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Dice Franco Iacucci: «la Provincia “Casa dei Comuni” non è uno slogan, ma una scelta politica.
Nonostante le scarse competenze dell’Ente dopo la Riforma Delrio, questo Ente può e deve svolgere un ruolo politico e di vicinanza con le Amministrazioni locali».
E la riprova sarebbe nella decisione del Consiglio Provinciale dello stanziamento : “di mille euro per ogni chilometro di costa ricadente in ogni singolo Comune colpito dalla calamità”
E di più, la Provincia esonera dal pagamento della TEFA (pari al 5%) le attività ricadenti su ogni lungomare!
Non è dato sapere se solo quelle che hanno subito danni od anche tutte le altre.
Hanno preso la parola gli Amministratori dei Comuni di Cetraro, Acquappesa, Scalea, Tortora, Amantea, Longobardi, Belmonte e Diamante.
La discussione è stata appassionata e partecipata.
Fra gli ospiti in aula il Responsabile della Protezione Civile regionale Carlo Tanzi, che si è detto preoccupato dell’abusivismo edilizio presente sulle coste.
Sempre Carlo Tanzi ha aggiunto che : «gli abusivismi sull’alveo dei fiumi occupano e restringono le fiumare e c’è uno stretto rapporto fra il restringimento dei corsi d’acqua e l’arretramento delle spiagge».
Mah!
Strano che un esperto tecnico come Tanzi non abbia pensato che l’arretramento delle spiagge dipende soprattutto dal mancato apporto alle stessa del materiale litoide e che questo dipende, da un lato, dalla minore piovosità che riduce la entità delle piene e, dall’altro, dalle dighe trasversali che creano salti e riducono la forza di trascinamento delle piene.
Ed infine la provincia si scopre evidenziando che l’Ente può svolgere un importante ruolo di interfaccia dei Sindaci con la Regione e il Governo, mettendo a disposizione competenze e professionalità che i piccoli e medi Comuni non hanno».
Ed inoltre chiedendo di far parte del costituendo Tavolo Tecnico presso la Regione Calabria.
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