Gratteri arresta Salvatore Lopresti (58 anni), ex responsabile del dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie e del Servizio emergenziale della Regione Calabria.
Ad aprile, su istanza di parte, il Giudice per le indagini preliminari dispose nei confronti del 58enne la sostituzione dei domiciliari con la sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio.
Nonostante questo provvedimento interdittivo, che è tuttora pienamente efficace essendo passati poco più di cinque mesi dalla sua applicazione, Lopresti ha chiesto di essere riammesso in servizio presso la Regione Calabria e con una delibera la Giunta lo ha rimesso in servizio con funzioni dirigenziali, sebbene a capo di un dipartimento diverso da quello precedente.
Arroganza?
Approssimazione?
Non è dato sapere.
Poi la Finanza va in regione ed acquisisce gli atti deliberativi di re immissione in servizio di Lo Presti.
Una delibera palesemente illegittima
Appena lo ha saputo Oliverio si è preoccupato ed ha chiesto maggiori informazioni ai suoi uffici
Ci dicono poi che si sia fortemente arrabbiato.
Dobbiamo crederci?
È stata questa circostanza, sottoposta al vaglio del Gip, che ha portato dunque all’aggravamento della misura cautelare precedente, ovvero quella della sospensione dalle sue funzioni, oggi sostituita dunque con i domiciliari.
A notificare il provvedimento sono stati i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, che hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa a suo carico dal Gip del capoluogo su richiesta dell’aggiunto Vincenzo Capomolla e del sostituto Vito Valerio, della Procura diretta da Nicola Gratteri.
Resta però la magra figura di Mario Oliverio che rischia di firmare atti illegittimi senza saperne niente o facendo finta di non saperne niente.
Lui che recentemente si è esposto con Lucano quasi fosse un avvocato!
Finirà qui?
O Gratteri indagherà chi ha proposto ed approvato la delibera?