«Dai viaggi della speranza al Nord al disastro nella gestione della sanità calabrese. Il 14 per cento dei calabresi rinuncia alle cure, i Livelli essenziali di assistenza non sono mai stati così bassi. Ciò a testimonianza che la sanità di questa regione è al di sotto degli standard minimi da raggiungere per garantire il diritto alla salute. Sandro Ruotolo, in questi giorni in Calabria, ha avuto modo di poter osservare con i suoi occhi gli effetti di un commissariamento che dura ormaida oltre 14 anni. E ha ragione quando afferma che “bisogna accendere i riflettori sul caso Calabria. E sul modo in cui questa destra sta gestendo la sanità spostando tutto l’asse verso il privato. L’Europa se ne dovrà occupare”. La situazione, infatti, è ormai fuori controllo, i fondi europei continuano a non essere spesi, i decreti del commissario ad acta restano sulla carta». È quanto afferma il presidente del Consiglio del Comune di Cosenza, Giuseppe Mazzuca, in merito all’incontro avuto con il giornalista e senatore del Pd, Sandro Ruotolo. Tra i diversi temi affrontati non poteva mancare la sanità. «Sandro Ruotolo – spiega Giuseppe Mazzuca– conosce bene Cosenza e la Calabria, ha avuto modo di constatare che i benefici di questo commissariamento sono stati nulli nonostante l’aumento dei poteri del commissario. Mentre sul nuovo ospedale di Cosenza nulla si muove, l’Annunziata è ormai al collasso e si fa di tutto per tamponare la carenza dei medici e del personale sanitario. Così come quella dei posti letto, previsti nelDca ma mai attivati. La realtà, infatti, è ben diversa da quella raccontata dal commissario Occhiuto che dovrebbe prendere atto della sua gestione fallimentare. Anche Ruotolo ammette che è “come se lo Stato avesse alzato bandiera bianca”. Si occupò della “questione Calabria” da giornalista, così come da politico e oggi, candidato del Pd alle elezioni europee nel Collegio Sud, sono certo che possa davvero fare in modo che l’Europa apra gli occhi su quello che accade nella nostra regione».