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Calabria: Le mani della ‘ndrangheta sui migranti

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Ci risiamo: Ancora una volta la nostra martoriata terra di Calabria finisce in prima pagina sui giornali e come prima notizia sui telegiornali regionali e nazionali.

 

La Calabria è nell’occhio del ciclone.

Le mani della ‘ndrangheta fanno cospicui affari sulla pelle dei poveri migranti e milioni di euro destinati al Cara di Isola Capo Rizzuto vengono dirottati in Svizzera.

 

Questo famoso centro di accoglienza, forse uno dei più grande in Italia, per gli inquirenti era diventato “il bancomat” di una cosca mafiosa.

Del losco affare sono coinvolti finanche il Sindaco del luogo ed il Parroco, difeso ad oltranza dai suoi parrocchiani, perché, secondo le indagini, collaboravano con i mafiosi.

Prete, Sindaco, boss, volontari, confraternita di Isola Capo Rizzuto che sfruttano l’accoglienza.

 

Tutti assieme, secondo l’ultima inchiesta della magistratura e delle forze dell’ordine, ad abbuffarsi con i soldi dello Stato.

Gli inviati speciali dei vari giornali e telegiornali sono piombati come falchi in questo luogo meraviglioso e conosciuto anche all’estero.

Una grande insegna li ha accolti all’ingresso del paese: Benvenuti ad Isola Capo Rizzuto, Comune del sole e dell’accoglienza.

Sì del sole e dell’accoglienza, perché la bella cittadina è inondata di sole e circondata da un mare meraviglioso e poi centinaia e centinaia di migranti vengono accolti ogni anno che sono fuggiti dagli orrori delle guerre e dalle persecuzioni nei loro paesi d’origine.

 

Gli inviati sono stati accolti dai ragazzini del luogo che su motorini sgangherati senza targa e senza casco scorazzano per le vie del paese.

E i vecchietti, seduti sulle panchine che osservano senza fiatare. E poi tantissimi giovani di pelle nera nel centro di accoglienza costato allo Stato, cioè a noi contribuenti, 14 milioni di euro.

Chi gestisce il centro?

Una cooperativa “la Misericordia” fornisce al popolo dei gommoni che approdano in Calabria tutto il necessario, dai vestiti ai pasti, dall’alloggio all’assistenza sanitaria e spirituale.

Adesso è intervenuta la Magistratura.

E il gestore è stato accusato di vari reati.

 

L’operazione è stata chiamata “Jonny” che ha portato al fermo di 68 persone.

Gli indagati sono accusati di vari reati, tra cui, associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, malversazione ai danni dello stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture. Dalle indagini è emerso altresì che le persone incriminate controllavano, a fini di lucro, la gestione del Centro di Accoglienza per migranti CARA di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto.

 

NdR Ringraziamo la continua attenzione di Francesco alle cose di "casa nostra". Ma vogliamo ricordare che in Calabria ci sono persone come Gratteri ed i suoi "soldati di Giustizia" grazie ai quali possiamo mostrare anche la Calabria onesta che opera per la legge , la giustizia, la verità!

Ultima modifica il Venerdì, 19 Maggio 2017 09:18
Francesco Gagliardi

Nato in San Pietro in Amantea.
Insegnante elementare in pensione. Ex coordinatore provinciale per l'insegnamento delle lingue straniere nelle scuole elementari.
Ha frequentato l'Università Statale dell'Alabama U.S.A. Ha combattuto in Korea con U.S. Army.
Corrispondente del giornale "Il Popolo", "Giornale d'Italia", "Il Quotidiano di Roma" ora "Avvenire".
Suoi articoli sono stati pubblicati da "Oggi Famiglia", "Calabria Ora", "il Quotidiano", "Mezzoeuro", "La Provincia", "Idee per la sinistra", "Iniziativa". Consigliere comunale dal 1964 al 1970. Assessore e Vice Sindaco dal 1975 al 1985.
Ha pubblicato: Storia di San Pietro in Amantea; La Santona; Nell'Inferno di Korea; Viaggio nella memoria; Dolci e antichi ricordi; La valigia dei sogni; Paese di Maria e della Comunicazione; S.Pietro tra Storia, storie, leggende e attualità; Paese in lenta agonia.

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