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Redazione TirrenoNews

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Difficile a posteriori cogliere le ragioni di un incidente.

Anzi spesso quello che si coglie alla fine può non essere la verità

Normalmente infatti le rilevazioni degli incidenti registrano la posizioni statiche e non quelle dinamiche , registrazioni, queste, possibili solo in tempo reale durante l’evento.

Le informazioni della Volkswagen ferma nei pressi della linea di mezzeria( pur continua) come appare dalle foto sono smentite dal conducente della Smart.

Questi sostiene che la Volkswagen era ferma sulla destra e che si è mossa proprio mentre la Smart si accingeva a transitare utilizzando la parte di corsi libera

Secondo le nuove fonti informative, quindi, la Volkswagen si sarebbe mossa per spostarsi a sinistra ed entrare nella strada che conduce all’ufficio del giudice di Pace proprio mentre stava per transitare la Smart che veniva, in sostanza, urtata con le conseguenze che sono state viste

Rendiamo questa nuova versione così come pervenutaci per completezza di informazione

Confermiamo invece che il giovane Mastroianni Michelino stia discretamente ed avverta solo dolori al bacino

Resta così agli agenti intervenuti di ricostruire l’incidente

pallonesgonfioIl forte senso di responsabilità del presidente Gianfranco Nesi gli ha imposto a nome dell’A. C. D. Città Amantea1927 la restituzione del mandato.

Il senso è quello di dire basta alle indecisioni ed alle chiacchiere

L’A. C. D. Città Amantea1927 si salva solo se lo si vuole tutti.

Prima di presentarvi la lettera è necessario qualche chiarimento.

Il comune aveva preso l’impegno di corrispondere all’A. C. D. Città Amantea1927 un contributo di 20 mila euro annui da erogare in 12 mensilità da 1.666,66 euro.

I 7500 euro erogati recentemente corrispondono sostanzialmente a 4 mesi e mezzo ma dell’anno 2013-2014 .

Ora occorre affrontare le spese dell’anno 2014-2015 ed in primis quelle di iscrizione pari ad euro 13.000.

Si tratta di una somma non facile da trovare e che deve vedere impegnati sia il comune che gli amanti del calcio.

Per favorire questa collaborazione Gianfranco Nesi ha rimesso la seguente lettera al sindaco ed all’assessore allo sport.

                                                         Al Sindaco del comune di AMANTEA

                                                           e. p. c.   All’Assessore allo Sport

Oggetto: RESTITUZIONE MANDATO SOCIETARIO “A.C.D. Città Amantea 1927”.

                   CAMPIONATO DILETTANTISTICO di PROMOZIONE anno 2013 – 2014.

Ill.mo Sindaco, in qualità di presidente della società Calcio “A.C.D. Città Amantea 1927”, in nome e per conto della medesima ed a seguito delle riunioni societarie tenutesi in quest’ultimi giorni, con senso di dovere e nel rispetto degli impegni morali da tutti noi assunti, Le rappresento quanto segue:

l’attuale situazione economica ha costretto, purtroppo, tanti potenziali contribuenti, secondo quanto dichiarato dai medesimi, a non poter sostenere il progetto attuato per l’anno calcistico 2013 – 2014 e condiviso da tutta la dirigenza, fondato su principi di socialità, sulla crescita agonistica dei giovani, valorizzando il ruolo importantissimo del settore giovanile.

Motivazioni sicuramente rispettabilissime ma, a parere dello scrivente e di tutta la dirigenza che mi pregio di rappresentare, non del tutto condivisibili, poiché riteniamo che ogni cittadino, in base alle proprie possibilità e per il bene della propria città, debba sentire il dovere di collaborare a progetti di socialità.

Di conseguenza gli sforzi economici sopportati dall’attuale società, benché siano stati di gran lunga superiori rispetto a quelli preventivati inizialmente, proprio a causa dell’anzidette disattese aspettative di tanti sostenitori, non sono risultati sufficienti a sostenere l’intera spesa.


Alla luce di ciò e considerato la ristrettezza dei tempi per l’iscrizione della squadra al prossimo campionato la società ritiene di fondamentale importanza un forte impegno da parte di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della squadra calcio al fine di raggiungere nell’immediatezza l’anzidetta iscrizione e nel contempo ricominciare a discutere di tutte le problematiche oramai note che al momento impediscono il prosieguo dell’attività stessa, individuando insieme le iniziative necessarie per fronteggiare tali criticità, le quali potranno essere risolte con la concretizzazione totale del progetto presentato lo scorso anno e condiviso da tutti quelli che parteciparono alla relativa presentazione.

In attesa di Sue decisioni e ribadendo la disponibilità della società a questo tipo di progetto sociale, nel rispetto di quanto emerso e deciso dalle riunioni tenutesi in questi giorni, restituisco il mandato a me conferito per l’anno calcistico 2013 – 2014 con l’auspicio che al più presto si possa attuare quanto sopra ritenuto, riaffermando che lo sport è un bene per i nostri giovani e per tutta la comunità, quindi un bene comune, un diritto per i cittadini, un dovere per le Istituzioni.

AMANTEA 08/07/2014        Distinti
saluti              Il Presidente             Gianfranco Nesi .

NdR Ora la parola all’assessore allo Sport GB Morelli da ora commissario .

 

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri esprime solidarietà al collega Lucio Musolino, colpevole di essersi recato ad Oppido Mamertina e che il parroco don Rustico ha chiesto ai fedeli di prendere a schiaffi.

Ecco la nota:

“Don Benedetto Rustico, parroco della Madonna delle Grazie ad Oppido Mamertina, non può più amministrare Messa e rivolgere omelie ai fedeli nella cittadina calabrese, e la Chiesa non può non assumere provvedimenti inequivocabili e decisivi”.

E’ quanto afferma in una nota il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, in riferimento alla vicenda del prete che ha invitato i propri fedeli, nell’omelia, “a prendere a schiaffi il giornalista che si trova in fondo alla chiesa”. “Un prete che lancia messaggi del genere -aggiunge Soluri- non ha nulla da insegnare a nessuno, sia credente o sia laico”.

La “caccia all’uomo” innescata da don Rustico non ha per fortuna avuto seguito “perché molto spesso -aggiunge il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria- i parrocchiani sono più civili dei loro pastori. Additare al pubblico disprezzo ed indicare come bersaglio il collega Lucio Musolino, reo soltanto di essersi recato ad Oppido Mamertina, inviato da “Il Fatto”, per approfondire e raccontare la torbida vicenda della Vara che durante la processione fa ‘inchino’ davanti alla casa del boss, resta un episodio gravissimo ed incivile, ancor più intollerabile -aggiunge Soluri- per il fatto che ad innescarlo sia stato un religioso che, in ogni circostanza, dovrebbe spendere solo parole di buon senso, di tolleranza, di civiltà e di pace.

Don Rustico ha fatto esattamente il contrario diffondendo, ci auguriamo senza rendersi appieno conto di ciò che andava predicando, il seme dell’odio, della intolleranza e della violenza. Non entriamo -prosegue Soluri- nel merito della vicenda ‘Vara che si inchina al boss’; le valutazioni sul ruolo di don Rustico nel raccapricciante episodio spettano alle gerarchie ecclesiastiche e, considerando l’apertura di un’inchiesta della DDA sull’accaduto, alla magistratura.

Come Ordine dei Giornalisti della Calabria sottolineiamo però il dato intollerabile della ‘caccia all’uomo’ lanciata dal religioso nei confronti del collega Musolino.

E su questo non possono esserci, da parte di nessuno e tantomeno da parte della Chiesa, interpretazioni di comodo”.

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