Il Viminale ha espulso un siriano che aveva dimora nel Vibonese.
Aveva esultato dopo gli attacchi di Manchester ed aveva tentato di avviare all’estremismo islamico l’operatrice di un Centro di accoglienza
La ragione della espulsione è stata la sua pericolosità sociale.
Il siriano utilizzava anche un alias di un cittadino tunisino.
Nel 2015 era stato tratto in arresto per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nelle serre vibonesi.
Precisamente a Brognaturo in un centro gestito dalla Cooperativa "Stella del Sud" dove in diverse circostanze è stato segnalato per condotte prevaricatrici nei confronti di altri ospiti e degli operatori.
In particolare, secondo il Ministero dell’Interno e la polizia, aveva espresso apprezzamento nei confronti degli autori dell'attentato terroristico di Manchester e tentato di avviare una operatrice del centro verso la conversione all'estremismo religioso islamico.
Successivamente aveva avuto un diverbio con un operatore della cooperativa d'accoglienza per motivi legati alla sua visione della religione islamica.
Già nel 2011 nei suoi confronti erano stati emessi due decreti di espulsione, ma era sempre riuscito a sottrarsi all'esecuzione degli stessi.
Che l’Italia abbia finalmente un ministro che comincia a fare sul serio?
Il Viminale sottolinea come con questi rimpatri, 70 nel solo 2017, salgono a 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 a oggi.