Su Tenonline leggiamo il seguente articolo: San Giovanni in Fiore (CS) :(nella foto la Bindi il 13 febbraio nel Polifunzionale)
- Davanti al comune di San Giovanni in Fiore le proteste sono quasi quotidiane, il municipio è il punto di riferimento per i tanti che nella cittadina della Sila hanno perso il lavoro, hanno conti in sospeso o un lavoro non l’hanno mai avuto.
-Da qualche giorno davanti al palazzo di città stazionano una cinquantina di persone, appartengono a quest’ultima categoria, anzi a nessuna perché ognuno di loro ha una storia diversa.
-Alcuni sono giovani, altri hanno superato i 50 anni, qualcuno nonostante le difficoltà è riuscito a mettere su famiglia, il comune denominatore è la disperazione.
-Non è una protesta, è una richiesta d’aiuto, di dialogo, una presenza silenziosa che vuole spingere chi amministra la città ad occuparsi di un problema che sembra senza via d’uscita.
-Il Sindaco Barile non si sottrae certo al confronto, la situazione a San Giovanni in Fiore è critica, ma la presenza dei cittadini davanti al comune è un segnale da cogliere.
L’amministrazione comunale ha idee e progetti, innovativi e non agevoli, il primo cittadino spera nel supporto delle altre istituzioni.
Sembra l’anteprima di quanto può succedere dappertutto in Calabria. Amantea inclusa.
Solo che davanti al municipio di Amantea non stazionano disoccupati.
Ed allora delle due l’una: o i disoccupati sono solo a San Giovanni in Fiore che è pertanto la sola polveriera in Calabria o i sangiovannesi sanno protestare meglio degli altri calabresi.
Non sarebbe male che Ten realizzasse un servizio sulla situazione della disoccupazione in Calabria: chi altri se non una televisione regionale che non sia asservita al potere?