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Redazione TirrenoNews
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E’ morto il sindaco di Amantea Francesco Tonnara
Mercoledì, 07 Agosto 2013 12:16 Pubblicato in Primo PianoNulla ha potuto la sua “classe” politica contro il “male” che lo ha colpito e contro il quale inani sono stati la sua forza d’animo, la sua fede, la scienza medica.
E quel male, innominato ed innominabile, che ti pervade inarrestabile, alla fine lo ha vinto, lo ha portato via alla sua famiglia, alla città, ai suoi amici.
Nessuno ci credeva. Franco era un combattente, capace di affrontare, come ha fatto nella sua vita, tanti momenti difficili, uscendone spesso, se non sempre, da vincitore.
Ma Franco non era solo il politico per antonomasia di Amantea , era soprattutto un uomo, un amico.
Ed è questo il tratto che lo conserverà indelebile nelle menti e nei cuori di tanti.
I giudizi politici sono insinceri, umorali, impropri, sia quando individuali, sia quando collettivi. Ed ascoltarli e farne tesoro non offre quella verità che occorre sempre cercare.
E’ doveroso, invece, far prevalere il giudizio sull’uomo. Quello semplice, senza presunzione, senza arroganza, serioso, se vuoi, anche se non era difficile cogliere quel sorriso profondo, come nella foto che ci piace partecipare perché veramente espressiva di quel Tonnara che mancherà a tanti e non solo alla sua famiglia, ai suoi intimi, a quelli che hanno vissuti i momenti difficili che lo hanno avvicinata ad un evento che nessuno avrebbe voluto, a quelli che più semplicemente hanno pregato per la sua salute, per la sua vita.
Preghiere inascoltate purtroppo, ma preghiere da continuare.
Domani giovedì 8 agosto, alle ore 17.30 i funerali presso la chiesa di san Bernardino. L’ultima occasione per salutare una persona perbene , un amico, che ha combattuto, senza vincerla, ma con tantissima forza, insieme ad Anna , la moglie, ed ai figli, la terribile guerra contro la malattia del millennio, quel male oscuro che non si sa bene da dove venga ma che porta tanti verso un ordinario e terribile epilogo.
Addio Franco, sarai indimenticabile!
Ospedale Annunziata: Sangue infetto: Si sapeva ma non è stato fatto quanto dovuto:
Mercoledì, 07 Agosto 2013 09:33 Pubblicato in CosenzaArrestateli tutti. E’ prepotente la voglia di gridarlo, usando il leit motiv del movimento antimafia dei giovani calabresi “ E adesso ammazzateci tutti “.
E’ prepotente la voglia di gridarlo perché uccide più la sanità che la ‘ndrangheta!!
E’ prepotente la voglia di gridarlo quando si viene a sapere che comunque l’ispezione svolta nel settembre 2012 aveva segnalato “Ben 65 irregolarità, 17 delle quali gravi, «con potenziale impatto diretto negativo sulla sicurezza del donatore o del paziente».
E’ la sintesi della relazione del 10 ottobre del 2012 che “fotografava” la realtà del servizio trasfusionale dell'Azienda ospedaliera “Annunziata” di Cosenza, ai cui vertici erano stati dati dai 15 ai 30 giorni di tempo per sanare le «criticità rilevanti riscontrate».
Ora la morte di Cesare Ruffolo, il 75enne deceduto a causa di una trasfusione di sangue contaminato da germi.
Possibile si chiede l’intera Italia che si sapesse e nessuno abbia fatto quanto dovuto?
Ed allora questo è il momento in cui la procura della repubblica indaghi ed arresti i responsabili di questa vicenda, cominciando da coloro che dovevano esercitare i controlli e da coloro che dovevano eseguire gli interventi sanatori.
Basta forse… E’ il caso di toccare anche i vertici di un sistema sanitario che non può curare perché lui stesso ammalato. Toccare ed arrestare, per arrestare le morti di incolpevoli calabresi che non possono sempre emigrare nel resto d’Italia per curarsi!
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Fa sesso con 14enni regalando telefonini, schede,profumi e vestitini
Mercoledì, 07 Agosto 2013 09:31 Pubblicato in CatanzaroSi chiama R.R. ed ha 63 anni.
In cambio di modeste somme di denaro e piccoli regali, come ricariche telefoniche, profumi e capi di abbigliamento R.R. ha indotto quattro ragazzine ad avere rapporti sessuali con lui.
L'uomo ha creato un consolidato rapporto confidenziale con le ragazze anche grazie alle condizioni di disagio familiare ed economico delle stesse.
R.R. è riuscito a diventare loro punto di riferimento anche per i bisogni quotidiani, come quello di accompagnarle nei loro spostamenti ,oltre che quello di garantire le loro piccole spese.
Tutto in cambio di favori sessuali.
L’uomo, infatti, pretendeva la loro disponibilità, a volte anche immediata, per soddisfare le sue voglie sessuali.
Sembra perfino che R.R. usasse le ragazze per convincere altre minori disagiate ad avere rapporti sessuali, sempre in cambio di piccole modeste somme di denaro.
Ora l’arresto conseguente alla denuncia del padre di una di queste ragazze che ne mese di ottobre del 2012 denunciò agli inquirenti i sospetti nati dal vedere la propria figlia in possesso di vestiti, cosmetici e cellulare, non giustificati dalle somme di denaro che lui le poneva a disposizione. Poi l’arresto
E’successo a Catanzaro.
Ma potrebbe essere successo o succedere dappertutto.
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