“Cronaca di una morte annunciata “ dice Annarita Trotta Docente università di Catanzaro.
“Anno horribilis” ribatte Luisa Zappone direttore Banca d’Italia Catanzaro
Parlano della Calabria : sembra incredibile ma è così!
E la politica, in gran parte responsabile della devastazione della Calabria, fa finta di non saperne niente.
Guarda caso, pur avendo una notevole faccia da c…o, nessun politico o partito interviene sul drammatico quadro che Bankitalia offre della nostra terra.
Ecco una piccola sintesi della Calabria devastata dalla politica insieme al malaffare.
Nel 2012 il PIL regionale è sceso del 3 %.Ben 0,6 in più rispetto al – 2,4 italiano.
Negli ultimi anni la Calabria ha perso 10 punti di PIL rispetto al – 7 italiano
Siamo cioè in piena recessione.
L’occupazione è notevolmente diminuita. Si sono persi 36mila posti di lavoro negli ultimi anni. Il settore delle costruzioni ha perso dal 2008 oltre un quarto degli occupati ”.
Il tasso di disoccupazione in Calabria è aumentato più di quanto sia avvenuto nel Mezzogiorno e in Italia, anche per effetto del sensibile aumento delle persone, prima inattive, che hanno iniziato a cercare un’occupazione. Dal 12,7 per cento si è passati al 19,3 per cento, quasi il doppio della media italiana e superiore a quello medio del Mezzogiorno.
La disoccupazione è aumentata soprattutto nelle fasce di età più giovani: il tasso di disoccupazione per i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni è aumentato dal 40,4 al 53,5 per cento, quello per la fascia di età 25-34 dal 19,8 al 28,1 per cento. Il tasso di disoccupazione è aumentato per tutti i livelli di istruzione.
I consumi famiglie sono in forte calo: “. I dati sui consumi di beni durevoli e sul reddito disponibile indicano un’accentuazione del calo già registrato nel 2011; è diminuita anche la spesa dei turisti provenienti dall’estero”
Gli investimenti sono in forte calo. Si è registrato un deciso peggioramento della qualità del credito per il settore produttivo.
Le esportazioni si sono ridotte: “Le esportazioni di merci della regione hanno ristagnato”sono solo l’1 % del PIL calabrese.
La spesa della PA è in forte calo.
L’accesso al credito è diventato più difficile . Siamo passati da 21,6 a 20,7 miliardi di credito ad aziende e famiglie.
E’ il quadro offerto dal rapporto annuale redatto e presentato dalla Banca d’Italia.
Sui temi dell’economia nazionale internazionale ha relazionato il dottor Andrea Brandolini del Servizio Studi di Struttura economica e finanziaria della Banca d’Italia, che ha inquadrato il quadro nazionale della crisi economica con dati che segnalano negli ultimi cinque anni la perdita del 7 per cento del PIL, la perdita del 9 per cento del reddito e del 25 per cento della produzione industriale e l’aumento della disoccupazione per l’11,5 per cento con un 40 per cento di disoccupazione giovanile.
I problemi della Calabria sono stati individuati nelle grandi distanze dai mercati, nella carenze di infrastrutture, nella ‘ndrangheta. Saremmo ipocriti se non aggiungessimo almeno la politica e la burocrazia che sono incapaci di sfruttare le nostre potenzialità .
Una sola stranezza sulla quale riflettere: “La raccolta bancaria presso la clientela calabrese è aumentata. Alla fine del 2012, la quota del risparmio delle famiglie calabresi investita in depositi bancari risultava sensibilmente superiore rispetto al dato nazionale”: in questo condizione drammatica esiste ancora gente che riesce e risparmiare( i ricchi e gli evasori)