Ieri 1 marzo il consigliere comunale di Rende, Spartaco Pupo, e' stato sentito dagli agenti della Digos su mandato della Procura di Cosenza che ha aperto un fascicolo sulle minacce e le intimidazioni di cui l'esponente dell'opposizione è rimasto vittima negli ultimi tempi.
Tutto sembra partito dal fatto che la commissione d’accesso inviata dal Ministero per accertare eventuali infiltrazioni mafiose nel municipio rendese lo ha sentito il 18 gennaio in prefettura e dal fatto che Pupo ha consegnato loro un corposo dossier sui settori amministrativi maggiormente esposti, secondo il suo parere, a condizionamenti mafiosi.
Pochi giorni prima il consigliere rendese aveva ricevuto una lettera contenente minacce di morte
Poi un duplice tentativo di furto nella abitazione.
Da qui la sua dichiarazione:"La lettera e il duplice tentativo di furto sono i fatti più gravi che mi sono capitati in questi ultimi tempi, ma gli episodi inquietanti sono stati diversi e sono iniziati già nel mese di agosto, guarda caso qualche giorno dopo essere stato sentito dalla Dda di Catanzaro. Ho fatto il mio dovere nel denunciare tutto alle forze dell'ordine e confido nel lavoro dei magistrati che, sono certo, non lasceranno nulla di intentato nell'accertare la matrice, l'origine e la finalità di queste azioni, a tutela dell'incolumità mia e dei miei familiari e anche del mio diritto di svolgere liberamente il ruolo di consigliere di opposizione in favore della legalità' e della trasparenza".
Che cosa contiene il dossier del consigliere che peraltro non sia notorio? Chi ha paura di quello che può essere scoperto? È possibile che a Rende sia un solo consigliere a sapere ed a parlare?