Il mercato delle case nel 2012 è crollato del 25,7% rispetto al 2011. Leggermente maggiore , il 26,1 nei piccoli e medi comuni; leggermente inferiore, il 24,8”, nei capoluoghi
Anche sotto il profilo degli scambi complessivi nel 2012 il valore si è ridotto a 75,4 miliardi di euro contro i 102,4 del 2011. Ben 27 miliardi in meno.
Nelle 8 principali città italiane( Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze) la perdita è stata del 22,4% pari a 5,7 miliardi di euro.
Non solo ma anche nel primo trimestre 2013 si segnala una ulteriore flessione dell’1,1 % rispetto al quarto trimestre 2012.
Nel 2012 sono anche scesi i prezzi delle case.
Crollati anche i mutui che si sono contratti in Italia del -46,44%.
Le maggiori contrazioni regionali dei mutui con cessi per l’acquisto di una abitazione si sono avute:
-in Molise (-56,07%),
-in Puglia (-55,51%),
-in Sicilia (-53,89%),
-nel Lazio (-52,50),
-in Liguria (-51,55),
-nelle Marche (-51,22)
-in Calabria ( -50,73)
-in Basilicata (-50,54)
Ovvio quindi il crollo dell’edilizia e l’aumento della disoccupazione. Migliaia sono gli alloggi invenduti in tutta la Calabria. Auspice anche la folle scelta della assurda sanatoria di garage e sottotetti che sono diventato il solo mercato edilizio in Calabria
Insomma, l’Italia sta morendo di “tasse” e la Calabria aspetta la “resurrezione”.