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Redazione TirrenoNews

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Se populista è chi si ribella, siamo tutti populisti

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa che preannuncia per lunedì 16 dicembre il Sit-In del Coordinamento 9 Dicembre: Un sit-in contro il governo Letta e contro una classe dirigente incompetente ed irresponsabile, contro l’asservimento ad una Europacinica unita da logiche bancarie perverse e non per il popolo , per la riconquista della sovranità monetaria e della democrazia autentica, per l’abbattimento di apparati inutili creati per generare poltrone ad alta remunerazione che sottraggono reddito alle attività produttive di questo paese, per una moratoria su aggravi fiscale e contributivi per le partite IVA non più in grado di farvi fronte in una fase di acuta e grave congiuntura economica, per una politica di accompagnamento solidale all’uscita dalla crisi di reddito delle famiglie, per lo sblocco delle professioni blindate dalle caste per dare spazio a giovani di talento senza futuro nel giornalismo-nelle professioni-nei servizi, per una diversa politica di credito ad aziende e privati, per un recupero di potere democratico attraverso il voto popolare.

Sono questi alcuni dei punti su cui il Coordinamento 9 Dicembre sta aprendo un dibattito in ordine sparso, ma con l’obbiettivo di arrivare ad un’azione coordinata e fortemente determinata.

Il Coordinamento 9 Dicembre, come tutti i movimenti che interpretano un sentimento popolare, non intende operare nella presunzione di sostituirsi alle istituzioni , né questo ha mai rappresentato il carattere distintivo dei movimenti.

I movimenti popolari non inventano disegni di legge né programmi politici, ma hanno il compito di sollecitare le istituzioni a compiere il loro dovere di rappresentanza e di ascolto delle istanze popolare, oggi più che mai urgenti e drammatiche, sebbene sia stata definitivamente sancita la illegittimità della attuale ruolo di rappresentanza di questi papponi di governo.

Lunedì 16 Dicembre, dalle ore 7:00 ad oltranza, sulla S.S.18 all’altezza del Primo Semaforo in Provenienza dal Lato Sud.

La protesta si inserisce nel clima di mobilitazione che a livello nazionale sta infiammando le piazze e che nei giorni scorsi ha portato anche in Calabria diversi presidi e flash mob.

Dietro la semplificazione del nome “forconi”, che giornalisticamente fa presa sul pubblico, si nasconde un profondo malessere del popolo italiano. Quello che si sta muovendo in questi giorni è il popolo spontaneamente organizzato per cambiare le cose, è la voce genuina di chi non ce la fa più, di chi non può starci a queste condizioni. Il premier Enrico Letta ha sostenuto in questi giorni che chi protesta ora non è rappresentativo: ebbene dovrebbe spiegarci con quale coraggio parla di rappresentatività quando il popolo è in piazza contro un governo che non è stato scelto da nessuno, sostenuto da un PD che rappresenta meno di 2 italiani su dieci, considerato l’altissimo tasso di astensionismo alle ultime elezioni, e da un Nuovo Centro Destra che alle ultime elezioni neanche esisteva.

E contro questo colpo di stato chi si ribella viene tacciato di populismo. Ecco dunque che, se si profila una lotta dei populisti contro i servi di un capitalismo finanziario alla deriva e contro un’oligarchia decisa a non abbandonare il timone, allora occorre stare assolutamente dalla parte di chi, al di là delle demonizzazioni dei media prezzolati, viene tacciato di populismo. Se populista è chi sta dalla parte del tricolore, che è solo quello che vogliamo che venga esposto, se è quello che per l’unità del popolo oltre ogni sigla partitica, contro le ruberie della politica e le imposizioni di Bruxelles e dei mercati, indifferenti alla crisi che morde nelle tasche della classe media come mai prima d’ora, allora siamo tutti orgogliosamente populisti.

Se populisti è il grido di un popolo che non sopporta più ingiustizie, tutti coloro che vogliono lanciare questo grido sono chiamati a partecipare al Sit-In di Lunedì 16 Dicembre. E’ indispensabile che la mobilitazione sia costante e si propaghi ovunque, perché si ottenga qualcosa. Ognuno di noi è responsabile del proprio domani.

Vogliamo solo Bandiere Tricolore, vogliamo la Nazione, il resto non conta……

Coordinamento 9 Dicembre

Forconi Amantea, 14/12/2013

Dopo l'arresto del luglio scorso dei 4 responsabili della società - Mario LO PO, Giovanna TROVATO, Leonardo TROVATO e Maria Grazia LO PO, accusati di associazione per delinquere e peculato , le Fiamme Gialle del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Reggio Calabria, hanno ora quantificato il plurimilionario danno causato ai Comuni e segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Catanzaro 21 soggetti.

Tutte persone "legate" alla SO.GE.FI.L. Riscossione S.p.a. che, per il proprio comportamento partecipe o omissivo, dovranno ora risarcire allo Stato il danno cagionato, comprensivo degli interessi.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Cosenza.

I finanzieri hanno scoperto che i soldi dei cittadini, versati per l'IMU o per la TARES, venivano in realtà utilizzati per fare shopping su Internet, per il pagamento di fantomatiche consulenze, o per elargire lauti compensi agli amministratori della società di riscossione.

Trentatre milioni di euro di tributi sono stati infatti versati dai contribuenti di cinquanta comuni calabresi ma sono finiti nelle tasche dei responsabili della SO.GE.FI.L. RISCOSSIONE S.p.A., società cosentina operante nel settore della riscossione per conto di enti pubblici territoriali.

Tra i Comuni truffati - circa 50 che, nel periodo 2005-2012, hanno affidato il servizio di accertamento e riscossione alla SO.GE.FI.L.- quelli maggiormente danneggiati sono risultati Nicotera (VV) al quale sono stati fraudolentemente sottratti quasi 8,5 milioni di euro,

Cariati (CS) che ha subito un danno di 4,3 milioni di euro,

Nocera Terinese (CZ) di 2,2 milioni,

Parghelia (VV) di 1,8 milioni,

Amantea (CS) e Falconara Albanese (CS) per circa 1,5 milioni.

Tra tanti guai almeno una cosa buona:

Le indagini proseguono, anche con la collaborazione dei finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, per accertare eventuali responsabilità patrimoniali dei pubblici amministratori che con il loro comportamento hanno consentito alla SO.GE.FI.L. RISCOSSIONE S.p.A. ed ai suoi amministratori di provocare l'ingentissimo danno alle casse pubbliche.

Qualcuno trema? Bene!

Nessuno si dispiacerebbe se il nuovo anno 2014 ci facesse il regalo di farci scoprire chi c’era dietro alla Sogefil alla quale i comuni truffati hanno affidato la riscossione e se tra i pubblici amministratori ci fosse uno o più responsabili, magari solo patrimoniali.

La notizia circolava da diversi giorni

Ed era fortemente attendibile per due distinte e complementari ragioni

Da un lato lo sgarbo di Cesa che aveva optato per la Calabria lasciando fuori dal parlamento Roberto Occhiuto, quasi come se i voti presi in Calabria fossero suoi o di Casini.

Dall’altro il rapporto poco felice con i gentiliani, fortemente concorrenti, così che appena Pino e Tonino sono passati con il NCD di Alfano e Quagliariello era gioco forza entrare in Forza Italia.

Per rendere pubblica la cosa i fratelli Occhiuto hanno dovuto attendere l’ incontro con Berlusconi che, ovviamente, non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione .

Fuori i Gentile dentro gli Occhiuto , fa quantomeno 2 a 2.

Scornati ovviamente Cesa-Casini ed i Trematerra il cui UDC continua a “squagliarsi” giorno dopo giorno; dopo la perdita di Tassone oggi anche quella degli Occhiuto.

E non sorprende la soddisfazione di Galati, Morrone e Foti

Giuseppe Galati, anche lui ex Udc ha dichiarato: «La scelta di Roberto e Mario Occhiuto assume un grande significato sul piano politico perché rappresentano personalità di indubbio valore che accrescono l’anima moderata del nostro movimento».

Soddisfatto anche l'ex parlamentare Nino Foti per il quale l’ingresso dei fratelli Occhiuto «sarà un apporto importante e significativo, essendo gli stessi persone valide e stimate. La loro scelta, unita a quella di tanti altri amministratori che in questi giorni hanno deciso di sposare la causa di Forza Italia testimoniano la validità del progetto politico di Forza Italia».

Felice anche Ennio Morrone, capogruppo di Fi in consiglio regionale, il quale ha espresso «vivo apprezzamento riguardo la scelta dei fratelli Occhiuto di aderire a Forza Italia». Non solo ma Morrone si è dichiarato « certo che, a breve, altri amministratori, dirigenti e simpatizzanti seguiranno la medesima scelta».

Nessuna dichiarazione, per il momento, da parte dell’UDC.

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