Riceviamo e pubblichiamo
<Se vi fosse stato il benché minimo rischio per la sicurezza, nessuna azienda privata avrebbe mai investito tempo e risorse nel progetto di trivellazione del Marsili al largo delle coste del Tirreno meridionale, per sfruttare l’energia geotermica derivante dal flusso idrico di origine vulcanica.
Per questo, la nostra posizione è distante e contraria rispetto a quelle di chi è impegnato ad alimentare le solite campagne dell’allarmismo a tutti i costi, generando timori che allo stato attuale sono assolutamente ingiustificati>.
Lo afferma in una nota il responsabile per la Calabria del Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente, in merito alle ricerche condotte dalla Eurobuilding spa e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nell’ambito del progetto “Tirreno 1” finalizzato a sfruttare i fluidi geotermici del Marsili per la produzione di energia.
<Riuscire a sfruttare il flusso idrico del Marsili significa poter contare su una fonte energetica economica e pulita con cui soppiantare almeno in parte quella prodotta con altre centrali, a gas o a carbone o quella importata da altri paesi con gravi ripercussioni per le nostre bollette. Per questo, guardiamo con interesse e senza preconcetti a questo progetto.
Naturalmente, se con il prosieguo delle operazioni dovessero emergere nuovi elementi tali da avvalorare l’ipotesi di un concreto rischio per l’ambiente, saremo i primi a mobilitarci per l’immediata interruzione delle trivellazioni>.
Cosenza, 12.04.2014 Dal Coordinamento regionale Fare Ambiente
NdR Ritorneremo sulla problematica a breve