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Caso l’Ora. 45 in cassa integrazione per 24 mesi, 21 si sono dimessi
Martedì, 17 Giugno 2014 22:36 Pubblicato in CalabriaQuesto l’accordo sottoscritto ieri, all’Assessorato al Lavoro e Cooperazione della Regione Calabria, dal liquidatore del Gruppo Editoriale C&C, Giuseppe Bilotta, dal vicesegretario nazionale Fnsi, Carlo Parisi, presente con gli avvocati Cristina Pepe e Mariagrazia Mammì dell’Ufficio Legale del Sindacato Giornalisti della Calabria, dal Comitato di redazione dell’Ora della Calabria, Marco Cribari, Domenico Miceli, Mauro Nastri e Gabriella Passariello, presente con il direttore Luciano Regolo, i giornalisti Natale Iracà e Francesco Paolillo, e dall’addetto paghe della C&C, Giuseppe Perri.
Nella sede del Dipartimento Politiche del Lavoro, a Reggio Calabria, ha infatti avuto luogo l’esame congiunto per discutere della vertenza relativa ai 66 lavoratori del quotidiano nei confronti dei quali, il 24 aprile scorso, il liquidatore del Gruppo Editoriale “C&C”, Giuseppe Bilotta, ha attivato la procedura ex Legge 223/91 artt. 4 e 24 esprimendo l’intenzione di voler attuare, a conclusione della consultazione, un licenziamento collettivo per riduzione di personale che interessa la totalità dei lavoratori.
Per favorire l’incontro di oggi, il Sindacato dei giornalisti ed il Cdr avevano chiesto, giovedì scorso, al prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, di rinviare la prosecuzione dell’esame congiunto in sede predettizia, fissato per mercoledì prossimo, per accelerare la scelta dell’ammortizzatore sociale individuato, appunto, nella cassa integrazione che, in caso di mancata occupazione al termine della stessa, consentirà ai lavoratori di beneficiare del trattamento di disoccupazione.
Al tavolo della Regione Calabria, il vicesegretario della Federazione della Stampa, di concerto con il Comitato di redazione ed il direttore, ha ricordato le tappe e le modalità con cui si è arrivati alla liquidazione, evidenziando i vari aspetti di una vertenza, assurta a caso nazionale, che vede ancora sul tappeto rilevanti questioni poste all’attenzione delle istituzioni, prime su tutti il Governo nazionale.
I rappresentanti dei lavoratori hanno, inoltre, ricordato che, grazie alla sensibilità del prefetto Tomao, l’esame congiunto ha avuto inizio presso la Prefettura di Cosenza alla presenza di tutti i soggetti interessati alla procedura e che, nella medesima sede, proseguirà per tutti gli aspetti diversi da quello relativo alla scelta dell’ammortizzatore sociale, avvenuta oggi.
Alla richiesta del Sindacato e del Cdr di attivazione della Cigs per tutti i lavoratori e coinvolti nella procedura, il liquidatore ha fatto sapere che, alla vigilia dell’incontro, 21 dei 66 lavoratori interessati hanno “rassegnato le dimissioni, con effetto immediato, rinunciando alle prerogative e ai diritti connessi al preavviso”.
Pertanto, Bilotta, ha accettato la proposta di “ricorso della Cigs per 45 unità lavorative, per 24 mesi, con decorrenza 16 giugno 2014, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie”.
La Regione Calabria, preso atto di quanto emerso nel corso della riunione, “dichiara conclusa ed esperita la fase prevista dall’art. 4 comma 7 della legge 223/91 con un accordo tra le parti”.
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Aiello Calabro Cs. Elezioni comunali 2014 . Eletti e preferenze
Martedì, 17 Giugno 2014 22:23 Pubblicato in Basso TirrenoLista Uniti per Aiello Voti 881
Schede bianche 26
Schede nulle 118
SINDACO ELETTO Francesco Iacucci
Consiglieri comunali eletti Lista Uniti per Aiello
Baldini 110
Bossio 128
Chiarello 87
Guzzo 110
L. Lepore 200
R. Lepore 42 (non eletta)
Medaglia 69
Pucci 69
Lista Progetto Comune candidato a sindaco
Perri Gaspare detto Zaccagnini Voti 49
Consiglieri di minoranza
Bernardo 7 (non eletto)
Zagordo 10 (eletto)
Barone 0 (non eletta)
Benvenuto 0 (non eletta)
Briglio 1 (non eletta)
Gallo 0 (non eletta)
Santini 13 (eletta)
Ecco il consiglio insediatosi Venerdi 13 giugno
Sindaco di Calabro Franco Iacucci
Assessore Lucia Baldini.
Vice sindaco Gaspare Perri proveniente dalla seconda lista Progetto Comune resasi necessaria per rendere regolari le elezioni.
Le due liste hanno raggiunto 881 + 49 voti 930 voti, cioè meno delle metà dei votanti. I voti avrebbero dovuto essere almeno la metà degli iscritti nelle liste elettorali.
Una concreta probabilità, poiché circa metà degli aventi diritto al voto risiede all'estero.
Come si ricorderà, quello di presentare una seconda squadra, nata in seno alla stessa maggioranza, a fronte del ritiro dalla competizione elettorale del gruppo di opposizione di Alleanza di Progresso, è stato un espediente per evitare il non raggiungimento del quorum del 50% più uno dei votanti e scongiurare l'annullamento delle elezioni.
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Caterina Ciccia chiede al sindaco Sabatino un coraggioso cambio di rotta nei metodi.
Martedì, 17 Giugno 2014 20:31 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiL’applauso è scattato scrosciante e libero appena ultimata la lettura della sua nota in consiglio comunale
Abbiamo per questo ritenuto necessario portarlo alla vs attenzione, cosa che facciamo sia pure con lieve ritardo.
Eccolo, integrale .
“I miei 362 consensi individuali non meritano solo un ulteriore ringraziamento formale nella sede istituzionale, ringraziamento già peraltro abbondantemente ricambiato con affetto e stima per ognuno di loro, ma necessitano di una riflessione politica puntuale , degna di manifestare una volontà schietta, irremovibile, libera da compromessi e lontana da legami familiari importanti, e da accordi di potere.
362 manifestazioni di voto libero si rivolgono al nuovo Sindaco per ottenere delle risposte sul futuro di una città in gravissima difficoltà economica e sociale , pervasa finanche da una mancanza sempre più profonda di valori umani e rapporti civili.
Mi sono decisa e persuasa in modo sincero della mia candidatura nella lista Rosa arcobaleno di Monica Sabatino , perché ero e resto convinta ancor oggi che tale formazione coniugasse innovazione ed esperienza, ma in un’ottica di lungimirante cambiamento nella gestione della cosa pubblica.
Ho ascoltato tutte le campane, specie quelle avverse, tutte le osservazioni, anche quelle personali contrarie e ciò nonostante ho maturato una decisione che considero giusta nel suo insieme.
Tuttavia per carattere e formazione personale, da donna che ama dire ciò che pensa, da imprenditrice e specialmente come madre , unitamente ad altri 361 cittadini, che orgogliosamente mi degno di rappresentare, mi corre l’obbligo di chiedere qualcosa in più dal futuro.
Sento cioè la impellente necessità di chiedere al mio sindaco un cambio di rotta nei metodi ed una forte assunzione di responsabilità individuale, mai disgiunta dal coraggio, quale virtù necessaria per un leader.
Coraggio e responsabilità che si fondino sull’educazione, sulla democrazia e sul rispetto dei diritti civili di ognuno degli abitanti di Amantea, che non debbano mai prescindere da dichiarazioni di intenti non seguite da atti conseguenti.
La nostra campagna elettorale è stata improntata sulla innovazione, sui contenuti e sulle proposte concrete e non credo di far torto a nessuno, se sostengo, come è mio diritto, che tale forte connotazione va perseguita con ancora più forza nelle determinazioni di giunta.
Aldilà di un legittimo dispiacere personale, e per rispetto degli stessi elettori che mi hanno specificamente individuato come una delle portatrici del rinnovamento auspicato, ho accettato delle cariche subordinate sol perché frutto di una fiducia sincera sulle mie capacità di ben operare per la città, indipendentemente dal ruolo, così come del resto ho sempre fatto , spendendomi quotidianamente nel sociale.
Chiedo al mio Sindaco di voler affrontare, ciò nonostante, il prosieguo della sua attività amministrativa, nel segno di un profondo e radicale rinnovamento, che parta innanzitutto dal mantenimento di quegli ideali di innovazione anagrafica, del rispetto di genere, di cui ella stessa è primaria portatrice , delle competenze specifiche di ognuno e dell’impegno concreto , passato e futuro di ogni singolo consigliere.
Chiedo al mio Sindaco di prestare attenzione a qualunque attività associativa che si manifesti sul territorio, ad ogni aggregazione civica spontanea che parta dal basso in modo disinteressato , motivato unicamente dal desiderio di rendere migliore la vivibilità della città, di prestare attenzione alle attività produttive ed ai problemi del commercio, a rivolgere uno sguardo al di fuori delle mura, per cogliere ogni elemento ed informazione utile a promuovere il turismo nel rispetto dell’ambiente e della salute, a sostenere, senza vincoli di appartenenza politica ogni iniziativa ritenuta meritevole di sostegno e patrocinio da parte dell’Ente.
Chiedo però allo stesso tempo, al mio Sindaco, di bandire e denunciare, senza esitazione alcuna, chiunque ponga in essere , sia dentro, che al di fuori del consiglio e della giunta, atti contrari finalizzati unicamente alla ricerca del consenso ed alla visibilità personale per la ricerca di futuri lidi carrieristici, di ergersi a baluardo della coerenza politica alzando sin da subito argini visibili nei confronti di saltimbanchi e trapezisti, Sono e rimarrò rispettosamente nella maggioranza per salvaguardare questi intenti e questi idealiResterò oggettivamente attenta e puntigliosa nel mantenere vivi i rapporti con i cittadini, convinta come sempre sono stata, che i rapporti umani improntati alla sincerità, siano la base principale per ogni incarico pubblico.
Chiedo Infine al Sindaco, di non dimenticare le mie parole perché sono parole venute dal cuore, ma nutrite dalla riflessione e dal ragionamento di una persona matura e consapevole dei propri diritti e dei propri doveri.
Chiedo al Sindaco alla giunta ed a tutti i cittadini di accogliere ogni mia decisione con serenità e giudizio, criticando se si vuole anche con durezza, ma mai mettendo in dubbio la mia onestà intellettuale che era ed è il motivo principale del mio modesto intervento. Dedico questa mia avventura politica ad una persona speciale….a mio Padre. Grazie a tutti e buon lavoro.
Il consigliere Ciccia Caterina
Nella foto Ciccia Caterina ed il presidente della pro loco
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