Ancora una volta i furbetti del cartellino di un paesino della provincia di Cosenza, San Vincenzo La Costa, e il personale dell’Azienda Sanitaria di Cosenza sono finiti in prima pagina perché anziché andare a lavorare andavano al bar o a fare la spesa.
Sono state notificate dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza 12 misure cautelari nei confronti di dipendenti del Comune suddetto e 4 a dipendenti dell’Azienda Sanitaria Cosentina impiegati presso il Servizio Cure Domiciliari Integrate.
I dipendenti pubblici sono indagati per truffa aggravata, per essersi indebitamente assentati dal luogo di lavoro.
La Guardia di Finanza ha accertato le condotte criminose attraverso le attività di videosorveglianza, pedinamenti ed osservazioni occulte, indirizzate a rilevare gli effettivi comportamenti dei dipendenti fedifraghi.
Gli impiegati dell’Azienda Sanitaria di Cosenza sono un medico e tre infermieri. Il Giudice delle Indagini preliminari ha disposto la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio dal pubblico impiego presso l’Azienda per la durata di dodici mesi.
Per otto degli indagati del Comune di San Vincenzo La Costa il Giudice, invece, ha disposto l’obbligo di presentarsi tutti i giorni lavorativi, per due volte al giorno, presso le Forze di Polizia.
La Guardia di Finanza ovunque in Italia sta pizzicando impiegati fannulloni e furbetti che invece di andare a lavorare se ne vanno in giro a fare i loro porci comodi, ma purtroppo, ancora una volta, dobbiamo registrare casi eclatanti e personale indegno a ricoprire cariche nei Comuni e nelle Aziende ospedaliere.
Ma non capiscono che fanno danno a loro stessi e alle aziende dove prestano servizio?
Ma hanno davvero “na bella faccia tosta”.
“Nun si mparano mai!”.