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Redazione TirrenoNews
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Scoppia un incendio e dopo spento si scopre una discarica.
Martedì, 20 Agosto 2013 16:51 Pubblicato in CosenzaSiamo a Cosenza in località colle Mussano. Scoppia uno dei tanti incendi. Intervengono i Vigili del Fuoco di Cosenza che lo spengono e scoprono due aree di discarica.
Il comando provinciale dei Vigli del Fuoco segnala la vicenda alla Polizia provinciale che rileva trattarsi di due siti per una superficie di circa 2500 mq
C’è di tutto dice la Polizia provinciale che li sottopone a sequestro: materiale plastico, vetro, imballaggi primari e secondari, parti di autoveicoli, pneumatici fuori uso, materiale ferroso, rifiuti da demolizione, lastre di eternit, cumuli di guaina bituminosa, barattoli e bidoni in latta contenenti solventi chimici, in violazione agli artt. 255, 256, 192 del D. lgs 152/06 e s.m.i.
Una storia infinita e vergognosa.
Nessuno mai rileva alcunché, nessuno ferma gli automezzi pieni di rifiuti speciali e pericolosi che poi danno luogo a queste discariche.
Non è un solo viaggio. Sono tanti, fatti sempre dalle stesse persone certe che tanto nessuno mai li scopra.
Difficile scoprire gli autori di queste condotte illecite
E serve anche poco sequestrare l’area per evitare che “ la libera disponibilità delle cose pertinenti al reato possano aggravare o protrarre le conseguenze di esso” come si usa scrivere.
E’ una guerra nella quale vince sempre il “malfattore” e perde sempre “la natura”.
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Praia a Mare . Sicari armati sotto gli ombrelloni dopo l'omicidio di Vincenzo Pipolo
Martedì, 20 Agosto 2013 13:15 Pubblicato in Alto TirrenoLunedì dieci sicari giravano armi in pugno sotto gli ombrelloni di Praia a Mare, nel cosentino. Pistole e mitragliette in vista tra i turisti allibiti, alla ricerca dei familiari di Giovanni Marrazzo, il pregiudicato che domenica ha speronato e ucciso Vincenzo Pipolo di 62 anni ritenuto affiliato all'omonimo clan. I parenti di Pipolo aveva giurato vendetta già il giorno dell'omicidio. In circa duecento tra familiari e affiliati (come si vede nel video, con il figlio aggrappatosi addirittura all'auto dell'agenzia funeraria), si erano riversati in strada attorno alla salma, in molti accorsi direttamente dai quartieri di Napoli dove sono egemoni. Nessun incidente stradale, nessuna lite banale.
I Pipolo e i Marrazzo si conoscono bene. Vivono nello stesso quartiere a Napoli. Vanno in vacanza da anni a Praia a Mare. Proprio in un incrocio del cosentino Pipolo avrebbe incrociato Marrazzo. Lui sullo scooter, Marrazzo a bordo della Panda in compagnia della figlia di 26 anni. Poi la provocazione di Pipolo: «Ma tu stai ancora qui? Ma perché non te ne torni a Napoli?». Uno smacco troppo grande per chi aspira ad avere un ruolo criminale nel quartiere. E poi troppi altri precedenti, acredini familiari che andavano «sanate». Insomma, nessuna lite per viabilità. Secondo gli inquirenti Marrazzo cede alla provocazione e premedita l'omicidio. Un breve inseguimento, poi lo speronamento e la coltellata dritta al cuore dopo la caduta dallo scooter.
Quella che si sta scatenando in queste ore è una vera e propria caccia all'uomo. Tutto il clan di Pipolo (la moglie è una Zizolfi, organica al clan Mariani di Forcella) sono sulle tracce dei rivali. Al punto che dal giorno dell'omicidio nessun Marrazzo ha fatto ritorno a casa, almeno stando alle informative degli inquirenti. Nella sede della polizia stradale di Angri, che ha intercettato l'auto in fuga dopo la repentina attività di indagine dei Carabinieri del nucleo operativo di Scalea, si sono recati anche alcuni familiari dell'omicida. «Restiamo qui per stanotte, è più sicuro» pare abbiano detto alle forze dell'ordine. In attesa dell'autopsia che verrà seguita anche da un perito di parte nominato dalla famiglia Pipolo. Poi i funerali. Ad alta tensione.
Tutto l’articolo su Il Corriere della Sera
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Musica, sempre musica. E’ l’elemento attrattore per eccellenza. Uno che canta , pochi che suonano e tutti che ballano.
Anche il Movimento 5 stelle si avvale di questa formula e stasera presenta sul lungomare la sua performance politico musicale
Per fortuna che insieme agli artisti ci sono anche i politici.
Ben due deputati ed un senatore.
Cose che ad Amantea si vedono( e forse nemmeno) solo in vista delle elezioni, quando i politici locali si accompagnano ai big politici per trarne il vantaggio del potere, vero o supposto che sia, che le loro cariche lasciano intuire.
Ma non stasera: almeno si spera.
Stasera saranno presenti il deputato Sebastiano Barbanti ( già attivo per le necessità di Amantea, quale il porto insabbiato) , il deputato Paolo Parentela ed il senatore Francesco Molinaro.
Incontreranno gli amanteani e parleranno dei problemi in generale del paese Italia e del paese Amantea.
Verranno a dare un volto ad un movimento che ad Amantea è nato come movimento spontaneo ma che deve farsi apprezzare come “soggetto politico” e non solo come movimento.
Appuntamento alle ore 22.00, allora, sul lungomare.