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C’è una evidente segnalazione della insufficienza dei servizi sanitari del locale Poliambulatorio nella nota che il Rotary ha inviato alla direttrice del Distretto sanitaria del Tirreno cosentino d.ssa Riccetti.

E, nel contempo, c’è una chiara disponibilità a porre in campo le innegate qualità professionali esistenti nel Rotary di Amantea e rappresentate da Curcio Giuseppe( delegato), Di Leo Antonio Raffaele(componente) e Frangione Antonio (componente), per migliorare i servizi offerti agli amanteani.

 

 

 

Una presa di posizione, quindi, che dichiara la forte attenzione del sodalizio rotariano di Amantea verso i bisogni del popolo degli ammalati del locale poliambulatorio

La dichiarazione di disponibilità alla collaborazione con la dirigenza del distretto nel rispetto, da un lato, delle leggi correnti e, dall’altro, delle regole statutarie rotariane è la conferma di una storia di attenzione del sodalizio rotariano ai bisogni sanitari.

Non possiamo che formulare fervidi auguri al Rotary per questa proposta, pur consapevoli della forte difficoltà di giungere ad una univocità di individuazione degli obiettivi e di una immediatezza nelle risposte.

Pubblicato in Politica

Cambia la sanità in Calabria.

E bisogna dire grazie alle associazioni che sopperiscono alle deficienze, anche gravi, delle istituzioni.

Si può capire ed accettare, infatti, che il camper possa rendere un servizio così importante in un paesino dove non c’è un ospedale, dove non c’è un poliambulatorio, o che da essi sono lontani, ma non ad Amantea che ha perfino la radiologia.

E purtuttavia è la risposta, l’unica risposta, anche qui, ad Amantea.

E meno male.

Meno male, cioè, che Rotary ed Avis si spostano sul territorio per dare risposta ai bisogni delle varie comunità.

Grazie a loro.

E grazie anche a Maria, ad Angela ed a Giovanna che si sono prestate a favore di coloro che avevano bisogno di effettuare una MOC.

Grazie per la professionalità.

E grazie, anche, per la signorilità ed eleganza, e soprattutto per il sorriso con il quale accolgono le decine e decine di pazienti.

Soprattutto donne, ma anche uomini.

Nella sola mattinata ben più di 50 prestazioni.

Peraltro ci dice Pino Curcio che il camper sta usando una apparecchiatura innovativa e di alta qualità.

Il camper resterà ancora oggi pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00.

Domani 16 giugno il camper sarà a Longobardi.

Domenica 13 maggio alle ore 18.30 presso l’Hotel Mediterraneo il Rotary di Amantea terrà un convegno pubblico dal titolo “ Un dono per la vita” finalizzato a informare e sensibilizzare alla donazione degli organi.

Il convegno inizia con i saluti del Presidente del Rotary club Amantea Antonio Morelli

 

Introduce e modera Bruno Amantea Presidente del Rotary Club Presila Cosenza Est

Presenta il progetto Rita Roberti del Rotary Club Presila Cosenza Est

Relazionano:

- il dr Vincenzo Pellegrino chirurgo UOSD Chirurgia epatobiliopancreatica e trapianti dell’AO di Cosenza

- il dr Sebastino Vaccarisi direttore responsabile Chirurgia epatobiliopancreatica e trapianti dell’AO di Cosenza

Segue la Proiezione fiction didattica della donazione degli organi “ La morte non esiste”

Trarrà le conclusioni Francesco Socievole Governatore emerito D 2100 Rotary club Amantea

Il Rotary vuole ricordare che tra le cause principali della limitata disponibilità di organi, tessuti e cellule vi è certamente la scarsa informazione e, talvolta, disinformazione, che impediscono che la donazione sia vista dalla collettività per quello che è, ovvero un gesto di grande solidarietà.

La donazione sarà una occasione per essere migliori.

Lo abbiamo incontrato qualche giorno fa.

Era lì su via Antica, quella che parte dalla attuale Casa della famiglia Buffone, soprannominati “ I Tirri” , probabilmente perché, un tempo, furono guardiani della più grande torre cittadina a difesa del ponte levatoio, quello descritto nella stampa del Pacichelli.

Stava seduto su uno dei gradini che un tempo davano accesso alla sua chiesa.

Stava per imbrunire e la sua inconfondibile barba bianca spiccava ancora nel grigiore di quell’angolo semibuio.

“Buonasera san Nicò!. Che fate qui?. Non vi ci ho visto mai!”

“Buonasera a te. Devo dire che la tua domanda è impropria. Io qui ci sono da secoli. Ma non sono mai stato cercato come in questo momento. Recentemente ho visto perfino uno strano uccello che volava sopra la mia vecchia chiesa. E prima di quel giorno ho visto alcuni operai neri che abbattevano vecchie case ed ho avuto paura che venissero distrutte anche quelle poche mura che oggi sono ciò che resta della chiesa a me intitolata. Ed infine ho saputo di te e di poche altre persone che vogliono scoprire come sono arrivato qui ad Amantea, quando e perché sia stata realizzata una chiesa a mio nome. Ma dimmi tu cosa sai?”.

“Poco san Nicò!, molto poco. So che siete più noto come San Nicola di Bari che come San Nicola di Myra. Qui, ad Amantea, per esempio siete noto come San Nicola du Rimu, cioè San Nicola dell’eremo.

Più nomi per uno stesso santo è già un stranezza, mi pare. Voi siete San Nicola di Bari, o san Nicola di Myra, o san Nicola dei Lorenesi, o san Nicola Magno, o san Niccolò o san Nicolò.

Sappiamo che:

- siete nato a Patara di Licia, il 15 marzo270, da Epifanio e Giovanna, greci cristiani e benestanti e siete morto aMyra, il 6 dicembre343, forse nel monastero di Sion.

-siete stato vescovo greco di Myra (oggi Demre), una città situata in Licia, una provincia dell'Impero bizantino, che si trova nell'attuale Turchia.

-siete cresciuto in un ambiente di fede cristiana, e perdeste, secondo le fonti più diffuse, prematuramente, i genitori a causa della peste.

-diveniste così erede di un ricco patrimonio che distribuiste tra i poveri ed è per questo che siete ricordato come grande benefattore.

-in seguito lasciaste la vostra città natale e vi trasferiste a Myra dove veniste ordinato sacerdote.

-alla morte del vescovo metropolita di Myra, veniste acclamato dal popolo come nuovo vescovo.

- imprigionato ed esiliato nel 305 durante la persecuzione di Diocleziano, foste poi liberato da Costantino nel 313 e riprendeste l'attività apostolica.

-otteneste dei rifornimenti durante una carestia a Myra e la riduzione delle imposte dall'Imperatore.

-le vostre reliquie sono conservate a Bari e Venezia, sebbene la collocazione barese sia assai più nota e celebrata.

- alcune tracce di resti sono conservate in altre località italiane ed estere.

- non è certo che siate stato uno dei 318 partecipanti al Concilio di Nicea del 325.

-secondo la tradizione, comunque, durante il concilio avreste condannato duramente l'Arianesimo, difendendo l'ortodossia, e in un momento d'impeto avreste preso a schiaffiArio.

-gli scritti di Andrea di Creta e di Giovanni Damasceno confermerebbero la vostra fede radicata nei principi dell'ortodossia cattolica.

Sappiamo anche che il vostro culto si diffuse dapprima in Asia Minore (nel VI secolo 25 chiese a Costantinopoli erano a voi dedicate), con pellegrinaggi alla vostra tomba, posta fuori dell'abitato di Myra.

Numerosi scritti in greco e in latino ne fecero progressivamente diffondere la vostra venerazione verso il mondo bizantino-slavo e in Occidente, a partire da Roma e dal Meridione d'Italia, allora soggetto a Bisanzio.

Siete così diventato già nel Medioevo uno dei santi più popolari del cristianesimo e protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati.

Si narra che, venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione perché non poteva farle maritare decorosamente, abbiate preso una buona quantità di denaro, lo abbiate avvolto in un panno e, di notte, l'abbiate gettato nella casa dell'uomo in tre notti consecutive, in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio.

Un'altra leggenda narra che, già vescovo, abbiate resuscitato tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne.

Per questi episodi siete un santo benefattore e protettore, specialmente dei bambini tanto che la vostra figura ha dato origine alla tradizione di Babbo Natale, personaggio noto anche al di fuori del mondo cristiano.

La Chiesa cattolica vi celebra due volte il 6 dicembre come solennità liturgica e del 9 maggio come festa della Traslazione delle reliquie da Mira a Bari.

Vi ho visto qualche volta sorridere e qualcun'altra rabbuiarvi. Devo pensare che le notizie raccolte siano talora corrette e talora meno?”

“Si. E’ così. Dovete cercare meglio tra i testi che parlano di me. O come dite voi far cercare meglio. Credetemi ne vale la pena. Solo così scoprirete quanto io sia stato importante per Amantea!. E quanto possa ancora esserlo! E prima di tutto dimmi che uccello era quello che è volato sopra i miei ruderi”

“ San Nicò, cominciamo dalla domanda più semplice . L’uccello di cui chiedete si chiama “Drone” . E’ un uccello moderno che fotografa e filma ciò che vede. E’ un uccello nato in questi ultimi anni e che ai vostri tempi era impensabile.

Sul fatto, poi, di cercare testi che parlino di voi non è facile , anzi è difficile. Amantea non ha nemmeno una biblioteca, tantomeno storica. Anzi Amantea ignora la propria storia e quando la conosce la dimentica perfino.

E così ho chiesto aiuto.

Al momento, sono vicini a questa mia iniziativa soltanto l’assessore al turismo Concetta Veltri, che, peraltro, essendo di Campora San Giovanni non è intimamente permeata della storia del nostro centro storico, ed il consigliere comunale Giuseppe Maria Vairo delegato al Centro storico.

Conto molto anche su una importante associazione locale che ha soci sparsi nel mondo.

Chissà!.

Quello che ignoro totalmente è se siate stato venerato ad Amantea già al tempo della presenza dei monaci bizantini, al tempo del vescovado Tempsano, o se, piuttosto, siate stato onorato per via della necessità del recupero alla fede cristiana di Amantea dopo le distinte dominazioni arabe durante le quali la città divenne musulmana.

Certo che se la vostra presenza ad Amantea fosse iniziata dopo l’arrivo delle vostre spoglie a Bari anche qui sareste stato chiamato San Nicola di Bari e non San Nicola du Rimu, cioè dell’eremo! Ci sembra, cioè, che se gli eremi sono legati ai bizantini voi potreste essere stato venerato già dal VI secolo !

Non possiamo certo dimenticare che sul territorio di Amantea sono presenti toponimi come Sant’Elia, San Giorgio e San Procopio, dalle omonime località sulle colline amanteane, San Giovanni e San Domenico, in quel di Campora San Giovanni.

Sono tipici esempi di intitolazione ai santi di aree e località per invocarne la protezione.

Quello che appare, invece, fortemente strano è la intitolazione di una vecchia chiesa di Catocastro a San Nìcola di Myra

Ora è noto che Amantea sia stata sede Vescovile almeno dal 492 d.c. ( Russo nella sua Storia della Chiesa dice che Ilario partecipò al Concilio di Papa Simmaco nel 501) fino al 871 d.c.( Da La diocesi di Tempsa di Antonio Macchione)

E si parla di Ilario vescovo di Amantea che assistette al Concilio di Palma, sotto il papa Simmaco nel 503, di Sergio anche egli vescovo di Amantea che fu al concilio di Roma sotto Martino 1 nel 649, del vescovo Abbundanzio che fu al sesto concilio di Papa Agatone a Roma nel 680 (Italia Sacra tomo 10, coll 172), (nel 681 secondo G Minasi da Le chiese ella Calabria dal quinto al duodecimo secolo)

Si parla di Pietro vescovo di Amantea ed il cui sigillo in piombo è ancora nel museo di Lipari (Come mai si trova lì, da chi vi fu portato?)

Infine si parla di Giovanni Vescovo di Tempsa che fu presente al Concilio di Costantinopoli IV (per i cattolici l'VIII concilio ecumenico) che si tenne dal 5 ottobre 869 al 28 febbraio 870 e nel quale si condannò lo scisma di Fozio il Grande.

Anche questo è un tema che meriterebbe maggiore attenzione( magari una prossima volta).

Da questa data Tempsa non appare più. Venne rimpiazzata da Amantea, che appare nella “Diataposis” del Leone VI (886-911) tra le diocesi suffraganee della Metropolia di Reggio.

Nel primo millennio oltre a Tempsa sparirono Blanda Julia (attuale territorio Tortora-Praia a mare), Thurio, Miria, Cirella (L. RENZO, Calabria di ieri e di oggi, Rossano).

E questa è un prima ipotesi.

Ora andiamo ad una seconda ipotesi

E’ noto come Amantea sia stata conquistata ben due volte dagli arabi. La prima nell’ottocento, la seconda nel tardo novecento-inizi del mille , dal 976 al 1032.

E’ logico pensare che per periodi così lunghi la città si sia totalmente islamizzata?

Ma come ha fatto la città a ritornare alla fede cristiana?

San Francesco di Paola non era nato, San Francesco d’Assisi nemmeno, gli ordini dei Dominicani, dei Gesuiti, dei Cappuccini, non erano stati costituiti.

E’ possibile supporre che San Nicola di Myra sia stato scelto proprio per la sua fede radicata nei principi dell'ortodossia cattolica per recuperare alla cristianità dopo la centenaria presenza degli arabi?

Non è peregrino supporlo visto San Nicola di Mira era il più grande santo della chiesa greca del primo millennio?

Ed è evidente che San Nicola di Mira fosse ben noto a Niceforo Foca

Peraltro Niceforo dal greco nìke , vittoria, e fèro, porto, significa apportatore di vittoria.

E Nicola dal greco nìke , vittoria, e laos , popolo, significa vincitore del popolo.

Foca aveva vinto gli arabi ma ora doveva vincere l’islamismo che era diventata la religione praticata ad Amantea per quasi un secolo.

Chi altri allora se non l’ortodosso San Nicola di Myra? Sorridete?”

“ Sorrido per la passione che metti nel descrivere quello in cui credi. Sorrido perché mi fa piacere che ci sia qualcun come te che ama conoscere i fatti antichi del proprio paese. Vai avanti . Devi riportare alla luce una verità nascosta da più di mille anni. Non è facile ma non è impossibile. Se poi, se sono qui è perché credo che Amantea sia ancora oggi una città speciale. Non sarei stato qui se non avessi saputo quanto lo è stata in passato……. Insisto, ne vale la pena. Ma come intendi fare?”

Vedete San Nicò, in passato ( quando lavoravo al comune ) ho aiutato giovani laureandi a fare ricerche, per esempio sui palazzi rinascimentali, su San Francesco d’Assisi, sul collegio dei Gesuiti.

Al momento abbiamo in animo di aiutare un giovane professore nel lavoro di ricerca sulla presenza araba ad Amantea

In questo compito arduo ho vicino due bravi amministratori comunali l’assessore Concetta Veltri ed il consigliere Giuseppe Maria Vairo ma spero che altri ci aiuteranno.

Vedete San Nicò, noi sospettiamo che la vostra possa essere stata la più antica chiesa di Amantea, precedente perfino a quella di San Francesco di Assisi( XIII secolo).

Per questo vogliamo bandire un concorso tra studenti delle università calabresi e meridionali (Agrigento, Messina, Reggio Calabria e la Federico II di Napoli od altri atenei da scegliere) dove contiamo docenti che possono concorrere a tanto.

Dagli studi anche la possibilità di recuperare la stessa chiesa che oggi versa in condizioni quasi disperate”.

Un rumore mi distrasse e mi voltai un attimo verso il luogo da cui mi era sembrato provenisse

Quando mi girai per dire “ San Nicò, buonanotte e grazie” non lo trovai più, ma mi sembrò di coglierne il sorriso, un sorriso che forse è un grazie ai pochi che dopo mille e più anni si sono accorti di quanto la storia e San Nicola, nel caso, siano sempre importante per la città!

Giuseppe Marchese

Si chiama “UN ROTARIANO, UN ALBERO” la iniziativa per piantumare la nostra città.

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

“Il Rotary Club Amantea, aderendo alla raccomandazione del Presidente del Rotary International, Ian H.S. Riseley,

 

riguardo la tutela dell’ambiente ed all’attenzione da porre sulle questioni legate ai cambiamenti climatici in atto, e condividendo anche lo spirito della legge 14 gennaio 2013, n. 10, avente ad oggetto “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, ha programmato per mercoledì 21 marzo una giornata dal titolo “Un Rotariano, Un Albero”.

Il locale Rotary Club, ha così mutuato e fatto proprio l’obbligo, per i Comuni, di porre a dimora un albero per ogni rotariano, con l’iniziativa di piantumare, su aree pubbliche o ad uso pubblico, un albero per ciascuno dei Rotariani in effettivo.

In accordo con l’Amministrazione Comunale di Amantea, infatti, saranno posti a dimora nel ns. territorio, a partire dalle ore 11.00, 10 alberi presso il Polo Scolastico, 26 alberi nei pressi del Palazzetto dello Sport, 12 in corrispondenza del belvedere della Chiesa di San Biagio e 2 presso Piazzetta Acquicella.

Con questa iniziativa il Rotary Club di Amantea, nel ricordare la più grande manifestazione ambientale del pianeta, la “Earth Day – Giornata della Terra”, che le Nazioni Unite celebrano il 22 aprile di ogni anno e nella cui occasione tutti i cittadini del mondo si uniscono per festeggiare e promuovere la salvaguardia della Terra, vuole evidenziare concretamente l’importanza del verde come fonte di benessere per tutti gli esseri viventi, uomo compreso.

Saranno presenti alla manifestazione autorità politiche, civili, militari, religiose e scolastiche ma, sicuramente avrà particolare importanza la presenza di studenti che rappresentano i futuri custodi del pianeta.

Marzo 2018  

                                           Il Presidente del Rotary Club Amantea Antonio Morelli

Come noto la dislessia è la difficoltà del bambino nella lettura. Il bambino fa molti errori, tende a sostituire le lettere simili, a saltare le parole, a invertire la destra con la sinistra, è lento, o non comprende bene quello che legge.

Oggi si parla di un bambino affetto da uno specifico “disturbo” chiamato "dislessia" e quindi bisognoso di “diagnosi e terapia riabilitativa.”

Alcuni sostengono che «la difficoltà di lettura o “dislessia” è “una specifica disabilità dell'apprendimento di origine neurologica, caratterizzata da difficoltà nel riconoscimento delle parole.»

Altri sostengono che «la difficoltà nell'apprendimento della lettura è un disordine che dipende da una neurodiversità che produce disabilità cognitive fondamentali, che sono frequentemente di origine costituzionale.»

Altri affermano che «tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica, cioè una disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule nervose.»

Altri ancora dichiarano che la “dislessia” sia «un disturbo della lettura che si manifesta in individui in età evolutiva privi di deficit neurologici, cognitivi, sensoriali.»

In Italia la dislessia è ancora poco conosciuta, anche se si stima che ci sia almeno un alunno con un DSA per classe.

Leggere, scrivere e calcolare per noi sono atti così semplici ed automatici che risulta difficile comprendere le difficoltà che riscontrano i bimbi o i ragazzi dislessici.

Spesso questi ragazzi vengono erroneamente considerati svogliati e la loro intelligenza spiccata dà il via a valutazioni come "è intelligente ma non si applica".

Questi ragazzi non hanno problemi cognitivi legati alla comprensione e, al di là dello studio, sono intelligenti, vivaci, socievoli e creativi.

Su questo importante tema dopodomani 19 gennaio ore 17.00 presso il Mediterraneo Hotel di Amantea, si svolgerà l’incontro “Dislessia – DSA e BES. Ruoli e competenze in materia di apprendimento” promosso dall’associazione Potenziamenti, dal Comune di Amantea e dal Rotary Club Amantea.

L’iniziativa è rivolta a docenti, genitori e studenti.

Dopo i saluti della presidente di Potenziamenti, Teresa D’Andrea, del sindaco di Amantea, Mario Pizzini e del presidente del Rotary Club Amantea, Antonio Morelli, interverranno la

-Teresa D’Andrea su “BES e DSA, il territorio della Calabria tra obblighi e risorse”,

-Gianpaolo De Luca del Rotary Club Amantea sul ruolo del medico pediatra nella rilevazione precoce del disturbo,

-Marianna Iannazzo di Potenziamenti su “PDP, guida alla stesura del Piano Didattico Personalizzato per BES e DSA” e

-Francesca Acri avvocato su “BES E DSA, scuola e famiglia tra aspetti etici e legali”.

Alle 19 è prevista l’estrazione della pesca di beneficenza.

Al termine dell'evento sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Non mancate!

Pubblicato in Amantea Futura

Una sala gremita ha ascoltato con emozione la intensa relazione sul tema L’EMIGRAZIONE AD AMANTEA: ORIGINI, STORIA E STORIE.

La Conferenza è stata voluta dal Rotary Club di Amantea e si è svolta nell’alveo della celebrazione della XIX Giornata di studi storici Generale Vincenzo Perciavalle.

L’incontro ha visto inizialmente il presidente Antonio Morelli porgere i saluti alla platea ed al relatore .

E’ seguita la attenta introduzione di Alessandro Morelli che ha presentato sia il relatore, con una completa ed attenta disamina delle sue produzioni culturali svoltesi negli ultimi venti anni, sia la sua relazione sul fenomeno della emigrazione tra l’ottocento ed il novecento

Alessandro Morelli ha anche svolto la funzione di moderatore della serata.

Poi il prof Musì è partito, come suo costume, in una relazione che sorpreso l’uditorio per la sua completezza.

Ed ancora il relatore, come ci si aspettava, ha affascinato i presenti che sono rimasti silenziosamente attenti.

Nel mentre veniva proiettate immagini e filmati del fenomeno della emigrazione il relatore ha snocciolato i periodi del fenomeno e la sua entità , le ragioni della emigrazione e le speranze ad essa connesse.

Ed inoltre i paesi in europa e nel mondo dove l’emigrazione ha portato la nostra gente, gli italiani , i calabresi e gli amanteani.

Un’altra Amantea nel mondo, un’altra calabra nel mondo.

Non poteva la acuta penna del prof Musì non sottolineare quanto la situazione si sia rovesciata e l’Italia sia passata da paese di emigranti a paesi di immigrati.

L’unica differenza è quella che la emigrazione italiana, calabrese ed amanteana muoveva alla volta di paesi in forte sviluppo, dove il lavoro si trovava fuori dalla porta per chi lo voleva realmente, mentre oggi una Italia senza lavoro ed in gravi difficoltà viene scelta solo per la sua prossimità alla Libia.

Acutamente il relatore ha evidenziato come “l’Italia e po’ tutti i paesi dell’Europa Occidentale, stiano diventando, se non lo siano già, paesi di immigranti, diventati centri di raccolta di gente o meglio di povera gente (negri, asiatici e delle etnie più strane), uomini, donne, vecchi e bambini che fuggono dalla violenza della guerra e dalla fame e che attraversando un mare pericoloso ed inclemente, sbarcano disperati sulle nostre rive. Grosso problema, assai difficile a risolversi, ma cruciale per noi europei, chiamati a rispondere concretamente, con atti legittimi e certi, sul piano del diritto e della civiltà, affinché trionfino i valori della solidarietà umana, della difesa dei più deboli, nel rispetto della democrazia. Trincerarsi dietro il paravento di un populismo rissoso e inconcludente non serve a nessuno e non ci porta lontano”.

Una relazione così interessante che ci auguriamo il Rotary voglia pubblicare, magari soltanto sul web.

Il presidente Morelli ha poi letto il fine e delicato messaggio del barone Alberto Fava , amanteano di famiglia e di vocazione, un messaggio che riteniamo possa e debba essere portato alla attenzione di chi ancora non ama sufficientemente questo nostro straordinario territorio e la sua storia.

I lavori sono stati conclusi dall’assistente del Governatore Dino de Marco.

Una serata di estremo interesse.

Amantea è una di quelle città che negli ultimi due secoli ha offerto molti suoi figli ad altre nazioni europee e del mondo.

Come altri italiani anche gli amanteani sono andati in cerca di lavoro e se possibile di fortuna.

Sono emigrati in Francia, in Germania, in Belgio, in Inghilterra, in Svizzera ed in altri paesi europei.

E sono emigrati negli Stati Uniti, in Canadà, in Venezuela, in Argentina ed altri paesi delle Americhe.

Tanti anche in Australia.

In treno ed in nave.

In aereo solo recentemente , magari per ritornare a vedere i propri luoghi natii, i propri cari.

Ha fatto benissimo allora il Rotary di Amantea ad organizzare questo convegno dall’intrigante titolo “L’Emigrazione amanteana dal 1890 ad oggi. Origini, Storia e Storie…”.

Il convegno si terrà domenica 26 novembre p.v. alle ore 18:00, c/o l’Hotel Mediterraneo di Amantea.

Nell’occasione si celebrerà la XIX Giornata di studi storici Generale Vincenzo Perciavalle.

Relatore d’eccezione lo storico Roberto Musì.

Conoscendo la sua professionalità e capacità sicuramente Roberto Musi sorprenderà ed affascinerà l’uditorio.

Non mancate quindi amici.

Ovviamente il presidente Antonio Morelli porgerà i saluti.

Seguirà la introduzione di Alessandro Morelli che sarà anche il moderatore.

La conclusione al Dino de Marco assistente del Governatore.

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:

Il “CAMPER DELLA SALUTE” del Rotary ha sostato domenica pomeriggio 15 ottobre u.s. a Campora San Giovanni e martedì 17 ottobre u.s. al mattino ad Amantea e al pomeriggio a Belmonte Calabro.

 

Nelle 3 stazioni di servizio ha eseguito complessivamente circa 200 esami MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata).

Possiamo sicuramente affermare che questa meritoria iniziativa, così hanno asserito gli utenti, associata ai “Sabati della Salute” messa anch’essa in campo dal Rotary Club di Amantea, è un valido “Progetto Salute” rivolto all’intero territorio che mai come ora, per i palesi motivi legati alla Sanità Pubblica, riveste un valore ed un interesse vitale per tutti i cittadini, a prescindere dalle proprie condizioni economiche.

 

E’ frutto, tutto ciò, generato indubbiamente dal risultato di buoni progetti cofinanziati dalla Rotary Foundation e dallo spirito solidaristico dei Club Rotary, ha dichiarato il Governatore Emerito Francesco Socievole, mentre il Presidente del locale Club, Antonio Morelli, ha espresso un sentito ringraziamento a chi, con forte abnegazione ed impegno, ha consentito di ottenere questo apprezzabile risultato, nonché agli operatori dell’Avis per la loro professionalità e generosità.

 

Ancora una volta possiamo affermare che ROTARY è sinonimo di SERVIZIO!

Il comunicato: “Sabato 17 giugno u.s., nel corso di una partecipata cerimonia, svoltasi presso la Sala Congressi dell’Hotel La Tonnara di Amantea, sede del Rotary cittadino, si è tenuta la “Spillatura” di 23 Giovani, nuovi Soci Interact.

 

All’evento hanno preso parte molti Soci del R.C. Amantea, del Rotaract e dell’Interact, unitamente ad un cospicuo numero di genitori, i quali guardavano orgogliosi i propri figli che entravano a far parte del mondo della Solidarietà e del Servizio rivolto agli altri.

Oltre ai genitori, a provare delle comprensibili e forti emozioni, c‘erano i neo-Soci, all’inizio molto emozionati per il grande passo che stavano per compiere, e poi felici, soddisfatti, per aver ricevuto la fatidica spilla.

Dopo i saluti del Presidente Interact Ilaria Dileo, che ha fatto gli onori di casa, hanno preso la parola il neo Sindaco di Amantea Mario Pizzino, il Presidente del Rotary Sponsor Salvatore Basso e il Delegato Distrettuale Interact Carmela Dromì.

A seguire la Cerimonia di Spillatura ed infine le conclusioni, che sono state affidate al Governatore Emerito e Regional Leader, Ciccio Socievole il quale, come sempre d’altronde, ha incantato l’intera sala per le belle e stimolanti espressioni rivolte alle Giovani Generazioni, faro di riferimento di un indubbio Futuro.

 

Il Sindaco Mario Pizzino si è complimentato con il Rotary per l’impegno costante rivolto al territorio ed ai suoi bisogni, e per l’attenzione posta da sempre ai Giovani, Giovani che sono proprio al primo punto del Programma della nascente Amministrazione.

Il Presidente Salvatore Basso, invece, nel suo intervento ha tracciato gli scopi e gli obiettivi del Rotary in generale e dell’Interact in particolare, sottolineando l’importanza che riveste l’opera delle giovani generazioni nel servizio rotariano.

Particolare attenzione viene riservata ai giovani, ha asserito, che rappresentano la speranza di un avvenire migliore, di un futuro più giusto, fondato sui valori della preparazione, della meritocrazia, della tolleranza, dell’onestà a tutti i costi, che rappresentano la culla dei Rotariani di domani.

 

Il Rotary intende contribuire, ha detto, a formare giovani competenti, impegnati nel servizio, appassionati di vita, ricercatori di verità, sempre scevra da interessi personali.

La Delegata Distrettuale Carmela Dromì, nel suo intervento ha portato i saluti ed i complimenti del Governatore del Distretto 2100 Gaetano de Donato ed ha illustrato i tanti progetti che gli Interact Club realizzano sia a livello locale, che internazionale.

Il Governatore Emerito Ciccio Socievole, nella sua esposizione conclusiva, ha illustrato in maniera entusiasmante l’opera del Rotary e delle Giovani Generazioni, spiegando la predisposizione che il Rotary ha verso i giovani, i quali rappresentano un investimento per un futuro migliore, dove vivere meglio.

Ha, infine, esaltato il ruolo che i giovani devono avere, quello cioè di Ambasciatori di Pace e di Amicizia. Il servire deve essere inteso, pertanto , come momento di crescita personale e come esempio per gli altri.

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