del servizio mensa una relazione dettagliata al fine di vagliare i fatti ed eventualmente adire all’autorita’ giudiziaria.

Negare il pasto ad un bambino indigente – prosegue – offende la dignita’ di un soggetto di diritto tutelato a livello internazionale da una Dichiarazione che troppi amministratori, pubblici e privati, non conoscono e di conseguenza non rispettano, incorrendo sovente in azioni da stigmatizzare socialmente, ma soprattutto in reati da accertare e perseguire”.

Ora non resta che sperare che venga istituito nella regione Calabria anche il Garante per gli Anziani che in tal modo se poveri ed indigenti potranno avere pasti gratis.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Andrea Ianni PalarchioTra qualche giorno, il 13 ottobre per l'esattezza , si concluderà con l'apertura delle buste il bando per l'affidamento del servizio di mensa scolastica anno 2015/16.

 

Un bando che mi lascia qualche dubbio visto che qualcosa riguardo all'anno scorso è cambiata e non credo in meglio.

Sicuramente non è cambiata la data di inizio. L'amministrazione Sabatino si è dimostrata incapace anche per quest'anno di far coincidere l'inizio scolastico con l'inizio del servizio mensa e se dobbiamo dirla tutta non è riuscita a farla partire nemmeno con l'inizio dei rientri scolastici.

 

La cosa però che mi lascia più perplesso è la scomparsa nel bando (era presente nel bando 2014/15) del punteggio legato alla qualità dei prodotti.

L'anno scorso si aggiudicava il bando chi offriva il servizio ad un prezzo più basso ma comunque indicando la qualità dei prodotti . La qualità dei prodotti garantiva un punteggio utile per l'aggiudicazione del bando (1 punto per ogni prodotto di qualità) fino a più 10 punti (Es. Ditta A proponeva un pasto a 3.20 senza prodotti di qualità - Ditta B proponeva 3.20 con 1 prodotto di qualità Igp o Dop si aggiudicava il bando la ditta B).

 

Quest'anno  invece  il punteggio legato alla qualità dei prodotti è magicamente sparito.

Naturalmente un bando così redatto sembrerebbe autorizzare la ditta che vincerà  a proporre semplicemente il prezzo più basso disinteressandosi completamente della qualità .

La qualità dei prodotti che mangeranno i bambini sarà solo legata al buon cuore del titolare della ditta che si aggiudicherà il bando, ma che sicuramente sarà vincolato dal prezzo proposto. Spesso i prodotti migliori costicchiano un po' in più !!!

 

È giusto fare una gara al ribasso sul mangiare dei bambini ???

È così complicato comprendere che in una mensa è la qualità che fa la differenza ??? Capisco che abolendo il discorso della qualità il comune si aspetterà di avere un servizio ad un prezzo più basso rispetto a quello già basso dell'anno scorso ma è giusto risparmiare sui bambini ???

Avevo deciso di scrivere sempre meno riguardo alle decisione fatte dall'amministrazione Sabatino in quanto ormai ritengo che siamo in una condizione di stallo amministrativo limitato alle proroghe e alle auto proroghe in attesa di accredito di indennità .

Un'amministrazione però che gioca al ribasso sulla mensa scolastica ed aumenta la spesa per la gestione del porto da 130 mila a 160 mila annui merita di essere invitata a ripensarci.   

 

mensa

buon appetitoLa mensa scolastica dallo scorso 12 novembre funziona a pieno regime in tutti i plessi di Amantea e di Campora San Giovanni. «Purtroppo – spiega il presidente del consiglio comunale Linda Morelli – tra l’emanazione del bando e l’aggiudicazione dell’appalto, per cause non imputabili all’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino, abbiamo perso del tempo prezioso. Il mio personale obiettivo, infatti, era quello di dare avvio al servizio già verso la fine di ottobre. Ciò nonostante sono molto soddisfatta del lavoro che è stato compiuto e sono convinta che l’azienda che si occupa attualmente della preparazione dei pasti saprà coniugare al meglio la qualità del cibo con l’ottimizzazione delle risorse disponibili».

«Con soddisfazione – sottolinea la stessa Morelli – abbiamo registrato un incremento da parte delle famiglie che hanno autorizzato i propri figli a rimanere a scuola per pranzare insieme ai loro amichetti. La strada intrapresa è dunque quella giusta e l’esperienza maturata la scorsa estate durante la preparazione del bando tornerà particolarmente utile negli anni a venire. Vorrei ringraziare da questo punto le mamme ed i papà di Amantea e Campora San Giovanni per la disponibilità mostrata nell’arco delle ultime settimane. I loro consigli e le loro segnalazioni sono sempre preziosi ed mettono in risalto la necessità di collaborare insieme per raggiungere gli obiettivi sperati»

«Nello specifico – commenta l’assessore all’istruzione Emma Pati – sono entrati in funzione il refettorio dell’asilo situato vicino al parco della Grotta, quelli delle scuola intitolata ad Alessandro Manzoni e Giovanni Pascoli in via Garibaldi e via Baldacchini, Santa Maria e infine quello di Campora San Giovanni situato nell’edificio posto vicino alla delegazione municipale. Il nostro compito non è di certo finito. Nei prossimi giorni, così come concordato con l’ufficio tecnico del comune, renderemo esteticamente più gradevole le sale che ospitano la mensa della scuola di via Garibaldi, donando così ai bambini il colore e l’allegria che meritano. Ci siamo impegnati, in perfetta sinergia con l’Azienda sanitaria, per adeguare i locali alle ultime normative in materia di igiene e sanità e abbiamo già concordato un piano d’interventi che proseguirà nei prossimi mesi. Seppur tra tante difficoltà legate al bilancio ed alla mancanza di fondi, la scuola resta per noi una priorità».

Ufficio stampa comune di Amantea

dott. Ernesto Pastore

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 comune amanteaAmantea - Si è tenuta presso la sala consiliare di corso Umberto I un importante riunione tra Tiziano Grillo, referente del comitato genitori dei plessi scolastici intitolati alla memoria di Alessandro Manzoni e Giovanni Pascoli, e l’amministrazione comunale rappresentata dal presidente del civico consesso Ermelinda Morelli, che detiene la delega in materia di mensa e trasporti, e l’assessore Emma Pati responsabile del settore istruzione.

 

Il vertice, calmo e pacato nei toni, ma fermo e deciso nei contenuti, ha messo in luce da entrambe le parti la necessità d’investire sulla scuola, migliorando progressivamente quelli che sono gli aspetti strutturali e organizzativi dei singoli istituti.Grillo da parte sua ha messo in evidenza quelle che attualmente sono le priorità sui quali l’ente municipale è chiamato ad intervenire, come ad esempio la ristrutturazione dei locali che ospitano i refettori, considerato che tra qualche giorno, come da programma, partirà il servizio mensa.

Nelle prossime ore, infatti, si terrà l’apertura delle buste contenenti le offerte delle ditte che hanno inteso partecipare all’appalto. Il contratto di gestione del servizio durerà un anno.«Rispetto al recente passato – ha spiegato la Morelli – abbiamo preparato un bando che premia maggiormente le preparazioni a chilometro zero.

Il servizio mensa, infatti, prevede che l’azienda vincitrice dell’appalto cucini direttamente nella scuola. Qualora si dovesse verificare un problema di qualunque genere che impedisse l’uso dei locali scolastici adibiti a tale scopo o un semplice guasto agli impianti le stesse aziende sono tenute ad indicare una cucina che risponda ai requisiti di legge e che sia il più possibile vicino alla stessa scuola. Per dare forza a questa regola nel bando abbiamo garantito un indice di valutazione più alto quanto minore è la distanza dall’edificio che ospita la scuola.

Ciò chiaramente significa maggiore qualità e freschezza per i bambini che dovranno poi consumare questi piatti».«Siamo ben consapevoli – ha evidenziato la Pati – di quelle che sono le difficoltà operative con le quali dobbiamo confrontarci. Le richieste avanzate da Tiziano Grillo a nome dei genitori rappresentano per noi un impegno al quale di certo non vogliamo sottrarci. La scuola è il futuro di una comunità e come tale è necessario programmare gli interventi necessari. Nelle prossime ore, di concerto con l’assessore la bilancio Sergio Tempo, valuteremo il da farsi per ottimizzare le spese, ma soprattutto per minimizzare la tempistica di attuazione».«Riunioni di questo genere – ha poi concluso il sindaco Monica Sabatino – restituiscono agli occhi della cittadinanza il significato più vero del concetto di democrazia partecipata che abbiamo messo al centro del programma elettorale.

I problemi non sono certo pochi, ma se impariamo a cooperare e non a navigare contro ad ogni costo qualche risultato si potrà certamente ottenere».

Ufficio stampa comune di Amantea

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Pubblicato in Primo Piano

Quando inizia la mensa scolastica?

Riceviamo e pubblichiamo la seguente interrogazione della minoranza al sindaco Bruno

“Gruppo Consiliare“Uniti Per Cambiare” Belmonte Calabro(CS)

Al Signor Sindaco Comune di Belmonte Calabro Sede

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta ritardato avvio servizio mensa scolastica anno di riferimento 2013/2014-

Il sottoscritto Dr Giancarlo Pellegrino Consigliere Comunale e Capo Gruppo “Uniti Per Cambiare del Comune di Belmonte Calabro

Interroga

La S.V. in indirizzo sulla motivazione del ritardo dell’ avvio del servizio della mensa scolastica a tuttoggi 09/11/2013.

Chiede

Altresì di conoscere l’analitica dell’appalto, ovvero data di bando con relativi criteri,data di espletamento ,verbale di aggiudicazione e ditta aggiudicatrice con relativa somma impegnata e data precisa inizio servizio mensa.

Tanto su esposto al fine di dover dare giuste e dovute risposte ,ai tanti quesiti rappresentati dai cittadini interessati,ma soprattutto, anche per una esigenza di trasparenza di gestione amministrativa.

In attesa di un pronto ed immediato riscontro alla presente, distintamente .

Belmonte Calabro li 09/11/2013 Dr. Giancarlo Pellegrino Capogruppo “Uniti Per Cambiare”

Pubblicato in Belmonte Calabro
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