Siamo alle solite, piove.
E’ notorio e “fisicamente” logico che quando piove l’acqua vada verso i punti bassi.
Ed a Falerna è noto che i punti bassi sono i sottopassi alle ferrovie, creati per permettere il transito di auto e camion, ma senza garantire il deflusso delle acque piovane.
Sottopassi, quindi, che si allagano ogni volta che piove.
Come stamattina quando un camion ci è rimasto dentro.
E’ dovuto intervenire un carro attrezzi.
Insieme alcuni volontari della protezione civile.
Un Carabiniere in pensione ed i “soliti” Luca e Francesco Guzzo( detti Pelè) , gli angeli provvidenziali che osservano ed intervengono sui territori di Cleto, Amantea, Falerna, Nocera Terinese.
I volontari hanno allertato tutti, ma –ci dice Luca Guzzo- “Non si è visto nessuno”
Probabilmente è come la storia di “Al lupo, al lupo” , nel senso che si tratta di un fatto tanto ripetuto da avere stancato e per il quale non si trova soluzione.
O almeno così si crede.
Basterebbe, infatti, installare una idrovora automatica che si attivi quando il livello dell’acqua sale in modo da essere pericolosa.
Come è successo oggi, addirittura ad un camion.
Gli angeli della protezione Civile hanno dovuto impedire l’accesso degli automezzi dalla SS18 verso il sottopasso.
Si impone, a tal punto, la riflessione che molti di questi problemi non esisterebbero se si fosse costruito il Ponte sul Savuto crollato, ormai, molti anni fa.
E ci piacerebbe sapere il nome del progettista dell’opera e del funzionario delle Ferrovie che ha autorizzato i lavori.
Va bene, ma siamo in Calabria dove nessuno ha mai pagato i suoi errori( Gratteri pensaci tu).