Catanzaro. Si è concluso incidente probatorio sulla presunta compravendita voti alle elezioni comunali del 6 e 7 maggio scorsi.
Il PM Gerardo Dominijanni ha chiesto di sentire con urgenza quindici persone, temendo che potessero essere avvicinate in attesa degli sviluppi del procedimento
Sempre il PM Dominijanni ha rinunciato a sentire l'indagato Salvatore Tomaselli, che per l'ennesima volta era assente, mentre gli ultimi due testi ancora da sentire hanno risposto alle domande rendendo versioni non completamente coincidenti con quelle rilasciate in fase di indagini relativamente alle promesse di denaro o di posti di lavoro in cambio di voti di preferenza per i candidati al consiglio comunale.
Già a dicembre alcune delle persone sentite hanno modificato la versione fornita agli inquirenti in precedenza al punto da indurre il pubblico ministero a chiedere gli atti per due di loro in particolare, per verificare se procedere per falsa testimonianza, mentre altri hanno scelto il silenzio.
Tra questi ultimi l'indagato Paolo Gravino, che ha potuto avvalersi della facoltà di non rispondere proprio in virtù di questa sua posizione nel procedimento, ed altri che se ne sono giovati grazie alla loro parentela con persone indagate.
Al termine dell'incidente probatorio il giudice per le indagini preliminari, Maria Rosaria Di Girolamo, ha riconsegnato al pubblico ministero gli atti del procedimento penale.
Nelle settimane scorse la Procura ha chiuso le indagini.
Nell'inchiesta sulla compravendita dei voti sono indagate sei persone. Oltre a Gravino e Salvatore Tomaselli, altre quattro persone sono allo stato coinvolte nelle indagini svolte dalla Digos. Si tratta di Francesco Leone, 58 anni, eletto consigliere comunale di centrodestra, Ferdinando Tomaselli, 30 anni, Angelo Raffaele, 30 anni, e Fabio Trapasso, 42 anni.
A tutti e' contestata la violazione in concorso di tre articoli della legge elettorale, che integrano quella che dai non addetti al lavori viene definita "corruzione elettorale", nonché la falsificazione e alterazione delle schede.
La circolare del Ministero della pubblica istruzione ha stabilito che dal 21 gennaio al 28 febbraio le iscrizioni alle prime classi della scuole primarie, medie e superiori devono essere effettuate solo on line.
Fa eccezione solo la scuola dell’infanzia, per la quale rimane la tradizionale domanda cartacea.
Il sistema funziona dappertutto, anche in Calabria
La differenza è che in Calabria 18 giorni dopo l’inizio delle iscrizioni sul sito della regione esce un comunicato stampa che scrive ai presidi ed ai sindaci che :
- “l’iscrizione telematica è un altro passo verso la rivoluzione tecnologica perseguita anche dalla Regione Calabria e da cui la scuola italiana è rimasta distante per troppo tempo”.
-“Per iscriversi on line basterà collegarsi al sito internet del Miur www.iscrizioni.istruzione.it, registrare e inviare la domanda alla scuola scelta attraverso il sistema interattivo ‘iscrizioni on line’ che avviserà poi le famiglie via email e in tempo reale sull’esito della richiesta. Le domande di iscrizione si possono accogliere entro il limite massimo dei posti disponibili nella singola istituzione scolastica, ragione per cui è necessario attivarsi il prima possibile”.
-A tale riguardo Caligiuri ha sollecitato tutti i sindaci e dirigenti scolastici della Regione a rivolgersi all’assessorato che è a disposizione di cittadini, scuole ed istituzioni per qualsiasi informazione, in piena sintonia con l'Ufficio scolastico regionale. p.g
Siamo sorpresi.
Perché mai questa lettera? ( nella foto sembra chiederselo anche lui)
Forse pensava l’assessore che i presidi ignorassero la circolare ? Impossibile, se non offensivo!
O voleva semplicemente ricordare la disponibilità dell’assessorato a rispondere alle esigenze della utenza? E se, si, quale credibilità ha un assessorato che TEMPESTIVAMENTE aspetta 18 giorni? Finora come hanno fatto coloro che avevano dubbi?
Pochi giorni prima delle elezioni i retro pensieri mi assalgono!!!
Perviene e pubblichiamo il seguente comunicato di Fare Ambiente:
“Il PDL Calabrese va bocciato in toto sulle tematiche ambientaliste, dichiara Antonio Iaconetti, Coordinatore Regionale di Fare Ambiente.
Ieri, nel corso di un dibattito sulle emergenze ambientali, organizzato da Alleanza Ecologica, con la quale nei prossimi giorni valuteremo se iniziare un percorso comune, sono intervenuti autorevoli e stagionati politici del Popolo della Libertà.
Ci sentiamo che gli interventi sul tema sono stati alquanto deludenti sia in termini di conoscenza dei problemi che sulle proposte per risolvere problematiche che vanno dall’ emergenze rifiuti al dissesto idrogeologico.
La cosa, come ambientalisti del fare ci lascia un po’ perplessi, poiché chi si candida al governo del paese non può ignorare le tematiche legate all’ambiente, intimamente legate al concetto di qualità della vita ed alla di green economy, concetti, questi che caratterizzano e condizionano le politiche di tutti i grandi paesi evoluti e non, i quali vedono nell’ambiente una risorsa per il superamento di una crisi economica che diventa sempre più globale.
Pertanto, il giudizio che ci sentiamo di esprimere, conclude Iaconetti, è alquanto negativo: PDL Calabrese bocciato sui temi dell’ambiente.
Cosenza, 09.02.2013
Avv. Antonio Iaconetti Coordinatore Regionale Calabria Fare Ambiente
Via C.Cattaneo n. 40- 87100 COSENZA Tel e fax 0984.76019 - Cell. 3475962815
Fare Ambiente Movimento Ecologista Europeo Segreteria Nazionale Via Nazionale n. 243, II piano, scala C 00184 – Roma Fax e Tel.: 06.484409”