Un 23enne incensurato di Cetraro aveva impiantano una piantagione di marijuana nella zona del fiume Lao.
La piantagione era costituita da ben 230 piante dell’altezza media di 2,50 metri.
La piantagione era occultata in un canneto.
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Scalea , coordinati dal capitano Alberto Pinto, durante un servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno effettuato una perlustrazione nell’area boschiva alla periferia della cittadina tirrenica scoprendo la piantagione.
E’ seguito un costante e prolungato servizio di osservazione, con i militari nascosti all’interno della vegetazione, fino a quando è stato visto il giovane entrare nel canneto con un seghetto per effettuare il taglio delle piante .
Secondo i militari la marijuana era destinata a rifornire le principali piazze di spaccio dell’alto Tirreno cosentino.
Il raccolto avrebbe permesso di trarre un illecito profitto di circa 500mila euro
Il giovane, visti i militari, ha cercato invano di darsi alla fuga, gettandosi nelle acque del vicino fiume Lao, ma è stato fermato dai Carabinieri che hanno circondato tutta la zona.
L’arrestato è stato tradotto presso il proprio domicilio, a disposizione della competente Autorità giudiziaria.
L’ulteriore attività di perquisizione ha permesso di rinvenire e sequestrare anche 40 chilogrammi di stupefacente già essiccato, pronto per la vendita al dettaglio.