Parce sepulto, frase dall’Eneide di Virgilio. Significa abbi rispetto per il sepolto, abbi rispetto per chi non è più in vita, per chi è morto. Quindi é inutile continuare a parlare male di lui, ad odiarlo, a disprezzarlo, a calunniarlo. E’ morto. Non c’è più. Non può più difendersi.
Jole Santelli, il Governatore della Regione Calabria, la seconda donna in Italia a ricoprire questa importante e delicata carica istituzionale, dopo appena 10 mesi di amministrazione tormentata, ci ha lasciato. E’ tornata alla casa del Padre. L’hanno trovata morta nella sua casa di Via Piave a Cosenza. La notizia si è sparsa in un baleno. Non volevo crederci. Dicevo tra me : E’ una fake news. Purtroppo la notizia era vera. Il tumore che l’affliggeva e la faceva tanto soffrire ha vinto e ha lasciato tutti noi che le volevamo bene, che l’abbiamo votata ha lasciato esterrefatti ed increduli. Adesso c’è il lutto. Tutti parlano bene di Lei, di questa donna coraggiosa, intelligente, preparata, sempre fedele ai suoi ideali. Oggi si sono svolti i funerali nella Chiesa di San Nicola, la sua parrocchia, in forma privata, ma erano presenti il Presidente del Consiglio, il Ministro degli Interni, Deputati e Senatori, la Giunta Regionale al Completo. Domani, invece, a Catanzaro nella cittadella Regionale ci saranno i funerali solenni. Per tre giorni tutto si è fermato, anche la politica è in lutto. Lascerà oltre al dolore sincero di chi le ha voluto bene, ipocrisie, lacrime di coccodrillo, veleni, polemiche spesso asprissime. Le polemiche e le critiche pungenti non l’hanno risparmiata neppure fino ad un giorno prima che morisse. Quante attestazioni di stima anche dagli avversari politici. Quanti elogi sperticati da parte di alcuni giornalisti regionali e nazionali. Per me, il cordoglio di tanti uomini politici non è sincero. Non posso dimenticare le polemiche scoppiate lo scorso autunno quando Lei si dimise da Vice Sindaco di Cosenza e prese il posto di Occhiuto come candidato alla carica di Governatore della Calabria. E poi le polemiche e le critiche quando ha cercato di fermare il Coronavirus; quando ha invitato i vacanzieri nordisti a venire in Calabria a trascorrere le ferie; quando ha ballato a piedi nudi la tarantella. Festeggiava con gli amici e i collaboratori la schiacciante vittoria nelle elezioni regionali. E quando a San Giovanni in Fiore, senza mascherina, ballava col neo eletto Sindaco la tarantella. E non posso dimenticare le eleganti espressioni e i beceri insulti con cui Travaglio si rivolgeva alla Presidente Santelli, aveva autorizzato la riapertura dei bar negli spazi esterni e si era concesso un balletto per strada.
Ora la morte coprirà tutto questo? Sono sicuro che dopo i funerali, dopo la sepoltura della nostra amata Presidente i veleni dei politici e tra politici riprenderanno con maggiore vigore. Risparmieranno la cara, la dolce, l’amorevole, l’indimenticabile Presidente? Lei non c’è più. Risparmiamola. Parce sepulto.