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Redazione TirrenoNews

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Zingaretti scopre i problemi della Calabria e….

Mercoledì, 31 Luglio 2019 21:13 Pubblicato in Italia

Cominciamo dal fatto che il PD ha 2 politici esposti nella Operazione "Libro nero".

Si tratta di:

-NACCARI CARLIZZI Demetrio, esponente locale del Partito Democratico, indagato nella inchiesta denominata “Libro nero”per concorso esterno in associazione mafiosa.

-ROMEO Sebastiano attuale capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale anche indagato nella presente inchiesta, per concorso in tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Il politico reggino è stato attinto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Ed allora Zingaretti dice “Tra gli indagati vi sono anche esponenti del Pd, per i quali la commissione di garanzia ha già provveduto immediatamente alla sospensione dal partito in attesa dell'esito delle indagini".

Il PD non controlla i propri iscritti, i propri rappresentanti ed aspetta che lo faccia la magistratura.

Poi aggiunge "Esprimiamo pieno sostegno al lavoro della magistratura in Calabria e fiducia che le indagini che coinvolgono affiliati alla cosca della Ndrangheta Libri, e alcuni esponenti politici, condurranno nel pieno rispetto dei diritti degli indagati ad accertare la verità”.

Ed infine conclude dichiarando che in Calabria è necessario"un radicale processo di rinnovamento della classe politica calabrese".

Che avrà voluto dire?

Forse che “Alla politica spettano compiti importanti: in primo luogo quello di promuovere con urgenza e nettezza un radicale processo di rinnovamento della classe politica calabrese, che deve esprimere perfino simbolicamente la scelta di campo della legalità e dello sviluppo e che deve avere la lotta alla 'Ndrangheta e alla corruzione come tratto identitario e distintivo".

Ma basta questo a salvare la faccia del PD in Calabria ?’

Reggio Calabria. Filippino uccide tabaccaia

Mercoledì, 31 Luglio 2019 19:25 Pubblicato in Reggio Calabria

E' stato un omicidio volontario e premeditato quello di Mariella Rota, la tabaccaia uccisa ieri a Reggio Calabria.

L'uomo fermato, Billi Jay Sicat, di 43 anni, di origini filippine, in Italia regolarmente da 5 anni, secondo quanto riferito dagli inquirenti, soffriva di ludopatia e accusava la donna di truffarlo per giustificare la mancanza di vincite.

L'uomo ha praticamente decapitato la donna con una mannaia colpendola poi altre volte.

L'omicidio è avvenuto all'interno della tabaccheria.

ANSA

Un filippino di 43 anni, Sicat Billy Jay, è stato fermato per l’omicidio di Mariella Rota, la tabaccaia di 66 anni uccisa a coltellate ieri nella sua tabaccheria in via Melacrino, in pieno centro, a Reggio Calabria.

Il filippino era cliente abituale della tabaccheria.

L’omicida riteneva la donna colpevole delle mancate vincite e l’ha colpita con una mannaia da cucina.

Il tutto è stato ripreso dalle telecamere che hanno consentito agli agenti della Polizia di ricostruire l’accaduto: il filippino ha colpito la donna, poi ha chiuso la saracinesca della tabaccheria, si è pulito e ha rubato il computer pensando che le immagini delle telecamere di videosorveglianza fossero registrate nell’hard disk.

Successivamente ha infierito sulla signora prima di darsi alla fuga.

La donna è stata colpita in più parti del corpo con diverse decine di coltellate.

Il fatto è accaduto intorno alle 13:00 di ieri.

I vicini, insospettiti dalla mancata riapertura della tabaccheria nel pomeriggio, hanno dato l’allarme alla polizia che è intervenuta e ha condotto le indagini.

L’omicida vive ad appena un chilometro dal tabacchino.

L’uomo non aveva complici e non si è trattato di una rapina, come erroneamente si era ritenuto in un primo momento. Il motivo dell’omicidio è probabilmente ancor più assurdo.

L’episodio non è collegato agli altri crimini che nelle ultime settimane hanno sconvolto la città come la cruenta rapina alla Lidl di via Padova in pieno giorno con una sparatoria, una guardia ferita e il terrore tra i clienti del supermercato e le due rapine sono state consumate al McDrive di Ravagnese.

Il filippino arrestato oggi non c’entra nulla con quegli episodi, i cui autori sono ancora ricercati dagli agenti della Polizia. By Strettoweb

Il profumo di Amantea: l’eau de fogne

Mercoledì, 31 Luglio 2019 19:00 Pubblicato in

Non esageriamo però! Amantea non è certamente l’unica cittadina che si presenta con una indicibile puzza di fogna.

Non dovunque. Però è vero che in alcune zone la puzza è roba da togliere il respiro.

Si d’accordo, non dappertutto, per fortuna.

Ma la cosa più strana è che tutti, o quasi, sanno da cosa dipende.

Non è un fatto di oggi, infatti.

Dura ormai da decenni e decenni.

Ma nessuno vuole adottare le misure giuste per correggere questa grave situazione.

 

 

Ma perché questa puzza?

Semplice. Nei bagni di casa nostra la puzza( normalmente) non si avverte perché in fondo al WC c’è acqua che impedisce al fetore della fogna di entrare in casa.

Anche se la rete fognante che passa per le vie cittadine è sigillata per cui ordinarimente il fetore non riesce ad uscire.

Ben diversa è la rete delle acque bianche che, per captare la pioggia, deve avere apposite griglie di raccolta.

E’ da lì che quando piove entra l’acqua ma è anche da li che esce la puzza di fogna.

Esce eau del fogne solo quando e perché qualcuno ha collegato la sua fogna alla rete delle acque bianche.

Ad essere buoni si può anche dire che potrebbe non saperlo.

Ed allora un tempo suggerii ad uno dei sindaci di Amantea di fare un manifesto per avvertire la popolazione che si sarebbe provveduto a chiudere il flusso delle acque bianche con palloni otturatori.

Il pallone otturatore bloccarebbe sia il flusso delle fogne illecitamente immesse nelle acque bianche e perfino la puzza.

Ovviamente i “cessi” si riempirebbero ed appena riempito il tubo della fogna non scaricherebbe più.

Questo blocco del funzionamento imporrebbe la denuncia al comune e quindi la soluzione al problema.

Senza denuncia penale però, perche si terrebbe conto del principio della buona fede.

Proprio per questo la cosa rimarrebbe riservata.

Ma non è servito suggerire.

Il principio vale ancora oggi .

Se qualche politico vuole gli ulteriori elementi tecnici sono a disposizione.

Giuseppe Marchese

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