Martedi 11 novembre in edicola il primo numero della Provincia di Cosenza.
Domani è un altro giorno.
Niente di eccezionale, ma di nuovo si!
Controcorrente rispetto al resto dell’Italia dove i giornali stampati chiudono, in Calabria, anzi in provincia di Cosenza, ne apre un altro.
Coraggio, ardire, incoscienza, voglia di cambiare e di andare controcorrente, eccesso di fiducia in se stessi da parte di un gruppo di giovani ( e di qualche meno giovane) che pensano di poter dire la loro senza se e senza ma, con profonda verità , senza non sembra semplice comprendere cosa ci sia dietro questo nuovo giornale.
Di certo si presenta come un giornale calabrese, pensato in Calabria, anzi nella provincia di Cosenza, edito in Calabria ( in fondo la Gazzetta è dalla nascita più siciliana che calabrese ed è stampata a Messina, il Garantista ci sembra molto Romano, Il quotidiano del sud ci sembra molto sannitico).
Di certo sarà un giornale che parla della Calabria, della nostra provincia, del Pollino e della Sila, del Tirreno e dello Ionio
Senza freni, senza limiti, senza padroni.
Libero.
Certo questo nuovo giornale per essere libero avrà bisogno anche dei lettori senza i quali un giornale peraltro non serve.
Un giornale che stampato , distribuito ma che viene reso non è un giornale, ma un aborto, un feto senza vita.
E la provincia di Cosenza esce per i suoi futuri lettori dei quali vorrà suggerimenti e riflessioni per poter essere il giornale di tutti i cosentini.