L’abbandono di rifiuti lungo le strade o nelle campagne è un fenomeno comune in tutta Italia.
Si tratta di un fenomeno che purtroppo non risparmia nessun paese, nemmeno quelli di alta valenza turistica ed i cui ospiti si aspettano la massima pulizia.
E’ un fenomeno che mostra drammaticamente la inciviltà di una popolo, anche quando sono pochi quelli che abbandonano i rifiuti
E siccome non viene combattuto saremo costretti a vedere nelle cunette o nelle piazzole delle strade le buste, singole o meno, o le montagne di rifiuti accatastati.
Una ennesima prova è nella foto inviataci da Luca Guzzo della Protezione civile ma anche attento ambientalista. ( vicino al Savuto).
Si tratta di un fenomeno che oltre a deturpare l’ambiente e il paesaggio, genera un costo non indifferente per la collettività.
La rimozione dei rifiuti ed il loro smaltimento sono a carico degli Enti proprietari delle strade o dei comuni nel cui territorio vengono abbandonati, più raramente a carico dei proprietari dei terreni che, lasciati incustoditi, diventano discariche abusive.
Peraltro i rifiuti attirano i rifiuti e senza le necessarie contravvenzioni .altri emulano comportamenti sbagliati.
Purtroppo una parte della magistratura pretende la contestazione immediata, impossibile se non con le telecamere.
Ma allora perché non si controllano coloro che trasportano spazzatura o rifiuti sui propri automezzi?
Basta una piccolissima ordinanza sindacale che imponga la presenza nell’automezzo di una specifica autorizzazione al trasporto degli inerti dal luogo di produzione al luogo di deposito o di una semplice autodichiarazione di trasporto del rifiuto dalla abitazione all’isola ecologica
Ed ovviamente la pubblicazione delle generalità del contravvenzionato e laddove possibile od obbligatoria la confisca del mezzo( in merito vedi la sentenza della Corte di Cassazione 30 dicembre 2016 n 55286).
Diversamente sarà necessario ritornare all’uso dei sistemi di videosorveglianza ma solo ove non risulti possibile, o si riveli non efficace, il ricorso a strumenti di controllo alternativi.
Per quanto appaia comprensibile che le immagini che riprendono una persona siano da considerarsi a tutti gli effetti di legge dati personali ritengo ( posso anche sbagliarmi, ovviamente) che ove l’ordinanza avverta preventivamente i contravventori non sia impossibile la pubblicazione delle loro generalità sul sito comunale .
Questo, ovviamente, se vogliamo salvare l’ambiente e le casse del comune.
Quello che offende di più è da un lato l’arroganza dell’incivile e dall’altro il fatto che poi si debba essere tutti a pagare i costi della sua inciviltà!