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Forse senza nemmeno volerlo e quale frutto della sua inarrestabile campagna di tutela del comune di Nocera Terinese e del mare fronteggiante il sindaco Gigliotti denuncia la esistenza di una condotta fognaria.

 

Ecco la vicenda successa.

 

Il Coordinamento #MarePulito, grazie alla collaborazione con i cittadini della costa tirrenica, sta realizzando una mappatura del territorio e sta individuando probabili e grosse criticità del nostro sistema depurativo.

Continua la Gigliotti:” Quella che vedete è una condotta fognaria sottomarina posta a Nord del Comune di Nocera Terinese, individuata grazie ad una segnalazione di un nostro concittadino e fotografata nel corso di una immersione subacquea di ieri mattina dal bravo Antonello Mercuri”.

Null’altro sulla localizzazione della condotta tranne quel misero  “posta a Nord del Comune di Nocera Terinese”.

 

Ci chiediamo, cosa avrà voluto significare, fprse che la condotta è nel territorio di Nocera ma dal lato nord o piuttosto che la condotta è proprio a nord di tutto il territorio nocerese, al confine con la frazione del Comune di Amantea, Campora San Giovanni?

Perché nel primo caso dovrà essere lei stessa, quale sindaco di Nocera Terinese, a trovare chi abbia realizzato l’opera ed a cosa serva o sia servita.

Invece nel secondo caso, essendo il territorio di Nocera Terinese confinante a nord con quello di Amantea all’altezza del Torbido , la condotta sarebbe nel territorio di Amantea. Ed in questo caso dovrebbe essere il comune di Amantea ad indagare e capire.

Continua il sindaco Gigliotti :”La condotta non era attiva, ma occorrerebbe capire se lo è negli altri giorni dell’anno”.

In teoria secondo queste affermazioni potrebbero essere semplici tubi gettati a mare ma di alcuna funzione.

Quello che sorprende è la affermazione finale che “ informato la capitaneria di porto di Vibo Valentia e pare che la competenza non sia la loro”.

 

Beh, certo la competenza alla autorizzazione è della regione ai sensi del dlgs 152/2006 mas se davvero la Capitaneria non ha conoscenza di una condotta sottomarina che tipo di controllo esercita sul mare?

La conclusione del sindaco Gigliotti che conclude :” Mi chiedo: quante di queste condotte sottomarine sono presenti nella nostra costa? A mano a mano le troveremo tutte e cercheremo di capire quali sono attive, da chi sono state posizionate e quando” ci conforta .

 

Pubblicato in Campora San Giovanni

Possiamo parlare di guerra dei numeri? Certamente.

Scrive il Quotidiano di oggi 21 agosto che il sindaco Monica Sabatino e l’assessore Sergio Tempo all’unisono avrebbero commentato:”

Da dove è venuta fuori questa cifra , non è dato saperlo. Che abbiamo un debito per la depurazione è un dato di fatto oggettivo, incontestabile, ma lo stesso non supera i 500 mila euro”

Una cifra 500 mila euro molto, molto lontana dai 2milioni e settecento mila euro di cui abbiamo sentito parlare.

Quale mai sarà la verità?

A questa affermazione risponde la sindaca di Nocera con il seguente post :Leggiamo sulle pagine del Quotidiano della Provincia di Cosenza che il Sindaco di Amantea Monica Sabatino, nel mentre ci invita a denunciare gli scarichi a mare, riconosce finalmente anche se per cifre molto diverse da quelle reali, di essere debitrice nei confronti del nostro comune”

 

Un innegabile avvicinamento delle posizioni dei due comuni.

E non solo.

La sindaca Sabatino, per come riportato dal Quotidiano, avrebbe dichiarato che “ alla sottoscritta non sono mai giunte immagini che dimostrano lo scarico abusivo di reflui da parte di nessuna abitazione. In alcuni scatti si vede solo dell’acqua sporca( se ne trovano a milioni sul web). Se la Gigliotti era certa di quello aveva visto, bene avrebbe fatto a chiamare l’unica autorità preposta a fare giustizia per i danni ambientali: la procura. Non è sicuramente con un post che si risolve il problema. Fare la guerra tra poveri non giova a nessuno. Si deve fare in modo di attirare l’attenzione della regione per riuscire a trovare una soluzione che risolva questo problema”.

Un bel passo avanti, anzi più di uno.

 

Il primo è la affermazione che il problema esiste e non è quindi una invenzione della sindaca di Nocera.

Il secondo è che il problema non si risolve tra i poveri ma con i finanziamenti della regione che non può restare inerte e silenziosa su una vicenda storicamente difficile .

Onore al sindaco Sabatino.

Non solo ma il terzo passo avanti è il richiamo a far tesoro della presenza della procura di Paola il cui PM dr Giordano bruno è sempre stato attento agli aspetti igienico sanitari ed alla tutela del mare.

Sulla stessa linea anche la sindaca di Nocera che nel post di oggi pomeriggio dichiara: “Affidando agli uffici amministrativi dei nostri rispettivi comuni il calcolo delle somme complessivamente spese a titolo di gestione del depuratore, corrente elettrica, acqua, spese straordinarie, smaltimento fanghi ecc.ecc, e a ripartirle correttamente e proporzionalmente fra tutti i comuni aderenti al depuratore consortile” continua dichiarando di prendere “ atto dell'apertura del Sindaco Sabatino e la invitiamo a comunicarci la Sua disponibilità per un sopralluogo congiunto presso tutti gli scarichi abusivi e inquinanti censiti e fotografati, per i quali abbiamo sempre provveduto ad informare la Capitaneria di Porto, e quindi venire con noi presso la Procura di Paola per sporgere formale querela verso coloro che saranno individuati come responsabili” per concludere “Attendiamo fiduciosi e intanto godiamoci il mare che, grazie alle sue grandi capacità autorigeneranti, si é ripulito e da giorni ormai ci ha fatto dimenticare gli speculativi e gli sporcaccioni criminali che sversano liquami a mare anche solo miserabilmente per evitare il costo di un autospurgo o di un intervento manutentivo”.

Due cose vogliamo dirle anche noi di Tirrenonews.

La prima è che il mare più che rigenerarsi si muove e porta verso sud quanto viene immesso a nord.

La seconda è quanto dichiarato e non contestato da Tanzi sulle responsabilità dei sindaci dei comuni che gestiscono malamente ed insufficientemente proprio gli impianti di depurazione.

Pubblicato in Primo Piano

La vicenda della querelle tra Amantea e Nocera Terinese che potrebbe giungere in tribunale e non solo civilmente, sembra avere diverse origini.

 

Una è quella dell’impianto di depurazione in comune e della sua localizzazione in Nocera Terinese.

Una fortuna per Amantea che, come ho scritto, ha aiutato a migliorare il nostro mare dagli sversamenti del vecchio impianto di depurazione di Catocastro e dai reflui fognari di Belmonte .

Ma un impianto che ha probabilmente indotto la questione tra i due comuni.

Ora sembra emergere un’altra verità quella di 2.700 mila euro di debiti.

Lo riferisce la conigliere Francesca Menichino che ha partecipato ad un incontro in quel di Nocera Terinese ( vedi foto)

 

 

Ecco cosa scrive la consigliera del M5s:

“IL MARE NERO E LA NOTTE BIANCA

Adesso a Nocera. Il Sindaco Fernanda Gigliotti ha convocato una riunione per informare i cittadini sul problema del mare, per AFFRONTARLO, non per NASCONDERLO.

È venuta con un microfono, in pubblico e non a far "chiacchiere da bar " , e soprattutto con i dati, i numeri, tra cui i 2.700.000 euro di debiti del Comune di Amantea per la depurazione.

E con forza ha invitato i cittadini a denunciare, senza chiamarli incivili, ma dando per prima l' esempio della denuncia che farà contro ignoti per tutelare l' ambiente.

L'ambiente e non l' immagine, che è l' unica cosa di cui si preoccupa il Sindaco Amantea.

Che regala ad un legale 2500 euro per querelare il sindaco di Nocera invece di collaborare.

E che intanto, in attesa di Marco Carta, si impegna alacremente nella fondamentale attività della sistemazione dei palloncini per la Notte Bianca.

Complimenti!”

Pubblicato in Politica

Sergio Ruggiero , Consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera”, scrive al Sindaco prof.ssa Monica Sabatino ed a tutti i Consiglieri Comunali una nota avente ad oggetto Depurazione. Rapporti con Nocera Terinese.

 

 

Ecco il testo:

“La Sindaca Gigliotti di Nocera Terinese, dopo avere diffuso sui social immagini del mare inquinato, entra a gamba tesa nella questione della depurazione, e con una nota parla di un incontro tecnico scrivendo tra l’altro: “Il comune di Amantea non ha partecipato benché invitato e malgrado che lo sversamento di liquami e le esalazioni moleste di cui é denuncia, si sono registrate nel suo territorio, all'altezza di località La Principessa, presumibilmente a seguito dell'avaria di qualche stazioni di sollevamento, ovvero a causa di qualche sversamento diretto a mare da parte di qualche abitazione non collegata alla fogna”.

La Sindaca di Amantea, previo chiarimento reso a suo dire della Delegazione della Capitaneria di porto che invece confuta quanto affermato dall’avv. Gigliotti, rappresenta di aver monitorato il territorio tramite il proprio personale, senza riscontrare quanto lamentato, valutando infondati i rilievi mossi, tanto gravi da giustificare un ricorso legale contro il sindaco ed il Comune di Nocera terinese per il danno d’immagine arrecato al comune di Amantea.

A questo punto occorre domandarsi se, come postato da alcuni avversari noceresi della Gigliotti, la stessa sia stata colpita da un delirio di protagonismo assolutistico alla “Erdogan”, fino a sostenere prove insostenibili e a rischiare sconsideratamente uno scontro istituzionale nocivo alla soluzione della problematica, oppure, sentendosi distante dalle logiche di una politica che non affronta i problemi con il dovuto vigore, e localizzando effettivamente le fonti dell’inquinamento, decide di smuovere le acque entrando nella questione a gamba tesa.

 

In quanto Consigliere d’opposizione di Amantea posso e devo dire qualcosa al nostro Sindaco e alla nostra Giunta Comunale.

-Occorre dare corso a quell’impegno che chi scrive aveva invano tentato di propiziare sin dall’inizio

della Consiliatura (rammento una commissione finita nel nulla), cioè la mappatura della rete fognaria e degli scarichi al fine di individuare i punti critici del sistema (collettazione, scarichi, commistioni acque bianche/nere, grigliature…) e di avviare un’azione di programmazione/gestione organica ed efficace. A tal fine si ripropone un’apposita seduta di Commissione.

-Amantea deve costruttivamente recuperare la sua centralità rispetto ad una problematica

necessariamente sovra comunale, riunendo le Amministrazioni interessate e procedendo alla progettazione esecutiva territoriale del masterplan (Comuni interni e rivieraschi da san Lucido a Nocera) presentato dalla precedente Amministrazione Tonnara alla Regione Calabria per l’approvazione ed il finanziamento. Val la pena di rammentare l’enorme costo di gestione dell’attuale impianto a carico dei cittadini, l’enorme massa debitoria che ha creato ad Amantea e la sua preoccupante vulnerabilità.

-Contestiamo la scelta di adire alle vie legali contro il Comune di Nocera e la Sindaca Gigliotti (non conosciamo gli esatti contorni degli ultimi accadimenti, e in ogni caso due torti non fanno una ragione), evitando di gravare la Comunità di costi ulteriori (parcelle d’avvocati e spese giudiziarie) e di compromettere un rapporto istituzionale che deve semmai essere ricucito per il bene di tutti.

-Contestiamo la tendenza ad evocare in ogni circostanza il danno d’immagine, stigmatizzando come

eversiva e falsa ogni voce dissonante, anche quelle che tentano di comprendere i problemi e proporre soluzioni. La partecipazione critica, si rammenta, è un patrimonio di cultura e di educazione civica, due cose che procedono a braccetto.

Chi ha contezza delle attività del Consiglio comunale di Amantea, sa che lo scrivente, benché all’opposizione, ha sempre manifestato interesse fattivo alla questione e segnalato in forma scritta e verbale il problema degli sversamenti rilevati al limite nord del Lungomare e presso il torrente santa Maria, a testimonianza dell’inaffidabilità di un sistema depurativo che dev’essere assolutamente riveduto e fatto oggetto, a parere di chi scrive, di un tenore d’attenzione e progettualità che ancora francamente non s’è visto, e di una propensione all’indispensabile aggregazione sovra comunale che quest’Amministrazione ha evidentemente difficoltà a perseguire”.

Non ha perso tempo il comune di Amantea per rispondere al sindaco di Nocera Terinese avvocato Fernanda Gigliotti.

 

Una risposta dura e decisa, data con la delibera di Giunta n 168 del 16 agosto adottata alla unanimità dalla intera giunta municipale dal titolo “ Post pubblicitari su face book.

 

Liquami sversati in territorio di Amantea. Determinazione a tutela dell’immagine dell’ente. Nomina legale.”

Le ragioni stanno nella “pubblicazione avvenuta il 15 agosto alle ore 14.02 di un post sulla pagina face book del comune di Nocera Terinese e alle ore 14,56 un altro post su face book nel profilo dell’avvocato Fernanda Gigliotti, attuale sindaco di Nocera Terinese, trasmesso a vari indirizzi tra cui anche ad un indirizzo Email del comune di Amantea”, così si legge nella delibera appena pubblicata sul sito del comune di Amantea.

 

Il post recitava “ in allegato invio foto riproducenti i liquami sversati e fotografati in territorio di Amantea, Campora San Giovanni all’altezza del Trevi Village e della Principessa, nonchè della spazzatura che è già arrivata davanti alle coste di Nocera” .

Si legge ancora sulla Delibera “Il sindaco di Amantea presa visione dei citati post telefonava immediatamente alla Delegazione della Capitaneria di porto di Amantea che invece confutava quanto indicato nei predetti post rappresentando che la stessa, per il tramite del proprio personale, aveva monitorato il territorio senza riscontare quanto lamentato dal sindaco di Nocera”

Ed allora richiamato l’articolo 2043 del codice civile la giunta municipale ha deliberato di dare mandato all’avvocato Nicola Carratelli di valutare i fatti e di esprimere parere pro veritate per adire le vie legali, in sede civile, ed eventualmente anche penale, contro il sindaco di Nocera terinese avvocata Fernanda Gigliotti e contro il comune di Nocera terinese per il danno arrecato al comune di Amantea derivante alla pubblicazione dei post su facebook.

 

Ora la palla passa nelle mani dell’avvocato Carratelli.

Il suo parere potrà portare ad una “guerra civile e penale” tra il comune di Amantea e quello di Nocera e tra il comune di Amantea e l’avvocato Gigliotti.

O diversamente potrà chiudere una querelle che comunque sul campo lascerà almeno un ferito.

Od il comune di Nocera ed il suo sindaco od il comune di Amantea e la sua giunta, ove fosse valutato che il sindaco Gigliotti ha inteso semplicemente difendere il proprio paese ed i suoi abitanti e turisti mostrando un inquinamento proveniente da nord.

Nella vicenda comunque avranno un grosso peso i ruoli e le dichiarazioni della Polizia Municipale di Nocera, da un lato, e della guardia costiera di Amantea, dall’altro.

Pubblicato in Primo Piano

Questa mattina alle ore 11,00 presso la sala consiliare di Nocera Terinese si é svolto Il tavolo tecnico da me convocato nella giornata di ieri, a seguito delle numerose denunce inoltratemi da cittadini e bagnanti, per la presenza di liquami e rifiuti solidi urbani nello specchio d'acqua antistante il mare tra Campora San Giovanni-Amantea e Nocera Terinese.

 

All'incontro hanno partecipato anche il vicesindaco, i componenti la Giunta e il Presidente del Consiglio Comunale.

Sono intervenuti altresí, i rappresentanti della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, il Comandante della locale stazione dei Carabinieri, i rappresentanti degli albergatori e degli operatori turistici, alcune associazioni, diversi privati cittadini.

Il comune di Amantea non ha partecipato benché invitato e malgrado che lo sversamento di liquami e le esalazioni moleste di cui é denuncia, si sono registrate nel suo territorio, all'altezza di località La Principessa, presumibilmente a seguito dell'avaria di qualche stazioni di sollevamento, ovvero a causa di qualche sversamento diretto a mare da parte di qualche abitazione non collegata alla fogna.

 

Si è dato atto preliminarmente dello sforzo compiuto dall'amministrazione Nocerese per la messa in sicurezza dell'impianto di depurazione consortile e si è sottolineata la piena disponibilità personale, istituzionale ed economica, del dipartimento ambiente della Regione Calabria e dell'assessore Antonella Rizzo. Senza l'intervento regionale, infatti, il depuratore sarebbe collassato con danni ambientali incalcolabili.

Di contro si è denunciato il disinteresse del Comune di Amantea e del suo ufficio tecnico manutentivo.

All'esito della riunione si sono concordati gli interventi urgenti diretti a individuare le cause e a porvi immediato rimedio, anche attraverso uno scambio di informazioni e di dati e il coinvolgimento di volontari e cittadini.

Si é deciso, infine, trattandosi di attività connesse alla difesa e alla tutela dell'ambiente, ancor prima che della balneazione, di iniziare dal 1 ottobre 2016 una seria e proficua collaborazione diretta a coordinare tutte le forze, individuare e neutralizzare in tempi brevi ogni fonte inquinante e censire le criticità del sistema di depurazione di tutti i comuni costieri e dei relativi bacini fluviali.

 

Quanto al Comune di Amantea, i cittadini e gli operatori presenti hanno deciso di sostenere ogni iniziativa che il Comune di Nocera Terinese vorrà intraprendere contro il comune di Amantea e contro gli altri comuni posti a Nord.

Su richiesta dei cittadini, dei turisti e degli operatori economici, é stata convocata una riunione informativa per giorno 18 agosto alle ore 18,00 presso la gelateria Kalaugo a Nocera Terinese Marina.

Il sindaco Avv. Fernanda Gigliotti

Pubblicato in Lamezia Terme

Carissimi cittadini,

Mercoledì scorso per volontà e impegno della Presidenza della Giunta Regionale Calabrese e dell'assessore all'ambiente Antonella Rizzo, il nostro territorio é stato sottoposto ad un'attenta verifica da parte di geologi, biologi e tecnici dell'osservatorio regionale sulla biodiversità. E avremo modo di informarvi dei risultati nei prossimi mesi.

Nel corso del sopralluogo, che ci ha impegnato dalla foce del Savuto fino al Monte Mancuso, passando da Terina e risalendo per il fiume grande, sono emersi tanti meravigliosi angoli di bellezza da valorizzare, ma anche tante criticità, illegalità e troppi luoghi sottratti all'uso collettivo e destinati all'utilità dei privati o all'uso sconsiderato e non controllato di imprese esecutrici delle manutenzioni ordinarie e straordinarie sulla Ss18, lungo la ferrovia, sotto i ponti dell'autostrada.

Per non parlare delle discariche di rifiuti, anche di tipo speciale e pericoloso, sparse sul territorio e lungo gli alvei fluviali alimentate da cittadini, residenti, passanti, imprese edilizie ecc.ecc.

Posso affermare senza margine alcuno di dubbio che c'è una terra di nessuno sottratta ad ogni controllo, ad ogni tutela, ad ogni riscatto e deve essere forte il nostro impegno di restituire il territorio del Savuto e dei suoi affluenti, alla fruibilità collettiva dei giovani sportivi, degli escursionisti, delle famiglie in gita, del paesaggio, dei luoghi della nostra memoria.

Con amarezza e dolore aggiungo (senza con questo marcare alcuna marcia indietro rispetto all'ordinanza di divieto di contrattazione delle prestazioni sessuali lungo la SS18), che in tutto questo caotico libero arbitrio costiero, stradale, ferroviario e fluviale, le giovani donne extracomunitarie rappresentano la parte più sana e meno illegale di ciò che le circonda. Ciò mi induce a pensare che la loro presenza proprio all'altezza della foce del Savuto, serva non solo e non del tutto al business del sesso, ma piuttosto a disincentivare l'attrattività di questo luogo, rendendolo marginale e borderline, tanto da diventare un non luogo "tranquillo" e "utile" allo svolgimento di altre e ben più pericolose attività illecite. Ecco perché   dobbiamo riappropriarci e godere di tutto il nostro territorio per riscattarlo dall'abbandono e per impedire che diventi terra di nessuno. Nelle prossime settimane   decideremo come e quando muoverci per una nuova "occupazione delle Macchie", una nuova rivoluzione sociale che avrá per oggetto la restituzione della bellezza e della legalità a quelle marine che nel secolo scorso, prima vennero bonificate e liberate dalla malaria e poi assegnate alle famiglie indigenti noceresi, affinché avessero un pezzo di terra da cui ricavare sostentamento alimentare.

A mano a mano faremo anche questo. Buon ferragosto a tutti.

Nocera Terinese, agosto 2016 Fernanda Gigliotti

Pubblicato in Lamezia Terme

Fernanda Gigliotti , sindaco, da poco, del comune di Nocera Terinese, con la sensibilità e la fattività tipica delle donne( od almeno di alcune donne)sembra faccia sul serio.

 

Parliamo dello di svolgimento della attività politica.

Lo aveva promesso e lo ha fatto.

Ed i primi giorni del suo mandato aiutata dalla comunità nocerese ( in particolare donne) ha raccolto e portato in discarica 3 compattatori di spazzatura e n. 6 camion di sfalciato e di residuo di potatura.

 

E non basta ha anche messo a dimora oltre duecento piantine di vario genere.

Ed infine ha collocato i bidoni della spazzatura sulla spiaggia.

E nei giorni successivi ha cominciato la raccolta differenziata.

 

Obiettivo dichiarato ,armati di buona volontà ed animati da spirito costruttivo, è quello di consegnare ai cittadini, ai turisti ed a tutti gli imprenditori sani, un nuovo modello di economia turistica e una nuova prospettiva di lungomare.

Non manca di simpatia il sindaco Gigliotti quando augura buongiorno a tutti, soprattutto ai nemici .

In bocca al lupo sindaco.

Pubblicato in Basso Tirreno

Fernanda Gigliotti scaglia un’altra freccia ed esprime perplessità sul progetto di difesa della SS18.

 

Dichiara di sospettare che il Porto di Amantea, le Barriere Soffolte del Villaggio del Golfo, ecc. abbiano mutato l’equilibrio morfodinamico della costa, sostanzialmente, contribuendo alla distruzione del lungomare di Nocera terinese e la stessa fruizione della costa.

 

Ci pare troppo semplice questa logica del “dagli all’untore di Manzoniana memoria” senza tenere in debito conto la realizzazione di una struttura troppo prossima al mare in un periodo in cui tutta la costa è soggetta ad erosione. Ma tant’è.

 

Comunque sia il sindaco ha scritto la seguente lettera anche al sindaco di Amantea:

“Al Presidente Mario Oliverio, al Sindaco di Amantea, alla Prefettura di Cosenza e Catanzaro e alla Procura della Repubblica di Paola e Lamezia Terme

Con riferimento alla consegna dei lavori relativi all’Intervento integrato per il completamento delle opere di difesa costiera e ricostruzione del litorale Foce fiume Savuto – Litorale di Paola”, e alla relativa richiesta di autorizzazione di cui all’oggetto, è doveroso da parte mia esporVi alcune precisazioni.

Premetto che sono Sindaco da pochi giorni e che non è mia intenzioni ostacolare un intervento finalizzato alla protezione della SS 18 nel tratto immediatamente a Sud del porto di Amantea (loc. Principessa), ma poiché non ne ho seguito l’iter autorizzativo, non posso non esprimere alcune perplessità sugli interventi progettuali previsti.

Pur non volendo e non potendo entrando nel merito delle scelte progettuali, voglio tuttavia porre l’attenzione sui potenziali effetti che potrebbero manifestarsi nel tratto di costa del mio territorio che oggi risulta fortemente devastato probabilmente a causa di alcune scelte fatte nel recente passato (Porto di Amantea, Barriere Soffolte Villaggio del Golfo, ecc. ) che hanno mutato l’equilibrio morfodinamico della nostra costa.

Per troppi anni, infatti, il nostro territorio non è stato adeguatamente attenzionato e difeso e ritengo, pertanto, opportuno ed urgente, in questa fase, una presa di posizione volta esclusivamente a sensibilizzare, qualora fosse necessario, le autorità competenti per un impegno preciso finalizzato all’attuazione in tempi brevi di un progetto complessivo di salvaguardia dell’intero litorale.

 

L’avanzamento della linea di riva, infatti, per effetto della forte erosione costiera, ha notevolmente compromesso la fruizione di ampie aree di spiaggia utilizzate prevalentemente per attività turistiche, causando notevoli ripercussioni sull’economia locale, oltre alla distruzione di un’opera pubblica quale il Lungomare che ha assunto ormai rilevanza di carattere regionale e non solo.

Con la presente, pertanto, ribadendo la mia totale ed immediata disponibilità a rilasciare la concessione temporanea della piccola porzione di terreno di proprietà del Comune di Nocera Terinese -autorizzazione che pare non essere tra l’altro essenziale per l’esecuzione dell’opera ma solo utile ad anticipare i lavori di qualche giorno- CHIEDO un incontro urgente con il Presidente della Giunta Regionale per affrontare le problematiche legate sia alla risoluzione delle emergenze che alla futura programmazione degli interventi necessari alla messa in sicurezza di tutto il tratto di costa compreso tra il Villaggio del Golfo ed il Torrente Chioccia.

 

In assenza di un immediato intervento si corre il rischio che Nocera Terinese, nella prossima estate, possa restare completamente senza spiaggia con la conseguente distruzione di ciò che resta del lungomare e delle altre strutture a servizio della balneazione.

In attesa di un rapido riscontro, porgo distinti saluti Fernanda Gigliotti (Sindaco di Nocera Terinese)

Oltre il gran gridare fatto dalla stampa sull’inquinamento ambientale provocato dagli impianti di depurazione non funzionanti o malfunzio nanti, gridare spesso inutile se non per il fatto che alla lunga, molto alla lunga, qualcuno sarà punito con una sentenza penale, sembra resti la responsabilità personale ed individuale dei dirigenti o degli amministratori conseguenti alle sanzioni imposte dalla UE (sempre che la Brexit e la Grexit non diventino il sassolino che fa crollare la intera montagna), sanzioni che ora paga l’Italia , grazie alla città di Milano.

 

(da La rete fognaria di Milano di Gian Luca Lapini) leggiamo che: “Milano si è guadagnata il poco invidiabile primato di unica grande città europea non dotata di depuratore” e che “ Per il momento, però, il Lambro rimane ancora il fiume più inquinato d'Italia”.

 

Ma è certo, ormai,( quanto relativo alle discariche abusive, lo dimostra) che prima o dopo i comuni saranno chiamati a pagare/( almeno) le sanzioni ( i danni ambientali sono incalcolabili).

Forse è anche questa la ragione per la quale il nuovo sindaco di Nocera terinese, l ‘avvocato Fernanda Gigliotti) ha inviato al comune di Amantea una vera e propria diffida a porre in essere tutte le misure atte ad evitare inquinamento dei terreni e del mare , in particolare relativamente alla pompa n 13.

Si tratta della pompa che solleva tutta la fogna di Amantea e Belmonte Calabro per spingerla nell’impianto di depurazione consortile di Nocera Terinese.

 

Numerose sono le denunce relative al funzionamento di tale pompa ed altrettanto numerosi sono gli interventi della Guardia Costiera e non è affatto da escludere che, prima o dopo, la competente procura della repubblica apra un fascicolo

 

Nessuno può escludere, infatti, la ricadenza e teorica applicabilità del “nuovo” articolo Art. 452-bis del codice penale “.Violazione dolosa delle disposizioni in materia ambientale” introdotto dalla Legge 22 maggio 2015 n.68.

Si tratta di una figura totalmente nuova di reato ambientale , ignota al precedente panorama legislativo e capace di sollecitare la attuazione della vigente normativa ambientale.

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