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C’è stato un tempo in cui il carnevale di Amantea era certamente il miglior carnevale della Calabria.

Un carnevale che si distingueva tra i migliori in Italia

Un carnevale tutto amanteano( Campora compresa, ovviamente)

 

Poi il numero e la qualità dei carri (non più in concorrenza) si ridussero, ma vennero in soccorso di Amantea i carri degli altri comuni, tra cui Belmonte Calabro, Longobardi e Fiumefreddo Bruzio.

Poi tutti questi comuni si astennero dal partecipare e si diedero da fare per creare un “loro” carnevale.

Tra tutti soprattutto Fiumefreddo Bruzio.

Quest’anno il carnevale si è tenuto, sia ad Amantea che a Fiumefreddo Bruzio.

E senza esprimere giudizi sulla loro qualità registriamo che ad Amantea hanno sfilato DUE carri, di cui UNO di Campora San Giovanni.

A Fiumefreddo Bruzio, invece, TRE.

Praticamente Fiumefreddo Bruzio batte Amantea 3 a 2.

Per garantire la manifestazione e la tutela dei partecipanti è stato richiesto l’ intervento di alcuni volontari della protezione civile

Tra loro Tonino, Daniele, Maturino e Luca Guzzo.

Pubblicato in Belmonte Calabro

Si fanno sempre più flebili le possibilità di ritrovare vivo Lucas Yves Dominique, Balmont, il ventitreenne francese scomparso a Fiumefreddo Bruzio, località sulla costa tirrenica della provincia di Cosenza

 

Tutta la famiglia Balmont aveva trascorso le vacanze natalizie a Borgia, dove ha una casa di proprietà, e aveva poi fatto rientro in Francia, mentre il giovane Lucas aveva deciso di fermarsi qualche altro giorno in Calabria.

Con la famiglia i contatti telefonici si erano fatti sempre più radi, fino al totale silenzio che ha spinto la madre a presentare denuncia di scomparsa lo scorso 14 gennaio.

E per questo che le ricerche sono state avviate il 16 gennaio scorso, dal momento del ritrovamento del furgone di proprietà di Belmont, in una zona montana impervia, tra i comuni di Fiumefreddo Bruzio e Longobardi .

E ieri pomeriggio in cane labrador di colore nero, munito di microchip, è stato ritrovato nei pressi del cimitero di Fiumefreddo Bruzio, denutrito ma privo di lesioni.

Questa mattina nella Prefettura di Cosenza il prefetto Tomao ha presieduto una riunione urgente con il coinvolgimento di tutte le forze impegnate attivamente nelle ricerche per fare il punto sulle ricerche .

«Nelle ricerche - ha detto il prefetto Gianfranco Tomao - sono stati impiegati decine di uomini, appartenenti a tutte le forze di polizia, al gruppo speleologico ed alla Protezione civile della Calabria.

All’opera anche i cani molecolari, anche se il maltempo degli ultimi giorni ha cancellato eventuali tracce.

Continueremo a fare tutto il possibile».

Pubblicato in Paola

Continuano gli appuntamenti nel borgo di Fiumefreddo Bruzio.

Sabato 29 luglio al Castello della Valle, con inizio alle ore 18.30, parleremo di Pesci e di come la difesa del mare deve essere un baluardo irrinunciabile della conservazione ambientale e paesaggistica del territorio.

Ne discuteremo con Silvio Greco,

Raffaele Leuzzi,

Nicola Cantasano, e

Rolando Bolognino.

Modera Tonino Chiappetta,

Al termine dell’incontro, la serata continua a Largo Salvatore Fiume, dove dalle ore 20:30 comincerà la degustazione della “struncatura a mollica” , abbinata a vini biologici della Cantina Spalletti Trivelli e dell’azienda agricola Pomario.

 

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Pubblicato in Longobardi

Tra pochi giorni saranno 25 anni dalla strage in via Mariano D'Amelio a Palermo, nella quale persero la vita il magistrato italiano Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

L’agenda rossa del magistrato Paolo Borsellino è sparita misteriosamente subito dopo l’attentato di stampo mafioso del 19 luglio 1992 in cui lui perse la vita.

 

Un documento importante che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci in cui morì Giovanni Falcone.

Tutta l’Italia se l’è chiesto e se lo chiede ancora perché a queste domande non sono mai state date risposte.

L’AGENDA RITROVATA, un progetto ideato e promosso dall’associazione culturale l’Ora Blu per commemorare il venticinquesimo della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta – attraverserà lo stivale sulle ruote di una bicicletta e, come un testimone, passerà di mano in mano fino ad arrivare in Sicilia (dove ci sarà la tappa conclusiva il 19 luglio) a riprova che c’è un’Italia che non ha dimenticato e che vuole ricordare e raccontare quel che è successo.

Mercoledì 12 luglio la ciclostaffetta di Agenda Ritrovata farà tappa nel borgo di Fiumefreddo Bruzio proveniente da Rossano Calabro, e il giorno seguente dalla Marina di Fiumefreddo (ore 8.00 Bar Regio) partirà alla volta di Pizzo Calabro.

Il programma dell’evento–promosso dal­la Cooperativa di Comunità “BorgodiFiume­”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Pro Loco, prevede (ore 18.30 Castello della Valle) l’accoglienza dell’agenda e dei ciclisti da parte del Sindaco Vincenzo Gaudio Calderazzo e dell’Amministrazione Comunale.

A seguire “Il dovere della Memoria.

Letture nel castello” un reading di brani tratti dagli scritti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (a cura di Franca Dora Mannarino del Piccolo Teatro Popolare Il Coviello) e Il convegno “Culture e pratiche contro le mafie. Tra impegno e memoria”

Al convegno, moderato dal giornalista Antonio Chiappetta, interverranno:

Bruno Giordano, Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia;

il documentarista calabrese Claudio Metallo;

Mauro Francesco Minervino, antropologo e scrittore;

Piero Fantozzi, Ordinario di Sociologia dei Fenomeni Politici presso l’Università della Calabria

Pubblicato in Belmonte Calabro

Ecco il comunicato stampa a cura della Cooperativa di Comunità “Borgodifiume”

Dopo la Conferenza stampa dello scorso 3 giugno, che ha introdotto ai temi del Consumo Consapevole, sabato 17 giugno, ore 18.30, presso il Castello della Valle di Fiumefreddo Bruzio.

Un incontro che focalizzerà l’attenzione sul consumo della carne, sui valori nutrizionali, sulla sostenibilità per l’ambiente e la salute degli allevamenti intensivi.

Modera il giornalista Antonio Chiappetta.

Dopo i saluti del sindaco, della Pro Loco e dell’associazione “le donnescelgono” ne parleranno Rolando Bolognino e Pamela De Luca, entrambi biologi nutrizionisti.

A tracciare le conseguenze sulla salute del consumo di carne - che dagli anni ’60 ad oggi è cresciuto del 150-200%, aumentando l’incidenza delle malattie cardiocircolatorie, del cancro dell’intestino e della mammella – sarà Raffaele Leuzzi, medico oncologo.

<< Mangiare bene non è solo una questione di tabelle nutrizionali ma è anche e soprattutto di cultura.

Dietro l’idea di dieta mediterranea c’è una concezione dell’uomo e del rapporto con l’ambiente che va oltre i nutrienti.

L’alimentazione – spiega Raffaele Leuzzi - è un tema essenziale della vita e andrebbe sottratto alla macchina propagandistica dell’agro business, perché il cibo deve essere responsabile e sostenibile per l’ambiente e per la salute.

Le proteine vegetali, “la carne dei poveri” che un tempo rappresentavano un primo piatto oggi sono state relegate ad un ruolo di contorno, privilegiando il consumo di carne, che un tempo era consumata in quantità ridotte, con conseguenze sull’ambiente e sulla salute>>.

Il ritorno al “cibo dell’uomo” e alla cultura mediterranea verrà sottolineato anche dall’intervento di Michela Cusano, promotrice dell’Osservatorio Donne Pollino che si pone l’obiettivo di recuperare le pratiche alimentari e agricole contadine.

La serata si concluderà alle ore 20, presso Largo Salvatore Fiume, con la degustazione proposta dall’Osteria “Convivio” delle lagane e ceci, preparate con farina di grano antico turanicum e legumi del Pollino: un piatto della cucina tradizionale, buono e sano per l’ambiente e per la salute. La degustazione sarà abbinata ai vini Gaglioppo biologico ‘A Vita – Cirò e allo Zibibbo delle Cantine Benvenuto.

Antonio CHIAPPETTA Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. 3473634138

Pubblicato in Longobardi

Riceviamo da “BorgoSlow” e ne pubblichiamo il seguente comunicato stampa che evidenzia la Conferenza stampa del 3 giugno ore 18 presso ilCastello della Valle – Fiumefreddo Bruzio

“BorgoSlow”. Un modello di vivibilità dei borghi.

E’ il paradigma che introduce ad un nuovo modo di pensare i borghi, dove la lentezza si riappropria della bellezza e dell’autenticità, dove l’antico straordinariamente moderno riscatta il suo passato dandogli una nuova dignità. Questo il tema fondante degli Incontri dove, attraverso la partecipazione di diversi attori (antropologi, imprenditori, scrittori, agricoltori, biologi, medici, nutrizionisti) che si pongono lo stesso obiettivo di ri-vivere e recuperare l’autenticità dei borghi e il rapporto con la terra, a partire dal 3 Giugno, giorno della conferenza stampa, si confronteranno sul “cibo dell’Uomo”, sul recupero dell’agricoltura storica, sui Paesaggi del cibo, sull’identità calabrese racchiusa nei borghi. Quei tanti borghi sparsi in Calabria, ricchi di storia e di bellezza, per tanto tempo “dimenticati” a favore di un modernismo e di un “falso progresso” che ha sfruttato le coste con un’edilizia espansiva e aggressiva, dileguando le comunità e i sistemi comunitari fondati sulla solidarietà, sull’alimentazione legata al territorio e il senso di appartenenza alla propria terra.

I borghi, “luoghi del tempo” e dello “spirito” possono recuperare il rapporto con il paesaggio, con il mare, con la terra e con il cibo buono che fa bene.

Il“modello dei borghi” vuole assumere le caratteristiche di un progetto dinamico di economia sociale e solidale da cui far ripartire il cambiamento, di un’area vasta ma periferica, intercomunale, regionale, multisettoriale. Aprendo la questione di chi debba “prendersi cura” dei borghi e rendendo meno perentoria la separazione tra cittadini e amministratori.

Si parte dalla conoscenza per diventare tutti più consapevoli recuperando valori identitari, culturali, legami con la bellezza del paesaggio, con la terra e il cibo agricolo che possano modificare gli stili di vita proposti dal mercato globale che a livello temporale negano gli spazi di libertà individuali e non soddisfano i bisogni collettivi.

Il 3 Giugno, durante la conferenza stampa, a partire dalle ore 18, moderata da Stefania Emmanuele, agente di sviluppo locale, sarà presente Raffaele Leuzzi, ideatore e promotore del progetto “BorgodiFiume” e della filosofia “BorgoSlow”, medico oncologo che, attraverso la sua missione professionale di prevenzione e diagnosi precoce del tumore della mammella, ha dato vita ad un sistema di conoscenze ed esperienze sui temi del cibo buono e sano e quindi della salute, sul restauro architettonico e quindi della bellezza, espressi fisicamente in un albergo diffuso che si sviluppa nell’esperienza residenziale in abitazioni restaurate secondo i criteri della bioedilizia storica, nell’esperienza eno-gastronomica attraverso la proposta dell’Osteria “Convivio” e dell’Enobirreria “‘A Piazzetta”, dove ri-trovare i sapori antichi, gli ingredienti della cucina popolare, i vini biologici regionali e le birre artigianali.

Attraverso “Percorsi di Saperi e Sapori”, giunti alla terza edizione, organizzati insieme alla Cooperativa BorgodiFiume e all’Associazione “Le donne Scelgono”, con la collaborazione del Comune di Fiumefreddo e della Pro Loco, l’obiettivo è di dar voce agli artigiani del cibo e attraverso la cultura della conoscenza, stimolare alla riscoperta della Mediterraneità; un neologismo che indica un modo particolare di vivere l’atto alimentare caratterizzato da spazio (la cucina), tempo (il tempo dedicato al cibo), economia (corretto utilizzo delle risorse), relazioni (condivisione, identità e appartenenza), cultura (coltivazioni adatte ai luoghi e alle esigenze del gruppo familiare), politica (la teoria dello stato).

Francesco Bevilacqua, profondo conoscitore della Calabria e scrittore, relazionerà sui Paesaggi del cibo.

Interverrà Francesco Carnovale, imprenditore che ha rilanciato il destino di un borgo come tanti, Bivongi, oggi conosciuto in tutto il mondo come “il borgo della longevità” dove una comunità di anziani ci insegna come vivere meglio e più a lungo. A tal proposito sarà proiettato un video su Bivongi e i centenari realizzato da Nicola Barbuto, giovane video maker calabrese,

Seguiranno gli interventi di Innocenzo Mazzalupo, biologo, ricercatore esperto in olivocultura, sulla valorizzazione dell’extra vergine calabrese e di Giovanni Misasi, consigliere nazionale dei biologi e presidente dell’associazione scientifica Biologi Senza Frontiere, promotore dei “Borghi della Salute”; un’iniziativa che punta a tutelare e a salvaguardare ambiente e biodiversità, a favorire socialità, solidarietà, fruizione dei beni pubblici, dei paesaggi, del patrimonio naturale, promuovendo il consumo delle produzioni agroalimentari locali di qualità.

La serata si concluderà all’Enobirreria ‘A Piazzetta con l’intervento di Ernesto Madeo – Filiera Madeo - sponsor unico dell’iniziativa - che illustrerà le proprietà nutrizionali del suino nero legate alla salute degli animali allevati all’aperto. Seguirà una degustazione del suino nero Madeo in abbinamento ai vini biologici ‘A Vita – Cirò, di Francesco e Laura De Franco.

Percorsi di Saperi e Sapori

Incontri sul Consumo Consapevole

Salute Memoria Musica

Fiumefreddo Bruzio

Giugno / Settembre 2017

Pubblicato in Longobardi

La domanda ci è stata posta da un nostro lettore, un amanteano doc.

Sicuramente essa è stata provocata dal fatto che il vicino comune di Fiumefreddo Bruzio è giunto sesto nel concorso della trasmissione televisiva della Rai "Alle falde del Kilimangiaro" Il Borgo dei Borghi 2017.

 

Una straordinaria pubblicità!

In realtà la vera domanda, quella nascosta, era “ Perché Fiumefreddo Bruzio si ed Amantea no?

 

Già. Perché?

Forse perché negli ultimi 20 anni le varie amministrazioni di Fiumefreddo Bruzio hanno dato massima attenzione al proprio borgo?

Forse perché il castello è stato ripreso ed ora è agibile e visitabile e sede di varie manifestazioni?

Forse perché è pieno di opere del pittore Fiume?

Forse perché ha un bellissimo palcoscenico naturale sul mar Tirreno?

Forse perché ha una Pro Loco attivissima?

 

O, piuttosto, è perchè noi amanteani parliamo con il cuore di chi ama il centro storico del proprio paese e dimentica non solo di visitarlo ma anche di cogliere e denunciare lo stato di abbandono nel quale ormai versa da decenni?

Il castello è agibile? NO. Sta cadendo a pezzi

Il castello è visitabile ? NO

E’ facile salire sul pianoro del castello per vedere il panorama di Amantea o per godere il tramonto o per ammirare le stelle di agosto? NO

La torre civica è agibile? NO. Sta cadendo a pezzi.

La Chiesa di San Francesco è visitabile ? SI. Ma solo se trovi il cancello aperto!

Il palazzo dei Gesuiti è agibile? NO. E’ ancora imprigionato dai tubi Dalmine!

Il palazzo dei Gesuiti è visitabile? NO. I tubi lo imprigionano.

 

I vecchi fabbricati del centro storico sono stati demoliti e con essi la loro storia? Hanno cominciato ma senza riaprire i vicoli!

E’ vero che ci sono punti del centro storico pericolosi? SI.

E’ vero che perdendo questi manufatti stiamo perdendo la nostra storia? E’ evidente!

E’ vero che i testi sul centro storico sono andati a ruba e non se ne trova più nemmeno uno? NO. L’amministrazione comunale raramente ha dato attenzione alla propria storia.

E’vero che il progetto per la rivitalizzazione del centro storico dorme abbandonato negli archivi comunali? SI. Forse non interessa a nessuno

Potremmo continuare a lungo ma non lo facciamo perché siamo fortemente dispiaciuti non che ci venga fatta la domanda “Ci sarà mai Amantea tra i borghi più belli d'Italia?”, domanda alla quale dobbiamo rispondere NO, almeno fintanto che non andrà al governo del paese un cittadino pieno di orgoglio per la propria storia e pieno di intelligenza fattiva per salvarla.

La vera domanda allora è “Avremo mai cittadini capaci di eleggere amministratori che saranno interessati a salvare il centro storico e la nostra storia?”

La risposta fa la differenza tra Amantea e Fiumefreddo Bruzio.

BIKE1L'arrivo della Primavera e della stagione estiva offre il pretesto ideale per percorrere dei bellissimi sentieri nella provincia di Cosenza, in Calabria, in modo da collezionare esperienze ed emozioni all'aria aperta e a stretto contatto con la natura. Dei momenti di spensieratezza e di attività sportiva che solo chi monta in sella ad una mountain bike può provare.

Il primo passo da compiere è sicuramente quello di acquistare una mountain bike adatta alle proprie esigenze, al tipo di paesaggio da percorrereche e al tipo di uso che se ne vuole fare. Si inizia facendo un po' di riscaldamento e di pratica, e una volta acquisita l’esperienza e la dimestichezza necessarie bisognerà subito avventurarsi all’insegna di nuove avventure e di attività fisica, sfruttando la bellezza di un territorio come quello Cosentino che permette di vivere a stretto contatto con la natura. Si può quindi approfittare di un tour nella Sila, nel Parco Nazionale, passando ad esempio per le località di Camigliatello Silano, Silvana Mansio o Lorica, facendo un percorso ad anello di circa 20 km fino ad arrivare a Spezzano della Sila. Uno dei percorsi più elementari, invece, riguarda parte del centro cittadino di Cosenza; questo percorso parte da viale Giacomo Mancini e attraversa le località nei dintorni di Roges, fino ad arrivare alla frazione di San Francesco. Si tratta di un percorso di poco meno di 10 km, che prevede delle salite di un massimo di 67 metri e delle discese di un massimo di 45 metri, ed impiega un tempo davvero breve di realizzazione. Questo percorso è adatto a coloro che muovono i primi passi nell’utilizzo della mountain bike. Se si vuole percorrere il territorio Cosentino e godere appieno del paesaggio, l'ideale è di spostarsi fuori città, come nel caso del tour che parte da Cosenza e arriva a Fiumefreddo. Questo percorso si estende per circa 67 km, parte dalla sede dell'Inps di Cosenza e prosegue per la strada provinciale 257, passando per Busento, Vadue e Carolei, dando la possibilità di ammirare le bellezze del territorio e gli impressionanti panorami offerti dal paesaggio, come ad esempio le meravigliose valli in direzione del mare. Si prosegue per le strade provinciali fino ad arrivare al mare, si attraversa la chiesa di Santa Maria di Domanico, andando qui incontro a dei tratti davvero complessi con salite di circa 1675 metri e discese di 1900 metri circa, il tutto sulla strada provinciale 257, fino ad arrivare ai sentieri meno battuti del territorio sulla strada provinciale 45 in direzione Fiumefreddo Bruzio. Il percorso si conclude sul lungomare di Fiumefreddo e sulla strada statale Tirrenica inferiore.

È davvero un percorso mozzafiato che regala la possibilità di trascorrere dei momenti preziosi all'aria aperta, sempre in sella alla vostra fidata mountain bike. Per vivere la migliore esperienza possibile è quindi estremamente importante scegliere la bici perfetta, cosa oggi possibile grazie al supporto di internet e ai consigli preziosi degli esperti del settore, come lo shop bikester, che offre una vasta gamma di mountain bike tra cui scegliere ed una serie di consigli utili che sarebbero davvero difficili da reperire in un negozio fisico.

Pubblicato in Cosenza

Si chiama “Nell’incendio e oltre” il nuovo libro di Daniel Cundari (Editore Pellegrini, 2016).

 

Narratore, traduttore, performer plurilingue, indifferente alle mode del momento e apprezzato in Italia e all’estero, ha portato la sua voce in vari angoli del mondo: dalla Spagna alla Slovacchia, dalla Francia alla Germania, dalla Polonia alla Cina.

 

Frutto di un lavoro imperniato sul dialetto, il suo ultimo libro raccoglie componimenti legati al suo luogo d’origine, basati essenzialmente su una forma di poesia popolare, a tratti arcaica, ribattezzata “repentismo cutise” (Cuti è il quartiere di Rogliano dove è cresciuto).

 

Il volume, la cui prefazione è curata dal critico letterario Manuel Cohen si ispira, infatti, alle tecniche d’improvvisazione tipiche dei Paesi dell’America Latina e di alcune regioni spagnole.

Quella proposta dal giovane poeta roglianese, che a distanza di un anno ritorna in uno dei borghi più belli d’Italia, è una “poesia di rara, ispida e pura intensità o bellezza, luminosa affilata come un diamante” in cui si mescolano sentimenti, sensazioni, passioni e memoria.

Daniel Cundari sarà a Fiumefreddo Bruzio sabato 4 marzo - Enolibrobirreria ‘A Piazzetta (Largo Salvatore Fiume) dalle ore 18,30 – accompagnato dalle musiche di Sasà Calabrese (contrabbasso) e dall’antropologo Mauro Francesco Minervino.

 

L’evento con ingresso gratuito - che si concluderà con una degustazione dei vini cirotani da gaglioppo biologico ‘A Vita - è curato dalla neo costituita “Cooperativa di comunità Borgodifiume”.

Antonio Chiappetta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

*Daniel Cundari, poeta, scrittore, performer e traduttore, è una delle voci più autentiche ed importanti nel panorama della poesia contemporanea italiana.

Nato nel 1983 a Rogliano(CS), nel quartiere Cuti, ha studiato Lettere Moderne a Siena e Relazioni Internazionali in Spagna, coltivando incessantemente la sua passione per i vini e i distillati.

Ha vissuto per diversi anni a Granada, città determinante per la sua formazione artistica, ma anche a Shanghai, in Cina.

Scrive in dialetto calabrese, italiano e spagnolo.

Utilizza spesso lo strumento dialettale, non in modo campanilistico, ma come lingua vera che tratta argomenti metafisici appartenenti al mondo intellettuale e ciò gli permette di confrontarsi con le voci più importanti della poesia internazionale.

Daniel è anche autore e interprete di molti spettacoli tratti dai suoi testi in cui viene accompagnato da musicisti di alto livello qualitativo. Ha portato la sua voce in vari angoli del mondo, dalla Spagna alla Slovacchia, dalla Francia alla Germania, dalla Polonia alla Cina.

Ha all’attivo sette pubblicazioni in Poesia ed una in Narrativa che gli sono valse numerosi riconoscimenti tra cui spiccano il Pericle d’Oro ed il Premio Genil de Literatura di Granada. Il 28 Dicembre 2016 ha pubblicato “Nell’incendio e oltre”, una raccolta di 52 poesie che accoglie l’ambiente immaginativo-espressivo del “Repentismo cutise” e costituisce “uno dei libri più intensi e riusciti di questi anni”, come sostiene Manuel Cohen nella Prefazione.

Versi che “s’càttanu d’amure”, scoppiano d’amore per la vita, per chi gli è caro, per la propria terra, ma anche ricchi di rabbia per la deriva dei valori quotidiani e di passione, che manifesta tutta la sua forza proprio nell’ultimo testo, quello che dà il titolo alla raccolta, in cui affronta il delicato tema della lotta alla malattia. Artiecultura.it lo ha incontrato per condividere con lui alcune delle tante emozioni che questa opera trasmette.

Pubblicato in Basso Tirreno

Si chiama “Borgodifiume” ed è una cooperativa di comunità nata nello scorso mese di dicembre a Fiumefreddo Bruzio , nel tirreno cosentino, con il preciso intento di valorizzare le tradizioni culturali e le risorse territoriali, promuovere inedite occasioni di lavoro, produrre beni e servizi capaci di incidere sulla qualità della vita sociale ed economica della comunità.

A dare corpo alla cooperativa, in qualità di soci fondatori, una decina di amici che ruotano attorno al settore dell’ospitalità e della ristorazione, della comunicazione enogastronomica, della promozione territoriale e della cultura.

Presidente è Raffaele Leuzzi, senologo e animatore dell’associazione “Le Donne Scelgono”, ente no profit impegnato nella prevenzione oncologica in ambito alimentare ed ambientale, con una passione irrefrenabile per i borghi antichi.

Il progetto “Borgodifiume” verrà presentato a Fiumefreddo sabato prossimo 18 febbraio, Castello della Valle, ore 17,30 all’interno di un convegno, moderato dal giornalista Tonino Chiappetta, dal titolo “Persone, territori e risorse: le cooperative di comunità” al quale interverranno Vincenzo Gaudio Calderazzo, sindaco di Fiumefreddo, Claudio Di Santo e Raffaele Leuzzi della Cooperativa Borgodifiume, Francesco Carchedi presidente della Cooperativa Sant’Onofrio 3.0, Angela Robbe presidente Legacoop Calabria e la parlamentare Enza Bruno Bossio.

La cooperativa di comunità Borgodifiume intende attivarsi per il recupero delle produzioni tradizionali (agricole, pastorali, artigianali), dei saperi e dei sapori, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la valorizzazione e promozione dell’enogastronomia biologica, per la realizzazione di un turismo sostenibile e sociale.

<< Nasciamo con la volontà di mettere insieme le risorse umane e culturali con le ricchezze di cui il territorio a cui facciamo riferimento è pregno.

La cooperativa è aperta al contributo fattivo di cittadini, operatori economici, amministratori locali ed associazioni.

C'e' tanto lavoro da fare - ha dichiarato il presidente Raffaele Leuzzi - e sono certo che la passione comune ci guiderà e ci consentirà di realizzare iniziative ed interventi significativi per la promozione e la valorizzazione del nostro borgo >>.

Antonio CHIAPPETTA Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Basso Tirreno
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