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Redazione TirrenoNews

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Gravissimo incidente stradale a Paola, morto un uomo di 58 anni

Giovedì, 03 Dicembre 2020 18:56 Pubblicato in Paola

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L'ennesima vittima della strada in un tratto maledetto che ha visto perdere la vita anche nostri amici, a perdere questa volta la vita è un uomo di Santa Maria del Cedro, nel sinistro è rimasta ferita una donna di San Lucido

Un tratto maledetto, come vi abbiamo accennato, quello lungo tutta la statale tirrenica inferiore, uno scontro fatale tra due autovetture, le cause sono da imputarsi alla velocità ed pare alle incessanti piogge intercorse in quel momento, e un uomo che si aggiunge al triste elenco delle vittime della strada.

 

L’incidente è accaduto attorno a mezzogiorno nei pressi della curva dello svincolo della Casa circondariale di Paola.

Il bilancio finale parla di un uomo originario di Santa Maria del Cedro morto e di una donna di San Lucido ferita gravemente.

Sul posto sono giunti tempestivamente i soccorsi e le forze dell’ordine. Il traffico è stato deviato sulla vecchia statale 18.

 

Sono entrambi da considerarsi strade della morte le due parallele che attraversano la Calabria da un lato la nostra ex statale 18, ora statale toirrenica inferiore dall’altra la 106 ionica, nel corso degli ultimi dieci anni sono stati 361 le persone morte in incidenti stradali lungo queste due arterie.

L'analisi di questo rapporto ci consegna, purtroppo, un dato drammatico non solo il fenomeno della mortalità stradale non si arresta, ma peggiora anche in questo periodo di coronavirus che invece almeno in teoria avrebbe dovuto ridursi.


Nella provincia di Cosenza, dove le statali hanno sommando una estensione di più di 476 km, i decessi negli ultimi anni sono stati 128.

Cosa fare quindi?

Unica soluzione maggiori controlli e sanzioni per educare la popolazione.

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I Carabinieri della Stazione di Amantea, capitanata dal Maresciallo Munafò, nel corso di un servizio di controllo e pattugliamento del territorio cittadino, in particolare nella frazione di Campora San Giovanni, salita nell’ultimo periodo alla cronaca provinciale per ritrovamenti e sequestri di armi e droga, hanno tratto in arresto un giovane di Campora San Giovanni per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.

 

I militari, impegnati a perlustrare la statale tirrenica inferiore, hanno intimato e subito fermato una macchina di grossa cilindrata ed a velocità sostenuta su cui viaggiava il giovane vent’ottenne Amanteano.

 

Sin da subito, raccontano i militari, pare che il ragazzo abbia dato evidenti motivi di sospetti per una alta insofferenza e nervosismo, pertanto, i Carabinieri hanno approfondito il fermo con un attento controllo della vettura.

Di fatti sul sedile posteriore, ben nascosto tra alcuni indumenti, sono stati trovati due panette contenenti quasi 1 chilogrammo di cocaina.

 

Le analisi condotte dal Laboratorio dell'Arma dei Carabinieri di Cosenza hanno permesso di accertare che dal quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata - 963 grammi lordi - sulla base del principio attivo contenuto nello stesso, avrebbero potuto essere ricavate più di 3.500 dosi.

Il valore dello stupefacente sequestrato si attesterebbe intorno ai 200.000,00 mila euro.

 

A conclusione delle attività condotte, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, il ragazzo è stato condotto presso la locale casa circondariale di Paola.

Dopo la convalida dell’arresto, il 28enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio immediato.

 

In città comunque si percepisce una preoccupazione più che ovvia per il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, come dichiarato in conferenza stampa dagli inquirenti in città la domanda di stupefacenti è elevata e di conseguenza l’offerta si adegua e si organizza per eludere i controlli e le attività di contrasto.

Dal canto nostro, continuano gli inquirenti, dando risposta a un impegno assunto con la cittadinanza, stiamo battendo in modo sistematico le zone in città in sinergia con tutte le forze dell’ordine presenti ad Amantea, e qualche risultato l’abbiamo ottenuto.

Posso assicurare che la situazione è costantemente monitorata e continueremo a dare alle organizzazioni filo da torcere.


Ciò potendo contare anche su nuovi agenti, anche in borghese, per il controllo del territorio, da poco entrati in servizio ad irrobustirne le articolazioni, in particolare nella prevenzione e contrasto dei reati sul territorio e nell’investigativa, una crescita di organico che speriamo proseguirà gradualmente nel tempo.

Addio nostra bella palma, la citta' oggi e' più triste

Domenica, 22 Novembre 2020 19:53 Pubblicato in Primo Piano

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E’ stata purtroppo tagliata la palma della chiesa Matrice, cartolina di migliaia di eventi religiosi, di culto e di devozione della città.

 

In una foto del 1950 la si vede già bella cresciuta, aveva quindi, da fonti autorevoli, una ottantina di anni, ed è caduta sotto i colpi di sega di addetti autorizzati dal Comune di Amantea.

 

“Era oramai compromessa”, ci dicono gli operai autorizzati alla rimozione della cima, aveva superato gli attacchi del Punteruolo Rosso, anche se non del tutto indenne, ma non è sopravvissuta al forte vento di maestrale che ha pesantemente investito la Calabria in questi ultimi giorni.

 

Per la nostra città rimane una ferità al cuore, come in maniera minore lo era stato l’abbattimento delle palme della scuola Manzoni alcuni anni fa.

Il "dado" comunque è tratto, forse la paura che potesse staccarsi e cadere su cose o persone ha accelerato il processo di potatura.

 

Qualcuno in rete ha sollevato dubbi che potesse essere curata e continuare a sopravvivere, non è nelle nostre competenze poterlo affermare, ma l’abbattimento sarà da annoverare come un’altra "sconfitta" in questo anno cosi nefasto.

 

Ora bisognerà piantare una nuova palma che sia immune agli attacchi del punteruolo rosso, certo non ai fenomeni atmosferici eccezionali.

I cittadini Amanteani si aspettano che la piantumazione avvenga rapidamente e con una pianta già di dimensioni considerevoli, per mantenere viva la memoria di quello che nel corso dei decenni è diventato una sorta di simbolo del Centro Storico cittadino e della nostra città.

Nel corso degli ultimi anni, una dopo l’altra, le piante della nostra città sono state abbattute, vuoi dal punteruolo rosso, vuoi da altri eventi.

Invece di curare e di prevenire, però, inspiegabilmente sembra prevalere sempre la scelta di abbattere.

 

 

E’ un vero peccato perché si tratta di piante centenarie e che caratterizzano il panorama Calabrese a memoria d’uomo.

I metodi di prevenzione e cura ci sono i Sindaci di turno, o i Commissari nel nostro ultimo caso, dovrebbero fare maggiore attenzione a tenere sotto controllo anche il Verde Pubblico.

Specie quel “verde” pubblico che per anzianità è divenuto un vero e proprio cittadino di Amantea.

Forse se la palma fosse stata potata a fine estate il vento avrebbe causato meno danni, o forse se la palma avesse avuto "voce" per chiedere aiuto qualcuno forse l'avrebbe ascoltata.

Ma del senno di poi son piene le fosse.

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