Spesso l’amministrazione comunale viene contestata di non essere puntuale nelle decisioni e che questi ritardi creano problemi alla comunità.
Non è sempre vero.
Per esempio è il caso della pulizia dei fossi e dei canali di scolo, del taglio di piante e siepi che rappresentano pericolo per la pubblica incolumità
Questa volta il sindaco con ordinanza n 95 del 23 agosto aveva provveduto.
Ed aveva intimato diversi opportuni comportamenti, tra cui:
-la pulizia dei fossi dalle erbe e da qualsiasi ostacolo od impedimento così da favorirei deflusso delle acque e la loro immissione nei canali /o scarichi principali;
-tagliare le piante di alto fusto che in caso di condizioni meteorologiche avverse può costituire pericolo;
-eccetera.
Opportunamente l’ordinanza richiamava la responsabilità civile e penale carico di colui che con la sua inadempienza avesse determinato situazioni di pericolo od intralcio alla viabilità pubblica, intimando la possibilità della esecuzione d’ufficio con spese a carco dell’inadempiente.
Non tutti hanno adempiuto e così alcuni abitanti di Camoli hanno sollecitato la attuazione della richiamata ordinanza sindacale.
Si è pertanto imposta la presenza nella frazione collinare del comune di Amantea di addetti dell’ufficio tecnico e del comando di Polizia municipale che hanno rilevato numerose inadempienze, atteso che i medesimi sono stati indicati dalla ordinanza quali incaricati della vigilanza.
Ora gli inadempienti saranno vivamente sollecitati.
Diversamente saranno attuati i provvedimenti di legge.
Il problema è che la inottemperanza alle ordinanze sindacali sono sanzionate ai sensi dell’Art. 7-bis. Sanzioni amministrative della 267/200, introdotto dall'articolo 16 legge n. 3 del 2003 che commina la applicazione della la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro. Una somma che probabilmente non produce gli effetti sperati.
Salvo che non venga effettuata sul serio la esecuzione d’ufficio!
Ma non solo per Camoli !