Quest’anno la marcia dell’orgoglio omosessuale, meglio nota come “Gay pride”, si terrà quest’anno a Cosenza.
La città dei Bruzi, infatti, è location prescelta per il “Calabria pride” del prossimo primo luglio.
A ufficializzarlo è il sito “Pride online” con un’intervista a uno dei compomenti del comitato promotore dell’iniziativa.
Organizzato dai circoli dell’Arcigay calabrese, il “Pride” trae origine dalle rivendicazioni mosse dalla comunità degli omosessuali contro ogni forma di discriminazione e di omofobia.
Quella del prossimo primo luglio sarà la parata conclusiva di una kermesse che, precisano gli organizzatori, avrà inizio già l’otto maggio con un convegno che parlerà di lavoro, «proprio a voler porre in evidenza l’assoluta pluralità delle rivendicazioni che non attraversano la sola sfera dei diritti umani. Ma anche quelle dei diritti civili»
Il Pride di quest'anno non sarà a valenza regionale ma provinciale.
Di conseguenza tutte le info verranno rese note su un'altra pagina ufficiale dedicata al Cosenza Pride che verrà lanciata subito dopo la conferenza stampa che si è svolta oggi 27 aprile alle ore 11,00 presso la Casa delle Culture di Cosenza (Via Bernardino Telesio, 98) - Sala Gullo.
“Dopo tanti anni di desiderio e di attesa faremo il nostro primo Pride provinciale a Cosenza”, queste le parole del presidentessa dell'Eos Arcigay Lavinia Durantini, durante la presentazione del Pride che per la prima volta si terrà nella città bruzia “un territorio fertile e socialmente attivo contro ogni discriminazione”.
Un programma ricco di eventi che dall'8 maggio traghetterà verso l'Onda Pride del 1 luglio.
Il primo appuntamento prevede la partecipazione della senatrice Monica Cirinnà, impegnata nella lotta all'uguaglianza e firmataria della legge sulle unioni civili varata nel 2016.
Le attività punteranno a una battaglia di diritti per tutti.
Alla presentazione dell'evento, moderato dalla giornalista Carla Monteforte, erano presenti oltre a Eos Arcigay capitanato dalla presidentessa Lavinia Durantini, Federico Cerminara (militante queer e coautore del documento) e Gaetano Fazari (portavoce del gruppo comunicazione) e Giovanni Barbierio (comunicazione).
La celebrazione dell’orgoglio Lgbtqi con dibattiti, eventi e parate vede anche la presentazione di un documento politico dove partendo dagli strumenti culturali, passando anche dalla scuola e dai servizi che mancano e dalla prevenzione, si arrivi a superare le discriminazioni puntando anche alla chiarezza delle informazioni.