L’ex consigliere ed assessore regionale Nicola Adamo, in una nota, afferma che “L’informazione pubblica che i magistrati inquirenti svolgono sulle attività di indagine deve sempre rispettare il principio di presunzione di non colpevolezza e la dignità dei soggetti coinvolti, ormai patrimonio condiviso, anche in ambito europeo”.
Poi aggiunge “Le recenti modalità di comunicazione che hanno caratterizzato la “presentazione” dei procedimenti denominati “Lande desolate” e “Passepartout” mi hanno indotto a formalizzare un esposto nei confronti del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, dr. Nicola Gratteri, indirizzato al Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione ed al Procuratore Generale presso la competente Corte di Appello.
Questa mia doverosa iniziativa non ha nulla a che vedere con il merito della vicenda rispetto al quale, come sempre, non mi sottrarrò all’accertamento dei fatti per difendere la mia totale innocenza.
Con i miei legali, Ugo Celestino e Fabio Viglione, mi difenderò nel processo e non dal processo, nel pieno rispetto delle regole e con la fiducia che ciascun cittadino deve nutrire nel lavoro dell’Autorità Giudiziaria.
L’esposto ho inteso inoltrarlo, dunque, al solo fine di tutelare i diritti e la dignità dell’indagato nel tentativo di contrastare gogne mediatiche conseguenti a suggestioni colpevoliste magari fondate su pregiudizi accusatori”