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Brutto incidente questa mattina in un appezzamento agricolo privato in località Camoli inferiore.

 

Lo sfortunato, vittima dell’incidente Agricolo, è un 63 della zona B.M., trasportato in elisoccorso all’Annunziata di Cosenza, pare non sia in pericolo di vita, ma comunque, dalle informazioni arrivate alla redazione, lo stesso versa in condizioni che destano più di una preoccupazione.

 

Alle 11.45 di questa mattina, all'interno di un appezzamento agricolo privato ad Amantea, in località Camoli, un 63 della zona, mentre stava svolgendo lavori di potatura di un grosso albero con una grossa motosega, con relativa raccolta di legname per esigenze personali, un grosso ramo del medesimo albero gli è crollato addosso, schiacciandolo.

 

Fin da subito i soccorritori hanno contattato l’elisoccorso, poiché lo stesso, aveva all’interno della gamba, rimasta schiacciata dalla grossa cima dell’albero, un cospicuo versamento di sangue.

 

I sanitari all’arrivo al nosocomio della Città di Cosenza hanno diagnosticato, fin da subito, la rottura del femore della gamba dx, è stanno valutando, pare, l’ipotesi di un bypass della vena aorta della gamba rimasta gravemente danneggiata dallo schiacciamento.

 

Auguriamo al nostro concittadino una pronta e definitiva guarigione, avvertendolo comunque che non è il primo incidente agricolo in quella zona, dovuto probabilmente ad un errore procedurale, oltre che, ad una mancanza di adeguati dispositivi di sicurezza e una mancata prevenzione del luogo dove è accaduto l’incidente.

 

Ricordiamo prima a noi stessi e dopo agli altri che prima di iniziare i lavori di potatura si deve procedere ad un controllo accurato dell’albero, in particolare bisogna verificare lo stato di salute dello stesso, la presenza eventuale di rami secchi e se il ramo sostiene il peso di una persona.

È inoltre necessario che, in caso di intemperie, l’addetto eviti di salire sugli alberi e di lavorare sulle chiome, le persone che lavorano sulle chiome degli alberi si devono altresi proteggere contro le cadute.

 

Infine, come nel caso di specie, sono necessari anche accorgimenti relativi alla zona pericolosa a terra.

Infatti la zona di pericolo a terra deve essere protetta in modo che le persone non addette ai lavori non possano essere colpite dalla caduta accidentale di oggetti, che siano rami, parti di albero o attrezzi.

 

Ed anche gli operatori a terra devono mantenersi al di fuori della zona di pericolo, ossia dalla zona che potrebbe essere investita dalla caduta di oggetti.

Pubblicato in Cronaca

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Raccogliamo e facciamo nostro un post di Tommaso Signorelli sul social media Facebook, sulla situazione in contrada Camoli, isolata dal resto della città a causa di una frana.

 

L’unica strada percorribile dai cittadini per scendere in città e attraversando l’intera collina per arrivare nel fiume vadi di Belmonte Calabro, una strada come l’ha definita Signorelli “inefficiente ed pericolosa”, pensiamo ad una ambulanza o addirittura ad una autobotte dei Vigili del Fuoco.

 

Vi riproponiamo integralmente il post di Signorelli

Sperando che qualcuno intervenga al piu presto.

 

 

“LOCALITÀ CAMOLI...
CHIUSO L'ACCESSO DOPO LA RELAZIONE DEI VIGILI DEL FUOCO CHE HANNO DICHIARATO IL PERICOLO CADUTA MASSI...
QUESTA MATTINA, DOPO TANTISSIMI SOLLECITI RICEVUTI DAI RESIDENTI DELLA ZONA, HO INCONTRATO IL RESPONSABILE DELL'UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI AMANTEA ING. STELLATO, IL QUALE HA GARANTITO UN SOPRALLUOGO NELLA GIORNATA ODIERNA.
DEVONO ESSERE ADOTTATE TUTTE LE MISURE PER LA MESSA IN SICUREZZA CON ESTREMA URGENZA IN QUANTO I RESIDENTI, CIRCA 500 PERSONE TRA LE QUALI ANZIANI, DISABILI, BAMBINI PER RAGGIUNGERE LE PROPRIE ABITAZIONI DEVONO PERCORRERE UNA STRADA DEL COMUNE DI BELMONTE NON CONOSCIUTA DA TUTTI E, SOPRATTUTTO, NON È NEMMENO IN CONDIZIONI EFFICIENTI DI SICUREZZA STRADALE.
PENSATE SOPRATTUTTO SE UN'AUTOAMBULANZA DOVESSE RAGGIUNGERE LA LOCALITÀ: È QUASI IMPOSSIBILE OLTRE AL TEMPO DI PERCORRENZA CHE IMPIEGHEREBBE.
NEL POMERIGGIO DOPO IL SOPRALLUOGO DEL TECNICO COMUNALE VI DARÒ ULTERIORI DELUCIDAZIONI IN MERITO.
VOGLIO TRANQUILLIZZARE I RESIDENTI PERCHÉ DA PARTE MIA C'È LA MASSIMA ATTENZIONE AL PROBLEMA E ANCHE L'UFFICIO PREPOSTO HA CAPITO LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE.
VI TERRÒ INFORMATI SU TUTTO

Signorelli Tommaso

 

 

Spesso l’amministrazione comunale viene contestata di non essere puntuale nelle decisioni e che questi ritardi creano problemi alla comunità.

Non è sempre vero.

Per esempio è il caso della pulizia dei fossi e dei canali di scolo, del taglio di piante e siepi che rappresentano pericolo per la pubblica incolumità

Questa volta il sindaco con ordinanza n 95 del 23 agosto aveva provveduto.

Ed aveva intimato diversi opportuni comportamenti, tra cui:

-la pulizia dei fossi dalle erbe e da qualsiasi ostacolo od impedimento così da favorirei deflusso delle acque e la loro immissione nei canali /o scarichi principali;

-tagliare le piante di alto fusto che in caso di condizioni meteorologiche avverse può costituire pericolo;

-eccetera.

Opportunamente l’ordinanza richiamava la responsabilità civile e penale carico di colui che con la sua inadempienza avesse determinato situazioni di pericolo od intralcio alla viabilità pubblica, intimando la possibilità della esecuzione d’ufficio con spese a carco dell’inadempiente.

Non tutti hanno adempiuto e così alcuni abitanti di Camoli hanno sollecitato la attuazione della richiamata ordinanza sindacale.

Si è pertanto imposta la presenza nella frazione collinare del comune di Amantea di addetti dell’ufficio tecnico e del comando di Polizia municipale che hanno rilevato numerose inadempienze, atteso che i medesimi sono stati indicati dalla ordinanza quali incaricati della vigilanza.

Ora gli inadempienti saranno vivamente sollecitati.

Diversamente saranno attuati i provvedimenti di legge.

Il problema è che la inottemperanza alle ordinanze sindacali sono sanzionate ai sensi dell’Art. 7-bis. Sanzioni amministrative della 267/200, introdotto dall'articolo 16 legge n. 3 del 2003 che commina la applicazione della la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro. Una somma che probabilmente non produce gli effetti sperati.

Salvo che non venga effettuata sul serio la esecuzione d’ufficio!

Ma non solo per Camoli !

Ancora un incidente in agricoltura , ancora un morto.

E’ successo ad Amantea oggi 29 settembre 2018 e si chiamava Michele Veltri.

Stando alle prime indicazioni il cinquantenne Michele Veltri stava andando marcia indietro sul terreno che stava arando.

Dietro di lui un folto canneto.

Michele non si è accorto che il canneto nascondeva un burrone.

E così il pesante mezzo è caduto nel fosso ed il trattore si ribaltato su di lui schiacciandolo.

Era da poco passata l’una.

I carabinieri si sono portati sul luogo dell’incidente per i dovuti accertamenti.

Immediati anche i soccorsi sanitari.

E’stato anche richiesto l’intervento dell’elisoccorso che stando a quanto riferitoci ha avuto anche problemi a posarsi sul terreno dove è avvenuto il tragico incidente.

Michele una persona buona e grande lavoratore aveva da poco sposato una figlia.

Lascia la moglie ed un figlio.

Foto dal web

“Hai notato la nuova sorgente nata a Camoli Superiore?” Chiede Mario (il nome è di fantasia) ad un famoso camminatore amanteano.

 

“Una sorgente? “ Risponde il camminatore.” A Camoli superiore?”…. e lascia lì le parole sospese.

“Non mi credi?” aggiunge Mario “ Guarda, guarda. Ti faccio vedere la foto!” e preso il telefonino gira tra le centinaia di foto finchè trova quella di una pozza d’acqua tra gli ulivi di Camoli.

Il camminatore la guarda e poi manifesta la sua perplessità. “Una sorgente a Camoli superiore mi sembra una assurdità geologica. Quali alture ci sono alle spalle della sorgente? Nessuna! Ed allora?”

“ E se fosse una risorgiva ? Sai come quelle che si trovano nel Veneto a tantissimi km dalle alture con l’acqua che riemerge dopo aver camminato sotto terra.”Insiste Mario.

 

Il camminatore alza ambedue le spalle e fa una smorfia di dubbio con le labbra socchiuse.

Poi un terzo lì presente si inserisce ed aggiunge“ Beh il Veneto è a mille km. Tanto lontano ….”

Ed è in quel momento, dopo una istintiva risata, che interviene Peppe (il nome è di fantasia) il quale dice :” Ma non vi accorgete che è l’effetto di una rottura della tubazione dell’acqua potabile?”

Ma Mario lo guarda storto, si arrabbia ed esclama. “ E’ arrivato –so tutto io- . Ma lo vedi che l’acqua è stagnante e che non schizza verso l’alto come nel caso di una rottura?”

Peppe giunge le mani come in una muta preghiera, guarda Mario ed esplode : “ Marù, ma tu u sa come arriva l’acqua a Camoli?”

Il camminatore tenta di defilarsi ma Peppe lo ferma: “ Non te ne andare se non vuoi perderti la parte migliore della vicenda!”

E Mario, indicando Peppe con la mano, gli dice “ Certo che lo so, con i tubi, come dappertutto”

“Dimentichi la cosa più importante – insiste Peppe- e cioè che l’acqua viene spinta fino al serbatoio e poi scende giù per gravità. La tua “sorgente” è sul tratto in salita e l’acqua schizza SOLO quando la tubazione è in pressione. Nella foto è evidente che la tubazione è in una fase di stanca….” E si batte le dita della mano destra racchiuse sulla fronte… Vero camminatore ?”

Ed il camminatore si affretta a rispondere si.

Magari non ha compreso tutto ma Peppe è davvero incazzato, soprattutto con quelli che non ragionano.

Ed allora salomonicamente conclude “ Tieni arraggiunu, appena vidu a Ruoccu Cima ci le diri…!”

Rocco, tocca a te, il che ricorda la famosa pubblicità del “Gigante, pensaci tu”!

Pubblicato in Cronaca

AcquaSporcaForti le proteste per la mancanza del’acqua potabile nella zona di Catocastro, Acquicella e Camoli.

 

A Camoli poi l’acqua quando ritorna arriva rossiccia , sporca di terra o fango.

Imbevibile, inutilizzabile, forse anche pericolosa per la salute.

Né il comune emana la opportuna ordinanza.

E nemmeno una informativa.

 

E così ecco sul web una lamentela con un filmato che mostra lo stato dell’acqua.

Il messaggio dice: Donatella arrabbiata con Emma Pati e Monica Sabatino.

“Questa è la situazione di Camoli. Vogliamo prendere provvedimenti o promettiamo e basta?

È vergognoso.

Chiamate su chiamate per sollecitarvi senza risultati.

Non possiamo lavarci, cucinare,ecc ecc a meno che vogliamo prendere qualche bella infezione!”

Qualcun altro, invece, non scrive ma parla e si lamenta .

Quasi a dire che “L’acqua arriva sporca e noi non vi paghiamo il canone”.

 

Qualcun altro aggiunge:” Meno male che conserviamo ancora qualche sorgente dove possiamo andare ed attingere acqua; se non fosse per queste benedette sorgenti non avremmo nè acqua da bere, né acqua per cucinare”

Poi Renzi parla del Ponte sullo Stretto di Messina ed a Camoli non hanno nemmeno l’acqua nelle case!

 

Ecco il Video:

Pubblicato in Cronaca

Era originario di Nocera Terinese e si trasferì molti anni fa in Amantea insieme alla famiglia prendendo casa nella località di Camoli inferiore.

Praticamente il pianoro più basso, ricco di oliveti e di vigneti d cui si ammira un incredibile paesaggio della costa tirrenica .

Sono contadini da sempre e da contadini lavorano la terra e vanno a far legna per le loro famiglie

Anche oggi erano andati a far legna nel vicino comune di San Pietro in Amantea

Erano in due , Domenico ed il fratello maggiore

Domenico Ferlaino aveva poco più di 50 anni e due figli

Un malore improvviso, forse un infarto lo ha stroncato

Complice il freddo, la pioggia gelida che è caduta nel pomeriggio

Incredulo ed esterrefatto il fratello che se lo è visto morire nelle braccia senza aver possibilità di fare alcunché per salvarlo se non chiamare come ha fatto i soccorsi sanitari

Pronti i soccorsi ma purtroppo inutili

Pubblicato in Basso Tirreno

PioggiaCamoli1Gli abitanti di Camoli protestano per l’abbandono della loro unica strada.
La denuncia su Facebook della giovane Francesca Linza.

 

“Questo è quanto succede a Camoli con un po’ di pioggia”- scrive Francesca Linza, giovane amanteana, nata a Paola e residente a Forlì.
“Sicuramente –poi continua- molti diranno “ è colpa di chi ha i terreni e non li cura”.”

Poi continua “Ma da che mondo è mondo la strada, ed i canali di scolo ai propri lati, dovrebbe essere di competenza comunale tutto l’anno, salvo i casi di proprietà privata”.
Infine la amara constatazione “Ma questa strada diventa comunale solo in casi di elezioni e poi tanti saluti”.


Notiamo dalle foto che non si tratta nemmeno di una strada. Non scorgiamo, infatti, le cunette che dovrebbero raccogliere l’acqua piovana.

Ci sembra piuttosto una pista.

Incomprensibile, poi, che la strada sia stata tracciata in modo da non poter sversare le acque piovane sui terreni laterali e quindi nei fossi che da sempre nelle nostre campagne  hanno raccolto le acque per portarle nei fiume più prossimo od al mare. E sempre posto che i proprietari dei terreni laterali li puliscano.


Posto che sia una strada pubblica viene da chiedersi chi mai l’abbia progettata, chi l’abbia realizzata e, soprattutto, chi l’abbia collaudata.

Ma tanto vale anche se fosse una strada privata che deve comunque essere autorizzata.


Forse a noi calabresi occorre “prima” salire nel nord Italia, dove probabilmente le cose vanno meglio per denunciare tutte le cose che non vanno nella nostra terra che già frana di suo ma che in tal modo non viene certo aiutata.

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Pubblicato in Cronaca

Le piogge mettono a dura prova la tenuta del territorio.

E la scarsissima manutenzione porta al verificarsi di danni al sistema stradale, agli acquedotti, alle reti ed al territorio in genere

E’ il caso di Camoli.

L’unica strada che collega la SS18 con le popolose frazioni è stata incisa da uno smottamento determinatosi per via delle forti piogge.

Sul posto immediato l’intervento del comune di Amantea che ha chiamato anche la dottoressa maria Ombres geologa per la verifica dei danni, della sua origine e per determinare le modalità degli interventi di manutenzione straordinaria al fine di conservare l’accesso ai residenti

Insieme anche l’intervento dei Vigili del Fuoco di Paola

Secondo i tecnici intervenuti non si tratta di una rottura della rete idrica ma di un fatto legato alla cattiva regimentazione delle acque piovane

Il problema era stato già fortemente avvertito dal comune che aveva emanato apposita ordinanza ricordando ai proprietari di terreni agricoli il proprio obbligo della pulizia dei fossi al fine di evitare scorrimento di acque meteoriche su percorsi impropri da cui poi le frane e gli smottamenti

Un obbligo fortemente disatteso e che impone la formazione di un paio di unità della Polizia Municipale con destinazione ai servizi rurali che operi con l’ufficio tecnico comunale.

Approfittando della sospensione della pioggia e delle previsioni fauste si provvederà ad interventi atti alla bisogna.

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