Le elezioni al comune di Cosenza sono il più grosso “affaire” politico dei prossimi mesi in Calabria.
Ed è per questo che intorno ad esso si stanno definendo tanti accordi sottobanco che non saranno mai svelati nella loro essenza al popolo calabrese.
Il primo è la approvazione da parte del consiglio comunale del capoluogo della provincia, in una seduta aperta alla quale hanno partecipato il governatore Oliverio e i vertici della sanità cittadina (il Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza Eugenio Corcione, il Direttore dell’azienda Ospedaliera di Cosenza Mario Veltri), di un ordine del giorno con il quale “si chiede al Governo nazionale di dichiarare al più presto la cessazione della fase commissariale e la restituzione al Consiglio ed alla Giunta regionale di prerogative, diritti e funzioni che loro competono per il governo del servizio sanitario regionale”.
L’altra voce che corre è che il posto di direttore dell’Asp della provincia cosentina è oggetto di accordo finalizzato a definire gli appoggi necessari a garantire la elezione del nuovo candidato a sindaco di Cosenza.
Proprio in ragione di tali necessità appare certo il defenestramento dell’attuale commissario Filippelli.
Ovviamente fatto salvo il possibile pronunciamento della Corte costituzionale di cui è attesa la sentenza sulla legge elettorale e che potrebbe azzerare tutto in Calabria.