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L’ultima “Boutade” di Manoccio: il manifesto funebre del comune

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Parliamo di Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa. Un paesino calabrese sito a 756 metri s.l.m., che fa parte della minoranza linguistica arbëreshë.

Acquaformosa è famoso perché al suo ingresso ci sono pannelli con la scritta "Comune deleghistizzato “. E lo stesso sindaco Manoccio si picca di deleghistizzare anche i leghisti

Il paese perde continuamente abitanti.

Come tutti i paesi calabresi ( e non solo) i comuni sopravvivono a stento differendo continuamente i pagamenti alle future generazioni

Ma ora la situazione diventa difficile. Anche per Acquaformora ( in merito vedasi la delibera di Giunta n 18 del 22 maggio 2013 di cessione del Credito Edison al Centro factoring spa di Firenze, con diluizione del debito fino al dicembre 2014 ; ed ancora la delibera consiliare n 25 del 3.6.2013 avente ad oggetto Discussione al progetto “Firmoza che accoglie”( su richiesta dei consiglieri di opposizione).

Ed allora Manoccio inventa l’ennesima Boutade e fa pubblicare un manifesto funebre dove è scritto “ Il Comune è morto, colpa di Berlusconi, Monti e Letta”

Il sindaco dispensa dalle visite i parlamentari e chiede l'indignazione dei cittadini

Manoccio ha spiegato all'ANSA che : «Il nostro è un grido di dolore perché a causa delle politiche adottate dai Governi che si sono succeduti negli ultimi anni si stanno uccidendo i piccoli Comuni virtuosi. Martedì sarò a Roma, in Piazza Montecitorio, insieme ai sindaci di altri quattro centri della provincia di Cosenza, San Basile, Cerzeto, Civita e Frascineto, per chiedere che la politica si occupi dei piccoli Comuni e che venga modificata o bloccata la scellerata scelta di includere le nostre comunità nel Patto di stabilità. I comuni virtuosi come i nostri vanno aiutati, mentre quelli spendaccioni, che creano solo disservizi e problemi ai cittadini, vanno puniti. Quello che non fa, in sostanza, il Patto di stabilità».

In sostanza Manoccio non difende i piccoli comuni ma solo quelli con bravi amministratori, come lui si ritiene.

Redazione TirrenoNews

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