“ Il nostro unico camion addetto al ritiro della spazzatura è pieno. Ci hanno detto di portare i rifiuti alla discarica di san Giovanni in Fiore e ci siamo andati, ma gli addetti non ci hanno fatto scaricare. Non sappiamo nemmeno con chi protestare. Con il Commissario che sta solo chiudendo i conti? Con l’assessore all’ambiente ? E’una situazione insostenibile. Siamo abbandonati a noi stessi”. Così dice il sindaco di Serra d’Aiello l’avvocato Antonio Cuglietta
Fa eco il primo cittadino di Rogliano, Gianluca Gallo, in un nota diffusa anche a nome dei sindaci del comprensorio sud cosentino :"In questa regione non funziona nulla. Se nelle prossime ore non ci diranno dove conferire i rifiuti, ricorreremo ad una clamorosa forma di protesta e non escludiamo di farli scaricare sull'autostrada. Nonostante Rogliano e i Comuni del Savuto siano stati inseriti in un'ordinanza commissariale che ne destina i rifiuti alla discarica di San Giovanni in Fiore, gli addetti all'impianto non ci fanno scaricare e i nostri automezzi adibiti al servizio sono inesorabilmente bloccati".
Poi continua :"E' una situazione insostenibile rispetto alla quale non si intravedono prospettive. Il rammarico e' ancora piu' forte laddove si pensi che nessuno si pone il problema. Ci sono competenze istituzionali che aspettano che cosa non si sa. Non c'e' solidarietà istituzionale. Ciascuno pensa a sistemare le proprie cose. L'area urbana esiste solo sulla carta. Si fanno tante belle parole sulla sua capacità associativa, ma alla prova dei fatti tutto ricade nell'individualismo più vieto. Soprattutto sul fronte della gestione dei rifiuti, le amministrazioni locali sono inermi. I sindaci del Savuto si sono già convocati. Insieme e unitariamente adotteremo le più estreme iniziative di lotta. Non ne possiamo più. La nostra cultura ci porterebbe al rispetto della correttezza istituzionale, ma ci rendiamo sempre più conto che questa vale a ben poco".
Come cittadini calabresi vorremmo porgere al vento qualche domanda:
- 1)Ma di chi è la colpa di tutto questo?
- 2)Perché la regione non interviene?
- 3)Perché il Governo non interviene?
- 4)Perché le Procure non intervengono?
- 5)Vogliamo affrontare la prossima estate in queste condizioni?
Quando si dice prontezza di riflessi. Quando si dice istintiva difesa dai ladri. Quando si dice correttezza etica e sociale.
Il fatto è anche simpaticissimo.
Da qualche giorno la porta di ingresso della banca di credito cooperativo di Petronà ( nella sila piccola) munita di metal detector della banca è rotta e l'ingresso avviene attraverso una porta antincendio.
Un cliente vede arrivare tre persone vestite da imbianchino e con la testa coperta dal cappuccio delle tute . In mano quelle che sembrano mazze. E forse altro.
Istintivamente chiude loro la porta in faccia scongiurando il colpo e costringendo i rapinatori ad una precipitosa fuga.
I Carabinieri subito giunti non hanno potuto far altro che verbalizzare il tutto ed acquisire i filmati delle telecamere di sicurezza, ora allo studio.
I complimenti della redazione a questo onesto, coraggioso e sconosciuto c ittadino
Tanto tuonò che piovve! Dice il vecchio adagio. Altri dicono invece che si tratta del miracolo della politica. In sostanza la presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro annuncia di aver inserito l'opera nel piano triennale e che da parte della Regione è pronto il finanziamento.
E Minculpop non manca di utilizzare frasi roboanti e ridondanti nell’annuncio.
Si parla infatti di importante sinergia tra provincia ( un mero adempimento amministrativo- cioè niente-) ed il finanziamento della regione.
L’annuncio lo da l’assessore all’urbanistica Piero Aiello , ma i soldi li ha messi l’assessorato ai Lavori Pubblici.
Insomma eccolo: «Grazie ad una importante sinergia tra Provincia di Catanzaro e Regione, si potrà presto dare il via alla ricostruzione del ponte sul fiume Savuto, distrutto da un’alluvione nel dicembre del 2008».
Ne danno notizia il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro e l’assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello «che hanno partecipato ad una serie di incontri tenuti con il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l'assessore ai Lavori Pubblici Pino Gentile ed il dirigente generale del Dipartimento Giovanni Laganà e hanno individuato il percorso per ottenere il finanziamento dell’opera tramite fondi Cipe».
«Per la sua ricostruzione – afferma il presidente Ferro – è stato già redatto il progetto preliminare, inserendolo tra gli interventi prioritari da realizzare nel programma delle opere pubbliche. L’opera era stata già inserita nella programmazione regionale dalla precedente giunta e dall’allora assessore Incarnato, ma senza copertura finanziaria, circostanza che ha causato il mancato avvio dell’intervento. Con il recupero delle risorse necessarie alla ricostruzione del viadotto, si risolverà una problematica che sta causando gravi disagi ai cittadini e alle attività economiche e produttive, soprattutto dopo che le recenti mareggiate hanno provocato danni alla statale 18, che rappresenta la via alternativa verso il litorale tirrenico cosentino, rendendo ancora più difficoltosi i collegamenti».
Insomma la paura dell’isolamento tra il nord e sud della Calabria ha fatto il miracolo. Tardivo quanto vuoi, ma comunque miracolo. Ora aspetteremo qualche altro anno per averlo, ovviamente!