L'opposizione del consiglio comunale di Belvedere Marittimo nei mesi scorsi aveva presentato ricorso contro l’elezione del sindaco di Belvedere Marittimo, Vincenzo Cascini.
Come si ricorderà, il gruppo di opposizione “Belvedere città futura” con i consiglieri eletti Barbara Ferro, Agnese Fiorillo, Eugenio Greco e Daniela Tribuzio, in consiglio comunale avevano sollevato la causa di ineleggibilità di Vincenzo Cascini.
Ineleggibilità attribuita alla posizione di amministratore della società della clinica privata.
L'udienza in tribunale fissata per il 19 settembre è slittata ad altra data.
Una questione di tempi. Su questo, l'opposizione aveva basato il ricorso.
E, probabilmente, si tratterà di fare i conti con le dita delle mani per capire se la rinuncia alla carica da parte del sindaco sia avvenuta nei termini previsti della legge o, se invece, sia accaduto il contrario.
Quasi certamente, il giudizio avverrà sulla produzione di documenti che possano attestare le variazioni nell'ambito della società.
Tutto questo perchè, come faceva rilevare l'opposizione in consiglio comunale, nei mesi scorsi: “Il titolare di una carica pubblica o di un mandato elettorale locale potrebbe utilizzare la propria posizione di supremazia o i poteri del proprio ufficio per esercitare una indebita interferenza sulla competizione ai fini della raccolta del consenso elettorale nell'ambito della comunità locale”.
La base del ricorso è sulla norma che prevede che: “Non sono eleggibili a sindaco ...i legali rappresentanti ed i dirigenti delle strutture convenzionate per i consigli del comune il cui territorio coincide con il territorio dell’azienda sanitaria locale o ospedaliera con cui sono convenzionati o lo ricomprende, ovvero dei comuni che concorrono a costituire l’azienda sanitaria locale o ospedaliera con cui sono convenzionate”.
Il sindaco Cascini e la maggioranza, ufficialmente, non hanno mai evidenziato motivi di preoccupazione sul ricorso.