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Uno dei proverbi più conosciuti in particolare tra le vecchie generazioni di calabresi è “ Non fare del bene se non sai sopportare la ingratitudine”. Lo sapeva bene don Giulio Sesti Osseo, colui che non solo assisteva gli anziani e gli ammalati calabresi e di mezzo sud Italia, ma soprattutto colui che era capace di dare lavoro a centinaia e centinaia di persone.

Don Giulio Sesti Osseo, l’inventore della Fiat del Sud!

Don Giulio, colui al quale si rivolgevano tutti, in particolare i potenti: politici, funzionari ed altri!

Colui che fin quando è rimasto vivo ha difeso la sua creatura, l’Istituto di Serra, e le centinaia e centinaia di posti di lavoro e di ammalati

Don Giulio Sesti Osseo quello che dieci anni fa moriva in un vecchio lettino, dove prima di lui avevano dormito, e magari erano morti, tanti ospiti del papa Giovanni XXIII, in una lontana campagna di Belmonte Calabro, quasi da solo.

Domani 22 marzo sono 10 anni!

Lo ha ricordato solo il comune di Serra d’Aiello,guidato dall’Avvocato Antonio Cuglietta, con un minuto di silenzio dell’intero Consiglio comunale e con la intitolazione di una Piazza.

Lo hanno dimenticato tutti gli altri, forse anche coloro che ne hanno ricevuto attenzione e benefici.

Don Giulio Sesti Osseo, dimenticato ma indimenticabile : l’unico che non si è arricchito con il Papa Giovanni!!

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Qualcosa sta cambiando nella politica italiana. Anche a livello locale.

La prova principe nella scelta del Circolo del PD di Amantea di incontrare gli amanteani fuori dalla sede istituzionale.

Ed il primo incontro non poteva non avvenire che in Campora San Giovanni, la popolosa frazione amanteana che vanta più abitanti della gran parte dei comuni calabresi, grazie ad un cittadino camporese che ha posto a disposizione, gratuitamente, un proprio locale.

Un primo incontro per stimolare i cittadini a rappresentare i problemi frazionali, per offrire un filo diretto con la politica sana.

E Campora non si è certo lasciata sfuggire questa occasione. Non solo con una presenza così numerosa che il locale non è riuscito a contenere i partecipanti, ma soprattutto per i problemi sollevati e che non hanno trovato nemmeno attenzione da parte degli amministratori locali. Figurarsi risposta.

All’incontro ha partecipato anche l’onorevole Mario Pirillo appena giunto da Brussels oltre ai consiglieri Antonio Rubino e Giovanbattista Morelli.

Dopo la introduzione del segretario del circolo Salvatore Pirillo la parola è passata ai presenti che hanno in primis plaudito alla iniziativa e di seguito esposto una serie nutrita di problemi

Particolare attenzione ha avuto il ponte Miceli (nella foto i lavori oggi) che sta costringendo il traffico da e per il PIP sulle strade interne della cittadina, un’opera infinita e piena di problemi e che mostra tutta la inidoneità del comune di Amantea, sia per la parte politica che per quella tecnica!

Di seguito il problema dell’assetto del territorio che abbandonato a e stesso si sfalda per le piogge e le frane

Le strade piene di buche, i pozzi neri, la casa cantoniera, la pulizia .

Vere e proprie denunce sono poi state esposte nella gestione del personale che appare insufficiente se non faziosa.

Ma è stata anche richiamata la necessità di una maggiore responsabilità del cittadino, della nascita di una etica che porti verso momenti di migliore civiltà e di migliore convivenza.

Numerosi, qualificati ed intensi gli interventi dei presenti , il segno più forte della voglia di partecipazione dei cittadini camporesi..

Ed il segretario del circolo del PD insieme a tutti gli altri componenti hanno assunto l’impegno di massimizzare l’attenzione sui problemi irrisolti della comunità e di continuare ad incontrare la comunità nei quartieri, nelle strade, nelle case al fine di contribuire a formare una nuova coscienza del cittadino per cominciare a contribuire alla crescita di una nuova classe dirigente che faccia al più presto dimenticare quella che attualmente governa la città.

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Era facile prevederlo, anche se noi lo temiamo e lo diciamo da anni, che prima o dopo una mareggiata si sarebbe “mangiato” la Statale 18.

Ed alla fine è successo.

Gli autocarri sono stati deviati sulla autostrada A3.

Transitano solo le autovetture e peraltro a senso unico alternato.

E l’Anas e le forze di Polizia presidiano il tratto di statale 18 nei pressi del porto di Amantea.

Fate il confronto tra le due foto.

La prima è di questi giorni e mostra gli autocarri che vanno avanti e dietro a portare grandi massi che il mare assorbe come se fossero ciottoli.

La seconda è di qualche decennio fa quando tra la statale e la battigia c’era non solo una grande spiaggia ma anche orti coltivati a cipolla rossa dolce di cui Campora va famosa.

Certamente il tempo è stato inclemente. Non solo forti piogge che per fortuna stanno trascinando a mare migliaia di mc di inerti per rimpolpare la spiaggia. Ma, purtroppo, una fortissima mareggiata che ha asportato centinaia di migliaia di mc di sabbia permettendo alle potenti onde di giungere fino alla scarpata della statale 18 proprio lì, a sud del porto di Amantea, dove erano stati sistemati nei mesi scorsi centinaia di massi nel disperato tentativo di fermare il mare.

Soldi buttati

Come era facile prevedere ai profeti di sventura.

Ed ora le onde hanno scalzato la teoria di massi incidendo sul rilevato della statale

E così ora è scattato il disperato tentativo emergenziale di buttare massi che vengono assorbiti dalla onde e portato verso il largo.

Un sistema ridicolo e palesemente intempestivo ed insufficiente !

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