
Un’aggressione vera e propria.
È accaduto a Belvedere Marittimo, sul Tirreno Cosentino, il 27 Luglio scorso.
Un dipendente della società che gestisce e controlla il servizio parcheggio a pagamento (Strisce blu) è stato brutalmente malmenato da un uomo del posto.
Il motivo?
Il giovane ausiliare, era “colpevole” di un avviso verbale di multa.
Stava quindi facendo il proprio lavoro.
Ma, l’eventuale sanzione, ha scaturito una vergogna reazione da parte dell’automobilista, che gli si è scagliato contro.
Una gravissima aggressione sul posto di lavoro.
La vicenda, è al vaglio anche della locale stazione dei Carabinieri, dato che il giovane belvederese ha sporto denuncia per “Aggressione e lesioni ad un incaricato di pubblico servizio”.
Presto sarà informata anche la Procura di Paola.
Il dipendente, a seguito delle ferite, si é dovuto recare in Pronto Soccorso.
L’azienda, ha dimostrato vicinanza al proprio dipendente, querelanti a sua volta l’aggressore per interruzione di pubblico servizio.
“La mia azienda –Afferma con amarezza Pino Bazzarelli- vicina sempre ai propri collaboratori, farà di tutto per perseguire nelle sedi opportune questi soggetti violenti e far in modo che tali scellerati atti non succedano nuovamente”.
La vicenda, ha scosso la ridente comunità tirrenica, che ha condannato il gesto.
fonte: pillamaro.it
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L’avvocato Vincenzo Carrozzino ha convocato per il prossimo 4 ottobre, a partire dalle ore 16.00.
Sono i due unici punti in discussione :Debiti fuori bilancio e dichiarazione di dissesto finanziario.
I cittadini sono preoccupati per il secondo punto.
Un eventuale dissesto finanziario avrebbe come prima diretta conseguenza l'aumento al massimo delle aliquote dei tributi.
Per il sindaco Vincenzo Cascini e per la maggioranza, sembra non sembra esserci altra strada se non quella del dissesto.
Sembra che vi sia un disavanzo di circa 17 milioni di euro.
Di diverso avviso l'ex sindaco Enrico Granata secondo il quale si poteva evitare il dissesto.
L'ex sindaco faceva notare che il conto della gestione 2018 si è chiuso con un risultato positivo, con un avanzo di amministrazione e/o di gestione di 3.233.459,67 di euro.
A confermare il risultato positivo ottenuto dal conto di gestione 2018 interviene il conto generale del patrimonio, in cui sono descritte le variazioni intervenute nel patrimonio e la situazione patrimoniale finale, che raccordate alla gestione del bilancio producono un patrimonio netto attivo di 17.056.406,12 di euro e un fondo di dotazione di 13.966.316,29 di euro.
Enrico Granata auspicava: “un intervento amministrativo con rinvio del consiglio comunale per l'approvazione del rendiconto e la rielaborazione dello stesso, eventualmente con il metodo semplificato, al fine di scongiurare un dissesto dell'Ente”.
Raccontava l'ex sindaco: «All’inizio dei miei due mandati il responsabile di ragioneria mi consigliava, vista la “pesante” situazione economica dell’Ente, di dichiarare almeno il pre-dissesto. Il sottoscritto, tuttavia, conscio che il compito del sindaco è quello di adoperarsi in tutti i modi per non creare aggravi economici al Comune e, soprattutto, ai cittadini si è adoperato per trovare delle soluzioni alternative.
Ho deciso, quindi, di intraprendere una politica di risparmio ed oculatezza nella spesa, di avviare e concludere molteplici transazioni con i creditori al fine di diminuire l'ammontare di ogni singolo debito».
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L'opposizione del consiglio comunale di Belvedere Marittimo nei mesi scorsi aveva presentato ricorso contro l’elezione del sindaco di Belvedere Marittimo, Vincenzo Cascini.
Come si ricorderà, il gruppo di opposizione “Belvedere città futura” con i consiglieri eletti Barbara Ferro, Agnese Fiorillo, Eugenio Greco e Daniela Tribuzio, in consiglio comunale avevano sollevato la causa di ineleggibilità di Vincenzo Cascini.
Ineleggibilità attribuita alla posizione di amministratore della società della clinica privata.
L'udienza in tribunale fissata per il 19 settembre è slittata ad altra data.
Una questione di tempi. Su questo, l'opposizione aveva basato il ricorso.
E, probabilmente, si tratterà di fare i conti con le dita delle mani per capire se la rinuncia alla carica da parte del sindaco sia avvenuta nei termini previsti della legge o, se invece, sia accaduto il contrario.
Quasi certamente, il giudizio avverrà sulla produzione di documenti che possano attestare le variazioni nell'ambito della società.
Tutto questo perchè, come faceva rilevare l'opposizione in consiglio comunale, nei mesi scorsi: “Il titolare di una carica pubblica o di un mandato elettorale locale potrebbe utilizzare la propria posizione di supremazia o i poteri del proprio ufficio per esercitare una indebita interferenza sulla competizione ai fini della raccolta del consenso elettorale nell'ambito della comunità locale”.
La base del ricorso è sulla norma che prevede che: “Non sono eleggibili a sindaco ...i legali rappresentanti ed i dirigenti delle strutture convenzionate per i consigli del comune il cui territorio coincide con il territorio dell’azienda sanitaria locale o ospedaliera con cui sono convenzionati o lo ricomprende, ovvero dei comuni che concorrono a costituire l’azienda sanitaria locale o ospedaliera con cui sono convenzionate”.
Il sindaco Cascini e la maggioranza, ufficialmente, non hanno mai evidenziato motivi di preoccupazione sul ricorso.
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Si fa strada a grandi passi l’ipotesi di bancarotta fraudolenta per tutte le manovre messe in atto negli anni nella clinica Tricarico di Belvedere Marittimo.
Del resto, non serviva un profeta per arrivare alle conclusioni cui sta arrivando in queste ore la procura di Paola, dopo avere effettuato perquisizioni a largo raggio, che si sono spinte fino agli uffici della Regione e dell’Asp di Cosenza.
A pochi giorni dal Decreto n. 26/2018 del 27 giugno 2018 emesso dal Presidente del Tribunale di Paola con cui si richiamavano gli ordini professionali a portare a conoscenza dei propri iscritti il rispetto di quanto dettato dal D.Lvo 18 maggio 2018 per le incompatibilità degli amministratori giudiziari, dei curatori fallimentari, dei commissari e dei loro coaudiatori, dal 25 giugno 2018 tenuti ad astenersi dall’accettare e svolgere tali ruoli in caso di incompatibilità per rapporti di parentela, affinità, convivenza e comunque, anche soltanto di assidua frequentazione con qualunque magistrato risulti addetto all’ufficio giudiziario al quale appartiene lo stesso magistrato che conferisce l’incarico, era arrivata anche la prevista ed inevitabile dichiarazione di fallimento dell’Istituto Ninetta Rosano della quale abbiamo avuto conoscenza tramite articoli di stampa su quotidiani locali.
Nello specifico della nuove norme antimafia ci eravamo interessati ed avevamo spiegato ai nostri lettori la portata delle modifiche, proprio scrivendo della clinica Tricarico e delle evidenti incompatibilità del dott. Fernando Caldiero, nominato inizialmente unico commissario giudiziario del concordato dell’Istituto Ninetta Rosano srl, e successivamente affiancato dall’avv. Pasquale Di Martino.
Adesso accade che tra i due curatori fallimentari nominati a seguito della dichiarazione di fallimento, appare proprio l’avv. Di Martino il quale, libero da amicizie e da frequentazioni non consentite sul territorio, potrà finalmente verificare e far emergere le cause di incompatibilità che hanno caratterizzato l’era Caldiero là dove, persino nell’elenco dei creditori presentato al Tribunale di Paola quale commissario giudiziale nel concordato preventivo n. 4/2016, lo stesso professionista ha indicato somme dovute ad un Istituto Bancario con il quale la società Istituto Ninetta Rosano è in causa ed è difesa dal fratello di Fernando Caldiero, l’avv. Vito Caldiero, per come si potrà rilevare dagli atti giacenti presso il Tribunale di Paola.
Ora però anche questo emergerà con certezza assoluta e proprio per il ruolo ed i poteri che la legge demanda al curatore fallimentare che, nel verificare personalmente i debiti della società fallita, dovrà tenere conto delle richieste dei vari creditori e di chi ha difeso e rappresentato, e forse continua a difendere e rappresentare, la società fallita.
La speranza è che da una situazione di evidente “sporcizia morale” e da una dichiarazione di fallimento, si possa risalire la china e ritrovare il cammino della buona sanità che la struttura Tricarico è riuscita a garantire sul territorio grazie alla professionalità dei dipendenti che lavorano in quella clinica, non certamente di chi, in quella clinica, pur risultando a libro paga ed incassando mensilmente uno stipendio, non ha mai lavorato.
Certamente i “liberi” curatori fallimentari, sapranno far emergere tali assurde situazioni che hanno in parte causato continui sprechi di denaro a danno di chi, invece, in clinica si è sempre recato con puntualità e dedizione ed è stato offeso nella propria dignità, assistendo in totale silenzio a gente che veniva negli anni ingiustamente ed impropriamente pagata.
Queste situazioni erano state sempre ben note al dott. Fernando Caldiero che, dal canto suo, per come si è visto, è arrivato persino ad accettare l’incarico di commissario giudiziale di una società alla quale ha sempre rivolto le sue preziose consulenze, fatte di operazioni finanziarie che alla lunga hanno determinato indebitamenti sino ad causarne il fallimento.
A vedere lo studio del professionista Fernando Caldiero negli anni in cui al Tribunale di Paola c’era un giudice di nome Maria Luisa Arienzo, nessuno avrebbe scommesso che si sarebbero scoperchiate tante pentole.
Evidentemente le alte temperature ed il delirio di onnipotenza che hanno caratterizzato la scalata di Fernando Caldiero, hanno trovato uno stop non preventivato scrivendo la parola fine a quei periodi “favolosi” in cui lo studio commerciale appariva come un ufficio distaccato del Tribunale per quantità delle procedure affidate proprio dal Giudice Arienzo.
Basta sfogliare qualche quotidiano degli anni passati per restare a dir poco attoniti di fronte agli annunci delle procedure che in un solo giorno si sono tenute in Via Pirrino di Cetraro Marina.
VENDITE QUALE PROFESSIONISTA DELEGATO DALLO STESSO GIUDICE
In data 16 giugno 2008 : Procedure : n. 114/85 ore 9,30 – n. 281/97 ore 11,00 – n. 261/89 ore 12,00 – n. 280/89 ore 15,30 – n. 192/89 ore 17,30 – n. 297/94 ore 18,30
In data 23 marzo 2009 : Procedure : n. 168/94 ore 9,30 – n. 23/96 ore 10,30 – n. 173/95 ore 11,30 – n. 104/99 ore 12,30 – n. 224/91 ore 15,30 – n. 112/95 ore 16,30 – n. 22/99 ore 17,30 – n. 15/99 ore 19,00
… e tante altre vendite in tante altre date diverse a sigillare una leadership colpevolmente incontrastata da colleghi commercialisti, avvocati, notai e da tanti altri giovani professionisti di cui tanto ci si è riempiti la bocca salvo poi lasciarli al proprio destino e che oggi, anche grazie ai fatti emersi nella vicenda della clinica Tricarico e dalle nuove norme antimafia dettate dal D.Lvo 18 maggio 2018, potranno finalmente vedersi garantiti e soddisfatti di poter svolgere determinati incarichi giudiziari.
Da Iacchite - 26 luglio 2018
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Quanto accaduto questa mattina nel centro storico del comune tirrenico del cosentino poteva avere conseguenze molto più gravi .
Un camion – betoniera ( detto in gergo pompa autocarrata per calcestruzzo) che era impegnato in alcuni lavori, forse a causa del malfunzionamento dell’impianto frenante, dopo aver sfondato un muretto
è finito sulla strada sottostante, schiacciando un’auto parcheggiata nella quale per fortuna non c’era nessuno, all’interno.
Il conducente del mezzo si sarebbe messo in salvo, dopo essersi accorto del guasto e pertanto l’incidente, non ha provocato feriti.
Sul posto sono arrivati lapolizia municipale, i carabinieri ed i vigili del fuoco.
Sull’incidente sono in corso accertamenti
L’incidente , è avvenuto nei pressi del Municipio di Belvedere Marittimo e a pochi passi da un istituto scolastico.
La strada e’ stata invasa dal gasolio fuoriuscito dal mezzo.
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Primi inquinamenti batteriologici a San Lucido e Belvedere Marittimo
Ovviamente oltre il mare giallo di Paola
Ecco le note dell’Arpacal:
Balneazione 2018: un punto non conforme a San Lucido
Con una nota inviata questa mattina al Sindaco di San Lucido (CS), e per conoscenza al Ministero della Salute, il dirigente del servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha comunicato che "nei campioni di acqua di mare prelevati in data 16.04.2018 lungo il litorale di San Lucido è stato riscontrato un valore di Escherichia coli pari a 1500 UFC/100ml, non conforme ai limiti del D.lgs. 116/08 nel punto: 150 mt sx torrente San Cono (Numind ITO18O78122OO7). Pertanto la suddetta area non è idonea alla balneazione".
"Sarà compito del Comune - prosegue la nota - avvisare la cittadinanza, identificare e rimuovere la causa dell'inquinamento, dandone comunicazione allo scrivente Servizio, al Ministero della Salute e alla Direzione Scientifica di ARPACAL".
Saranno effettuati campionamenti suppletivi e, in caso di esito positivo, sarà data tempestiva comunicazione al Comune per poter rimuovere il divieto temporaneo per come previsto dal D.lgs. 116/08
Balneazione 2018: un punto non conforme a Belvedere Marittimo
Comunicazione di non conformità questa volta al Sindaco di Belvedere Marittimo, è stata trasmessa questa mattina dal Dipartimento di Cosenza dell'Arpacal, indicando che "in data 18.04.2018 lungo il litorale di Belvedere M è stato riscontrato un valore di Enterococchi intestinali non conforme ai limiti del D.Lgs.116/08 nel punto: Hotel Belvedere (Numind ITO18O78O152OO4)”.
Anche questo tratto di costa è stato dichiarato non idoneo alla balneazione.
Seguiranno campionamenti suppletivi.
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Storia locale della Calabria
La Corte di assise di Cosenza ha condannato alla pena di reclusione di 30 anni Paolo di Profio.
Il massimo per gli imputati che si avvalgono del rito abbreviato
La Corte di assise di Cosenza non ha riconosciuto le attenuanti generiche
proposte dalla difesa e al contrario ha ritenuto sussistenti le aggravanti della crudeltà e della premeditazione avanzate nel corso della discussione dal pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara e dagli avvocati di parte civile Franz Caruso e Mimmo Bruno.
Di Profio ha ucciso Annalisa Giordanelli medico condotto di Cetraro e cognata colpendola con un piede di porco alla testa.
La donna stava facendo jogging sul lungomare della città tirrenica quando è stata raggiunta da Paolo di Profio.
Le ragioni dell’efferato delitto sono da ricercare nei rapporti familiari
La dottoressa , infatti, sembra avesse condiviso la scelta di sua sorella nel voler divorziare dal marito.
Questa condivisione non è stata affatto gradita da Di Profio.
Di Profio già nell’immediatezza dei fatti aveva confessato l’omicidio.
Nell’ultima settimana il presidente della Corte Giovani Garofalo con a lato Francesca De Vuono e la giuria popolare hanno ascoltato le arringhe della difesa dell’imputato gli avvocati Sabrina Mannarino e Giuseppe Fonte, dopo aver ascoltato le parti civili e l’accusa che in requisitoria aveva chiesto proprio il massimo della pena.
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E’ successo in quel di Belvedere marittimo.
Erano le 6.00 circa di stamattina.
Un camion che trasportava frutta ha preso fuoco.
Ignote le cause.
I camionisti che lo seguivano si sono accorti del fuoco ed hanno segnalato la cosa al collega.
Questo è riuscito ad accostare e a saltare dal camion
Si è salvato ma non è riuscito ad evitare che il camion e tutto il carico restassero distrutti
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco per spegnere il mezzo in fiamme e i carabinieri.
Il tratto di strada è stato chiuso è il traffico deviato dalle forze dell’ordine.
La Statale è rimasta interrotta per il tempo necessario alla messa in sicurezza e alla rimozione della carcassa.
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Angelo Campagna 40 anni, e' stato trovato morto dai suoi familiari, nella cucina della sua abitazione, a Belvedere Marittimo (CS).
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Scalea.
Secondo quanto emerso finora non sono stati riscontati segni d’effrazione alla porta d’entrata dell’appartamento.
Sembra che non siano stati trova ti segni di violenza sul corpo di Angelo Campagna.
Dai primi accertamenti, si ipotizza che possa trattarsi di un caso di morte per overdose da stupefacenti.
A fianco al cadavere è stato infatti trovato un laccio emostatico.
La procura di Paola ha disposto che il corpo sia sottoposto ad autopsia che, certamente, farà chiarezza sull’accaduto e sulle cause effettive della morte del 40enne.
Belvedere Marittimo04 Aprile 2017
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Belvedere Marittimo4 dic. Ancora una rapina nel centro abitato di Belvedere Marittimo.
Presa di mira una parafarmacia di contrada Vetticello, a Belvedere Marittimo.
Il colpo è stato compiuto venerdì sera e già ieri si è svolta l'udienza di convalida dell'arresto.
Il cetrarese Ilio Pascale, 34 anni, si è presentato all'interno della parafarmacia brandendo il coltello e intimando alla proprietaria di consegnare il denaro contenuto nella cassa.
Molto scarso il bottino: circa 200 euro.
Poi, il rapinatore, è entrato nella sua auto ed è tornato a Cetraro.
Immediato è stato l'intervento dei carabinieri che hanno raccolto le informazioni utili ed hanno controllato anche alcune riprese da camere di videosorveglianza.
E’ stato così individuato il responsabile della rapina.
Hanno raggiunto Ilio Pascale a Cetraro.
Il rapinatore si è nascosto in una palazzina vicina alla sua abitazione tentando di evitare, inutilmente , di essere acciuffato.
Ma i carabinieri subito dopo lo hanno bloccato e dopo la perquisizione dell’auto hanno trovato il coltello descritto dalla vittima della rapina.
Il giovane è stato associato alla casa circondariale di Paola.
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