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Redazione TirrenoNews

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Il Governo italiano ha deciso di non far rientrare in India i marò italiani dopo che erano stati fatti ritornare per partecipare alle elezioni.

Una decisione inattesa sostenuta dalla necessità di poter e dover cercare una soluzione internazionale.

Una decisione che a noi sembra un passo indietro rispetto alla speranza di giustizia che si aveva fino a poco tempo prima.

Solo che per farli rientrare l’India aveva preteso una dichiarazione giurata dei due marò e dell’ambasciatore Daniele Mancini

Ma l’India non l’ha presa bene. Affatto!

Ed il presidente della Corte Suprema Altamas Kabir ha sostenuto oggi di aver perso ogni fiducia nel sig Mancini.

Non solo ma secondo il magistrato indiano a fronte di una dichiarazione giurata non mantenuta, l'ambasciatore Daniele Mancini avrebbe ''automaticamente perso il diritto all'immunità ''.

E la corte ha confermato l’ordine per l’ambasciatore non lasciare l’India. Ed all’uopo sono stati avvertiti tutti gli aeroporti

Cambia il diritto internazionale?.

Una volta gli ambasciatori e gli addetti all’ambasciata venivano espulsi dai paesi che li ospitavano con la formula del non gradimento. Adesso invece di fatti vengono “sequestrati”.

Nessuno si arrabbi! Sto pensando a cosa sarebbe successo se questa situazione fosse avvenuta con presidente del consiglio Berlu!

Forse Maradona, ora che non è più un grande evasore e può rientrare in Italia, è entrato nelle aule del Consiglio regionale ed ha mostrato a tutti come si dribbla?. E forse questa tecnica calcistica può essere utilizzata per ogni cosa? Anche con la Corte costituzionale?

I dubbi ce l’ha solo la sinistra la quale ieri pomeriggio ha chiesto a gran voce di conoscere il parere dell’ufficio legislativo di Palazzo Campanella sulla norma presentata in aula da Nazzareno Salerno (Pdl).

Perché questa insistenza? E come si poteva non averla considerato che nel recente passato, altri due provvedimenti a favore dei precari della sanità sono stati infatti cassati dalla Consulta per illegittimità?

Già, ma perché averli, questi dubbi? Non dice il vecchio adagio che “ non c’è due senza tre”? E poi perché questa preoccupazione? Mica sono stati messi in galera i consiglieri che approvarono le due leggi illegittime? Mica è iniziato nei loro confronti un processo di responsabilità penale per abuso in atti d’ufficio? Mica è iniziato nei loro confronti un processo di responsabilità per danni erariali, magari trattenendo parte delle loro prebende?

E poi che ci si aspetta, se non lodi! Almeno da parte dei mille precari. Di mille famiglie di precari.

Tutt’al più le altre migliaia di precari chiederanno lo stesso trattamento di favore ed ora che si è scoperto come dribblare la Corte Costituzionale è giusto che tutti i precari siano stabilizzati. Sto pensando agli oltre 5000 LSU ed LPU!

Anzi sarà pure possibile creare altri precari e poi stabilizzarli!

Ma allora perché oltre la sanità non diamo alla regione anche la Pubblica istruzione dove ci sono decine di migliaia di precari?

Tanto i politici calabresi sono irresponsabili( nel senso che non sono giudicabili dalla legge) e quindi possono tutto!

Resta solo il problema dei costi! Macchè! Quando mai i costi sono stati un problema! Qualcuno pagherà! Al massimo si ridurranno i servizi. Tiè, al più aumenteremo un po’ le tasse regionali. Tanto le tasse occorreva comunque aumentarle in quanto lo Stato ridurrà, come già legislativamente deciso, i trasferimenti erariali! E comunque nemmeno le tasse sono un problema, basterà non pagarle!

Anzi forse è il caso di pensare a trasferirsi in altre regioni, se non in altri stati! Però che bella idea!!! Così lasceremo la Calabria ai politici ed agli impiegati pubblici!

Difficile essere un buon calabrese quando sei costretto in un angolo da tanti mass media che qui da noi operano, quando certa stampa ti offre più mezze bugie che mezze verità e comunque mai la intera verità, quella necessaria a che ognuno si formi, su questa, il proprio convincimento personale Impossibile esserlo quando si è “educati” a non sapere la reale verità della nostra terra. E’ la solita storia che dura da sempre in questa terra lontana dal mondo( forse più lontana della stessa Argentina), quella dei “ tumaschj”, dell’apparenza colorata, della finzione, della fiera della vanità.

Eccovi l’ultima

Mentre la Calabria resta sempre ultima in Italia e tra le ultime in Europa, mentre i disoccupati e gli affamati crescono di numero, ecco che qualcuno pensa di dare l’illusione che invece in Calabria le cose vanno se non bene, almeno non male.

Lo fanno con titoli del genere “L'esportazione Calabrese aumenta nel resto del mondo e diminuisce in Europa” e segnalano che:

-nel 2012 le esportazioni dalla Calabria verso i paesi dell’Unione Europea sono diminuite dell’8% rispetto al 2011

-sono aumentate le vendite verso i paesi extra Ue, che fanno segnare un +6,2% rispetto al 2011.

- nel complesso, le esportazioni calabresi nel 2012 hanno fatto registrare una variazione positiva dell’0,1% rispetto al 2011, un incremento inferiore alla media nazionale (+3,7%) ma comunque superiore a quella dell’Italia meridionale (-0,2%, isole escluse).

Lo fanno segnalando che il risultato calabrese risulta più modesto di quello

-della Puglia (7,3%)

- della Sardegna (+21,5%)

-della Sicilia (+21,2%).

ma migliore di quello

-della Basilicata (-17,5%),

-del Molise (-6,1%),

-dell’Abruzzo (-4,8%)

-della Campania (-0,5%).

Con questa logica minculpoppiana immaginiamo i grandi titoli della stampa in Sardegna ed in Sicilia!

Quello che mi offende, e concludo, è che mai su ( quasi) nessun giornale e blog si legge di cosa stiamo parlando.

Ve lo diciamo noi.

L’Italia esporta 374 miliardi di euro (Il Sole 24 Ore)

La Calabria esporta 374 milioni di euro, cioè lo 0,1% ( un millesimo)di tutte le esportazioni italiane

Briciole! Nullità! E lo 0,1% di aumento nel 2012 è lo 0,00001 % ( un milionesimo) delle esportazioni italiane!

Ma di che cosa ci stiamo vantando?

E pensare che la Calabria ha perfino un assessorato alla internazionalizzazione !!!!

Un assessorato che in questi giorni è andato a Los Angeles a promuovere presso un prestigioso albergo nella zona di Beverly Hills l’inserimento dei prodotti eno-gastronomici di qualità all’interno del mercato USA.

Quello stesso assessorato che solo a settembre 2012 diceva “Non può che riempirci di entusiasmo la nuova rilevazione Istat sulla crescita dell’export nel primo semestre del 2012 che attesta un aumento del 7,9% delle esportazioni calabresi e fa balzare la Calabria sopra la media nazionale, insieme alla Sicilia e la Puglia, a differenza delle altre regione del Sud che, invece, registrano una marcata flessione. Un trend incoraggiante per la nostra regione che certifica lo stato di ‘buona salute’ del settore dell’esportazione dei prodotti calabresi che, senza dubbio, sta vivendo una fase di rilancio e di rinascita rispetto ad anni in cui la Calabria era solita occupare le ultime posizioni in classifica. In un contesto di forte crisi economica internazionale , in cui il Meridione d’Italia arranca, fanno ben sperare i risultati che segnano positivamente il percorso di apertura della nostra Regione alle opportunità rappresentate dai mercati esteri. Effetti reali, frutto di una strategia efficace d’internazionalizzazione voluta e intrapresa dalla Giunta Scopelliti che ha saputo, nel tempo, conquistare una fetta di mercato estero consistente.”

Perchè ora tace?

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