Di seguito nota dell’Agenzia delle Entrate: Nell’ambito di un progetto di riorganizzazione finalizzato a contenere i costi di gestione e razionalizzare l’impiego di personale in base all’effettiva richiesta di servizi da parte dell’utenza, l’Agenzia delle Entrate dal 1° luglio 2014 chiude gli sportelli decentrati di Amendolara, Corigliano Calabro, Montalto Uffugo, Mileto e Rogliano.
Per consentire le necessarie operazioni di trasloco e chiusura, le attività saranno sospese in base al seguente calendario:
• Sportello di Montalto Uffugo dal 18 giugno 2014;
• Sportello di Rogliano dal 20 giugno 2014;
• Sportello di Corigliano Calabro dal 23 giugno 2014;
• Sportello di Amendolara dal 26 giugno 2014;
• Sportello di Mileto dal 30 giugno 2014.
Dalla data di sospensione, i servizi resi:
• dagli sportelli di Montalto Uffugo e di Rogliano saranno erogati dall’Ufficio Territoriale di Cosenza, sito in via Barrio, angolo via Popilia, s.n.c.;
• dallo sportello di Corigliano Calabro saranno erogati dall’Ufficio Territoriale di Rossano, sito in via G. Ferraris;
• dallo sportello di Mileto saranno erogati dall’Ufficio Territoriale di Vibo Valentia, ubicato sul Corso Umberto I.
Dal 30 giugno, i servizi resi dallo sportello di Amendolara saranno erogati dallo Sportello di Cassano allo Ionio, ubicato in via Callistene, Frazione Sibari s.n.c..
Da tempo l’Agenzia delle Entrate offre un’ampia gamma di servizi fiscali tramite i canali telematici fruibili collegandosi al sito internet http://www.agenziaentrate.gov.it.
Per alcuni servizi l’accesso è immediato, come il Calcolo delle rate in seguito a controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni, il Calcolo degli importi per la tassazione degli atti giudiziari, il Controllo delle partite Iva comunitarie, la Richiesta del duplicato Tessera Sanitaria e Codice Fiscale, la Verifica del codice fiscale, la Verifica della partita Iva.
Per altri servizi, quali ad esempio Cassetto fiscale, Civis, Dichiarazioni Unico Pf e Mini web (compilazione e invio), F24 web (versamenti), Registrazione contratti di locazione “RLI web”, Ricevute e rimborsi web, è necessario dotarsi di PIN e password.
Una bomba la notizia che il PM antindrangheta Pierpaolo Bruni ha indagato l’assessore Michele Trematerra, 50 anni, sposato, due figli, medico,' assessore regionale all'Agricoltura e alla Forestazione dal 2010, consigliere nazionale dell'Udc, in Consiglio regionale dal 4 aprile 2005, nella lista dell'Udc, rieletto recentemente con 10.816 preferenze.
Il reato contestato è quello di concorso esterno in associazione mafiosa.
Ma ecco i nomi degli indagati e le sedi perquisite dai carabinieri.
I nomi
Michele Trematerra,
Giuseppe Perri, 58 anni, considerato il capo della cosca di Acri legata ai Lanzino;
Angelo Gencarelli, 58 anni, ex consigliere comunale, esponente del sodalizio e componente della segreteria politica di Trematerra;
Giuseppe Burlato, 37 anni;
Giuseppe Tarsitano, 58 anni;
Massimo Greco, 32;
Angelo Ferraro, 53;
Giorgio La Greca, 71;
Salvatore Gencarelli, 50;
Antonio Gencarelli, 28;
Carmine Pedace, 44;
Luigino Terranova, 34;
Luigi Maiorano, 49, ex sindaco di Acri;
Elio Abbruzzese, 52;
Franco Caruso, 55 anni.
23 le perquisizioni ordinate in abitazioni private, uffici della regione e sei imprese
"Fai Srl" con sede ad Acri;
Azienda Agricola "Perri Rosa" di Rose;
"Fratelli Terranova" di Acri;
"Pedace Carmine" di Acri;
"La Fungaia di Molinaro Gabriella" di Luzzi;
"Inerti Petrini sas" di Luzzi.
Perquisito anche lo studio legale dell'avvocato Maiorano, ex sindaco di Acri.
Lo dicono i parlamentari M5S Dalila Nesci, Nicola Morra, Federica Dieni e Paolo Parentela, che aggiungono: «In Calabria è emergenza ‘ndrangheta.
La gestione pubblica, stando alle risultanze della magistratura, è spesso in relazione con attività economiche dell’associazione mafiosa, che raccoglie voti e poi chiede il conto.
In Calabria le elezioni sono una farsa.
Esiste un rapporto reciproco fra ‘ndrangheta e politica.
L’una procura i voti, l’altra gli appalti».
«La situazione – proseguono i parlamentari M5S – è stata complicata dalla nuova legge regionale, concepita per fortificare questo rapporto e impedirne il contrasto politico.
Se il governo continuerà a ignorare il fenomeno, aumenterà l’emigrazione, soprattutto dei più giovani, e il sistema dominante sarà legge».
Nesci, Morra, Dieni e Parentela concludono: «Lanciamo l’allarme in ambito nazionale. A vari livelli la Calabria è gestita insieme alla ‘ndrangheta. Servono misure che, a partire dalle elezioni, garantiscano la pulizia dei candidati e la loro assoluta distanza dalla ‘ndrangheta».