Siglato Protocollo d’intesa tra Corpo Forestale e la Direzione Territoriale del Lavoro
COSENZA – La Direzione Territoriale del Lavoro di Cosenza e il Comando Provinciale del Corpo Forestale hanno siglato ieri pomeriggio un Protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione per il contrasto al lavoro sommerso ed irregolare in ambito boschivo e agricolo. Il protocollo integra una collaborazione da tempo consolidata tra le due Istituzioni fissandone le conseguenti procedure.
La firma dell’accordo è avvenuta nei saloni dell’Ufficio Territoriale di Governo alla presenza del Prefetto Gianfranco Tomao da parte del Direttore della DTL di Cosenza Giuseppe Cantisano, del Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato Giuseppe Graziano e di quello Provinciale Giuseppe Melfi. Il protocollo incentrato sulla collaborazione dei due soggetti promuove una specifica e diffusa attività di verifica e di controllo sulla corretta e concreta applicazione della normativa sulla tutela delle condizioni di lavoro e di sicurezza sociale dei lavoratori, al fine di evitarne lo sfruttamento attraverso azioni congiunte.
Tali azioni saranno indirizzate ai settori dell’agricoltura montana, boschivi e vivaistici, agli allevamenti di bestiame ed attività di maneggio e addestramento animali attività tutte al centro di diffusi interessi speculativi.
L’iniziativa prosegue l’azione di cooperazione avviata nel 2007 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Erano presenti alla firma del Protocollo il Commissario Capo del Corpo Forestale Angelo Roseti, e per la DTL di Cosenza i responsabili dell’URP Diana Erminia, dell’U.O. Vigilanza Ordinaria Pietro Perri, dell’U.O. Vigilanza Tecnica Biagio Adduci e l’addetto stampa Luigi Lupo.
C’è poco da ridere ! La situazione calabrese è realmente drammatica. Ed è soprattutto vergognoso che i politici girino ancora liberamente e vengano ancora salutati.
Troppo comodo dare la colpa ad un popolo( ?) solo perché li elegge, quando storicamente questo popolo ha sempre ossequiato i potenti; indipendentemente dal fatto che si trattasse di politici onesti o delinquenti, di uomini di Chiesa o di mafiosi.
La genie dei reattivi è stata distrutta per l’ultima volta negli anni dal 1861 in avanti, quella dei coraggiosi è stata fortemente ridotta da una universale emigrazione, e così siamo rimasti quelli che siamo, incapaci perfino di lamentarci delle cose( tante cose) che non vanno.
Incapaci perfino di sapere le verità.
Eccone qualcuna( da BANKITALIA)
Il Turismo: Le presenze sono diminuite del 4,3%. L’andamento negativo ha riguardato tutte le province, soprattutto Cosenza (-9,2%) e Reggio Calabria (-11%), tranne Vibo Valentia che ha registrato un +2,9%.
Il Pil : Nel 2013 il Pil è diminuito in termini reali del 2,8%.
Il Pil dal 2007 ad oggi «la perdita cumulata è pari al 13%, in linea con il resto del Mezzogiorno».
Gli occupati: nel corso del 2013 gli occupati sono ulteriormente diminuiti del 6,9% rispetto al 2012 che già presentava un dato fortemente negativo. Il numero degli occupati è sceso sia tra gli uomini che fra le donne
Gli occupati in età lavorativa, dai 15 ai 64 anni, sono scesi al di sotto della soglia del 40%, raggiungendo il 39% e assegnando alla Calabria il record come ultima regione in Italia per l'occupazione.
Gli occupati giovani tra i 15 ed i 34 anni, hanno avuto una riduzione del 14%.
I Neet, i giovani tra i 15 e i 34 anni che non hanno un impiego né lo cercano, raggiungono il 40,1%.
Gli occupati sono calati in misura superiore tra i soggetti con bassi livelli di istruzione, per i laureati, invece, si evidenzia un calo del 4,9%.
I disoccupati hanno raggiunto il numero di 151mila, pari al 22,2% delle forze di lavoro. La metà dei disoccupati calabresi è rappresentata da ex occupati in cerca di lavoro.
La disoccupazione è cresciuta in tutte le fasce d’età ma tra i più giovani ha registrato il livello storicamente più elevato, pari al 56,1%.
L’offerta del lavoro si è ridotta del 3,3% rispetto al 2012, dato superiore rispetto a tutto il Mezzogiorno e all’Italia.
Gli iscritti all’università: gli immatricolati all’università sono stati 11mila, con un calo del 31,3%.
Il sistema bancario non supporta l'economia calabrese
Dati negativi dal manifatturiero, dai trasporti, dal settore delle costruzioni.
Piccoli potenziali segni positivi sono dall’agroalimentare
Da sfruttare le attrattive storico culturali
Grazie ai nostri politici , locali, provinciali, regionali, nazionali.
Che sia l’inizio della ribellione interna al PD anche alla Camera dopo quella al Senato fatta da 13 senatori dopo la espulsione di Corradino Mineo dalla commissione affari costituzionali?
Troppo presto per dirlo , ma se il buon tempo si vede dal mattino , allora….
Ecco cosa scrivono Ernesto Magorno, Demetrio Battaglia, Enza Bruno Bossio, Stefania Covello, Bruno Censore, Nico Stumpo, Nicodemo Oliverio:
“ Per quanto siano evidenti e indispensabili misure di razionalizzazione dell’apparato pubblico nel nostro Paese ci sono alcune misure annunciate nel decreto legge sulla P.A. che necessitano di una indispensabile revisione.
In particolare la soppressione, a partire dal primo ottobre 2014, di 8 sedi staccate del Tar tra cui quella di Reggio Calabria è irragionevole e non presenta alcun profilo di economicità.
Lavoreremo in sede parlamentare perché vi sia un ripensamento e sia consentito il prosieguo della attività.”
Un giudizio forte.
Una scelta irragionevole, dicono!
Non solo. Ma non fa risparmiare alcunché.
In sostanza quindi non si tratta di una riduzione della spesa ma di un aumento
Evidentemente i deputati calabresi devono avere propri tecnici diversi da quelli di Renzi che hanno fatto calcoli economici diversi.
Aspettiamo curiosi di sentire questi dati o di scoprire se non si tratta piuttosto di una ennesima dimostrazione di opportunismo politico.