Era il 17 dicembre quando il governatore Oliverio annunciò lo sciopero della fame per protestare contro il suo coinvolgimento nell'inchiesta “Lande desolate”.
Ne parlò tutta la Calabria, gran parte dell’Italia ed anche oltre.
Oggi è il trentesimo giorno( 18 dicembre-16 gennaio)
Ad oggi non si hanno più notizie della sua protesta.
Fra 10 giorni arriveremo ai fatidici 40.
40 è un numero simbolico.
Quaranta furono i giorni del diluvio;
quaranta i giorni trascorsi da Mosè sul monte Sinai;
quaranta giorni durò la lotta di Davide contro Golia;
quaranta sono i giorni del cammino di Elia prima di incontrare il Signore sul monte Horeb;
per quaranta giorni Giona annuncia la parola di Dio a Ninive;
quaranta i giorni del digiuno di Gesù nel deserto prima di iniziare la sua missione;
quaranta i giorni durante i quali il Signore risorto appare ai suoi e li prepara alla loro missione;
quaranta gli anni dell’esodo;
Il numero quaranta è chiaramente un simbolo per indicare un periodo di lotta, di fatica, di purificazione in vista di grandi eventi, di importanti scelte, di un nuovo capitolo nella storia della propria vita.
Ora sembra che Oliverio non abbia sospeso lo sciopero della fame.
Anzi, scrive Pietro Bellantoni, Oliverio, “sembra invece godere di buona salute, come dimostrano le ultime foto pubbliche( In una, scattata lo scorso 9 gennaio, il presidente del Pd è stato ritratto durante un incontro a San Giovanni in Fiore con i nuovi commissari della Sanità calabrese, Saverio Cotticelli e Thomas Schael).
In quell'occasione, il governatore è apparso tutt'altro che smagrito, per niente debilitato da uno sciopero della fame che – se condotto fino in fondo – avrebbe dovuto determinare evidenti conseguenze fisiche.
Per fortuna, invece, il presidente calabrese è apparso in ottima forma o, comunque, non meno in salute rispetto al passato.
Poi una seconda verità: «Macché sciopero della fame, lo ha annunciato ma non lo ha mai portato avanti. Qualcuno lo ha consigliato male», confessa uno dei collaboratori storici del governatore. È dunque più che possibile che la sortita di Oliverio sia stata solo una mossa propagandistica, un annuncio e niente più.
Non sarebbe nemmeno la prima volta. Circa un anno fa, Oliverio aveva dichiarato pubblicamente la sua intenzione di incatenarsi davanti a Palazzo Chigi per protestare contro il commissariamento della sanità calabrese.
Inutile cercare su Google le parole “Oliverio” e “incatenamento”: non comparirà alcuna immagine del presidente con le catene ai polsi.
Altrettanto se cerchi Oliverio fine sciopero della fame.
Insomma è una bufala od un miracolo?
Paola-Cetraro. Operava le ritenute alla fonte per i propri lavoratori e collaboratori, ma non le versava all'Erario.
Per questo, un imprenditore della provincia di Cosenza è stato denunciato per il reato di omesso versamento di ritenute dovute o certificate, con il conseguente sequestro di 471mila euro.
In azione i finanzieri della Compagnia di Paola e della Tenenza di Cetraro che hanno eseguito il sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni emesso dal gip di Paola, Rosamaria Mesiti, su richiesta del procuratore Pierpaolo Bruni e del sostituto Maurizio De Franchis.
E' stato scoperto che una società attiva nel settore medico, sebbene nel 2014 operasse le ritenute per i propri lavoratori e collaboratori, poi non provvedeva a versarle al Fisco, determinando così un'evasione fiscale.
Ndr La GdF comincia a toccare il settore medico che nasconde i più grandi evasori. Un buon segno, ma c’è ancora tanto da scoprire….
Riceviamo il comunicato stampa della senatrice del M5s Rosa Silvana Abate relativa all’ Ospedale unico della Sibaritide
Si legge nel suo comunicato «In corso la verifica del progetto definitivo che dovrebbe essere approvato entro fine mese.
In questi giorni è previsto l’avvio del getto dei magroni. Completamento dei lavori entro il 2021.
In Regione, oltre che del nosocomio e in attesa di avere un incontro con il Ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, si è parlato anche di Frecciargento e del tratto della Ss 106 Sibari-Crotone che presenta la mortalità maggiore. S’è discusso anche di agricoltura e della situazione del Crati».
Bene.
Poi leggiamo: «Sono stata ieri negli uffici della Regione Calabria – ha spiegato la Senatrice Rosa Silvana Abate – per discutere di una serie di problemi riguardanti la Sibaritide, l’Alto e il Basso Ionio. Nello specifico si è parlato di agricoltura, ospedale unico e infrastrutture».
Inoltre si legge« In attesa di incontrare nei prossimi giorni il Ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, ho avuto una serie di interlocuzioni con i tecnici regionali sia per parlare del Frecciargento che collegherà la Sibaritide a Roma in quattro ore circa, sia del tratto della Statale 106 che collegherà Sibari a Crotone, il tratto più delicato e pericoloso dove si contano vittime a non finire per come emerso anche dagli ultimi rapporti sulla mortalità nella fascia jonica».
Infine aggiunge “ Non mi fermo qui, nei prossimi giorni incontrerò il neocommissario alla sanità calabrese, il generale dei carabinieri Saverio Cotticelli, proprio per discutere di queste difficoltà e vedere il da farsi. Con altri responsabile(i) – infine – abbiamo discusso anche di agricoltura e della situazione del Crati, presto ci saranno novità anche qui».
Benissimo.
Ma a tal punto si impone una domanda alla senatrice:
« C’è qualcuno del M5s che può o deve interessarsi ai problemi del tirreno, in particolare il tirreno cosentino, come fa Lei per lo Ionio o dobbiamo restare sempre gli ultimi in questa Calabria che è ultima?
Grazie per la risposta»
Giuseppe Marchese –Amantea